Quando si parla di attaccanti in casa Torbellamonaca, non si può non parlare di Massimiliano Tocci. Il centravanti classe '70 racconta alla nostra redazione una delle stagioni più belle e combattute della sua carriera: il 2000-'01, anno in cui vinse il campionato di Promozione proprio con la maglia arancio-nera. In quel campionato Tocci realizzò la bellezza di 33 reti, fissando un record che probabilmente ancora resiste in vetta nella cadetteria regionale. Che ricordi hai del campionato vinto col Torbellamonaca nel 2000-2001? "Ricordi bellissimi. Grande cavalcata perché penso che era un girone difficilissimo dove c'erano Nettuno, Cecchina, Cynthia, tutte squadre attrezzate per vincere. Noi abbiamo fatto un campionato strepitoso perdendo solo due partite. Personalmente penso di aver stabilito il record di goal in Promozione, ne feci ben trentatre. Era un gruppo fantastico guidato da un grande allenatore, e grande presidenza, formata da Lupi, Cicchetti e Martella. Quindi eravamo seguiti sia dal punto di vista societario che come squadra. Ho fatto tutti quei goal perché ero in una grande squadra. Ricordo il trequartista Donati, che se facevi il movimento giusto ti serviva davanti alla porta. C'erano gli esterni che andavano fortissimo. Era una grande squadra ed io davanti ero il terminale offensivo, quindi fu una gran bella stagione" Quali vittorie ricordi con maggior piacere? "Ne ricordo due. Una a Genzano, dove vincemmo 3-2 contro il Cynthia, una partita strepitosa. Il Cynthia aveva giocatori fortissimi che erano stati miei compagni di squadra al Lanuvio, come Carracoi, ed era uno scontro diretto perché avevano tre o quattro punti in meno rispetto a noi. Fu una partita entusiasmante perché noi sbloccammo il risultato, loro pareggiarono, noi riandammo in vantaggio, loro pareggiarono ancora e poi facemmo il goal del 3-2. Davanti ad una tribuna piena, facemmo una vittoria strepitosa. Poi il 3-0 in casa contro il Nettuno che era una delle dirette concorrenti. In quella partita avevamo dominato. Sono le partite di cui ho il ricordo più vivo, sono passati tanti anni ma le ricordo ancora perché furono due grandi sfide che portarono grande soddisfazione. Diciamo che l'unica squadra che ci aveva tenuto testa era il Cecchina, con cui avevamo fatto 0-0 in trasferta ed 1-1 in casa. Due vere battaglie, due partite strepitose. Anche al Cecchina avevo un amico, Marco Ferretti, centrale difensivo e grande giocatore. Ripeto, fu una grande stagione in un campionato difficilissimo perché c'erano squadre veramente forti" Dal punto di vista personale qual è il ricordo più bello che hai di quel campionato? "Dal punto di vista personale sicuramente i trentatré goal fatti, che anche solo a nominarli penso che fanno impressione. La mia soddisfazione è quella, nel campionato di Promozione penso che ancora oggi è un record. Ricordo che uscì un articolo sul Corriere dello Sport riguardo a questo record a livello dilettantistico. Tra l'altro nella prima giornata ci diedero la partita persa a tavolino, perché giocò un ragazzo che era squalificato con la Juniores. La partita finì 5-1 per noi, ma gli avversari fecero ricorso e ci dettero la partita persa. Quindi c'era ancora più soddisfazione a vincere quel campionato con tre punti che ci avevano tolto, ma che erano strameritati" Non finiscono qui i ricordi del bomber, che aggiunge: "Poi ho un ricordo bellissimo dei tanti compagni che hanno condiviso con me questa soddisfazione, ancora oggi con qualcuno di loro mi tengo in contatto. Giocavamo con il 3-4-1-2. La difesa era a tre, con due marcatori che erano Marinsaldi e Mercuri, e Fiaschetti nel ruolo di libero. Ma anche tutti gli altri erano bravissimi. C'era Domenicone, un ragazzo che viaggiava con me ed era fortissimo. C'era Angelo Monteneri, per lui fu una stagione un po' particolare, ebbe qualche problema, però era stato importante. Ricordo la festa, che fu eccezionale. Ricordo uno striscione che ancora conservo, dove scrissero "Sei tu il nostro Re Leone", coniando il soprannome di Gabriel Batistuta. Insieme allo striscione conservo anche la maglia numero nove" Qual è il goal più bello che hai fatto in quel campionato? "Un goal storico a Tor Bella Monaca fu quello in rovesciata contro lo Sporting Pontecorvo nel 1999-2000. Segnai su un cross di D'Innocenti che giocava a destra, rientrò sul sinistro per mettermi questa palla morbida, e dal limite dell'area mi coordinai e riuscì a colpirla bene bene. Del 2000-'01 tra i goal più belli c'è sicuramente quello a Rocca di Papa, il momentaneo 2-0 su cross dalla sinistra di Altobelli. Fece questa sovrapposizione sulla sinistra con un cross da uscire, io arrivai in corsa ed al volo tirai sotto l'incrocio. E ricordo che andai ad esultare sotto la tribuna dove c'era Remo Cicchetti che era impazzito di gioia" Di quella rosa qual era il giocatore che ti piaceva di più? "Un giocatore bello da vedere, che aveva i numeri, che mi faceva fare tanti goal era Donati. Un trequartista, un signore fuori e dentro il campo. Aveva un piede ottimo ed io credo che gran parte dei miei goal li ho fatti grazie a lui. Faceva un grande lavoro perché dava una mano anche in fase difensiva, poi quando prendeva palla tra le linee bastava attaccare la profondità e ti serviva sulla corsa davanti alla porta. Oltre a lui, anche D'Innocenti, un giocatore che quando arrivava sul fondo faceva sempre dei bei cross tesi. Due giocatori che hanno dato una mano a me ed a tutta la squadra, due giocatori che facevano la differenza. Ed una nota di merito a capitan Fiaschetti, che era anche rigorista, batteva le punizioni e quell'anno fece un bel numero di goal. Ed anche Fiaschetti mi faceva segnare spesso, perché i suoi calci d'angolo erano spettacolari. Era un altro giocatore con grande personalità e grande carisma" Secondo te, qual era il segreto che vi permise di vincere il campionato? "Il segreto era sicuramente il gruppo, guidato da un tecnico duro ma che sapeva tirar fuori il meglio da ognuno di noi. Pochesci ha saputo sfruttare le caratteristiche dei giocatori e ci ha messo nelle condizioni di rendere al meglio. Chiaramente con i risultati il gruppo si era consolidato, facevamo cene insieme e Pochesci era un grande allenatore che ci sapeva stimolare. Personalmente ho avuto un rapporto duro con lui perché era molto esigente, ma sapeva stimolarmi, cercava sempre di tirar fuori quel qualcosa in più e ci è riuscito. E' riuscito ad amalgamare un buon gruppo, anche con il sistema di gioco, e negli allenamenti tutti davano sempre il 100%, quindi grande merito a Sandro Pochesci. Abbiamo vinto uno dei campionato più difficili che ho affrontato. Era in Promozione, ma il livello era altissimo" Andrea Policriti