Campioni uscenti a chi???
Nel primo tempo super-Croppi, nel secondo
una grande, grandissima Vigor Perconti
Vigor Perconti-Futbolclub 3-2
Vigor Perconti: Ferronetti, Raosa, De Luca, Narcisi, Cipriani (dal 54’ Amici), Borgia, Palmieri, Luciani, Minala, Di Bari, Piccolo (dall'85' Iemma). A disp. Pedulla, Di Paolo, Celeste, Proia, Masocco. All. Francesco Bellinati.
Futbolclub: Croppi, Sementilli, Melia, Fruscella, Roscioli, De Vita, Zoppis (dall'82' Mastrantonio), Formilli Fendi (dal 5’ Boi), Barbarella (dal 70’ Lenzerini), Giovannini, Rosati. A disp. Bucarilli, Bulla, Vladovic, Soldano. All. Gaetano Magro.
Arbitro: Sig. Campobasso di Formia. Assistenti arbitrali: Sig. Antonella di Frosinone e Sig. D’Arpino di Cassino.
Reti: 20’, 38’ Rosati (F.C.), 65’, 73’ Piccolo, 79’ Di Bari (V.P.).
Note: ammoniti Fruscella, Lenzerini (F.C.), Ferronetti, Minala (V.P.).
Roma - La Vigor Perconti rimonta e vince in tre mosse, come è accaduto, nel giugno scorso, nella finalissima per lo scudetto a Casal del Marmo, con la trevigiana LiventinaGorghense. Succede anche questa volta, per la contentezza di Maurizio Perconti: “E’ un buon segno, il fatto che sia accaduto di nuovo, è un buon segno”. Soddisfatto, dopo aver sentito l’odore, nefasto, del baratro, per la squadra campionessa regionale e nazionale in carica, per gli errori del terzo gol avversario, sfiorato per ben due volte, dal Futbol Club. Alla compagine di Francesco Bellinati toccherà, dunque, la Vigor Perconti, al Futbol di Gaetano Magro la partecipazione alla “Coppa Lazio”, trofeo dedicato allo sfortunato giovanissimo atleta santamarinellese Elio Tortora, onorato come sempre dal movimento regionale laziale di categoria e dal relativo comitato federale oltreché dal club tirrenico che ospita la finale ogni anno.
Partita secca, nessun ritorno, in cui mister Bellinati schiera un modulo molto propositivo sin dal primo minuto di gioco, un 4-4-2 che appare, però, come un 4-2-4 quando attacca, con i due esterni Di Bari e Palmieri in attacco con Piccolo e Minala: più classico il 4-4-2 architettato dal collega Magro.
L’incontro non decolla, le squadre si affrontano da subito a viso aperto ma bisogna aspettare quindici giri di orologio per registrare la prima azione degna di nota. Croppi para la grande conclusione in corsa da parte di Minala, Fruscella aveva rincorso per tutta la metà campo l’attaccante avversario; questo è solamente il primo di tre interventi fondamentali. Il secondo arriva al 24’ quando blocca Luciani, il terzo al 29’ con una bella parata prodotta su Piccolo. La Vigor Perconti crea tanto, si presenta spesso davanti al portiere, ma dimostra poca lucidità al momento della conclusione.
Il Futbolclub ha, invece, tre occasioni nitide ed arrivano ben due gol. Antica legge del calcio. La prima rete nasce da un bellissimo sinistro a giro da ventitré metri: Rosati spedisce il pallone sotto al “sette” più lontano, dove nulla può Ferronetti. Tutto ciò dopo 20 minuti. La seconda è simile solo che Rosati decide di segnare con il piede opposto, una cosa che in pochi possono permettersi di fare: siamo al 40’. All’intervallo sono stati quarantacinque minuti da incubo, per i campioni d’Italia, qualcosa deve cambiare. Una partita ben giocata e intensamenti, dai ragazzi di Magro.
Al rientro degli spogliatoi la Vigor perde 13 minuti per riorganizzarsi mentalmente e, dopo l’occasione di Boi e il palo colpito da Barbarella, gli azul-grana capiscono che possono fare qualcosa di importante. De Luca batte una punizione dal vertice destro dell’area di rigore, la palla viene scodellata in mezzo con il sinistro, proprio per la testa di Piccolo, che accorcia le distanze sul palo più lontano. Il Futbol Club, a questo punto, soffre della “sindrome del tennista”, la paura di affondare il colpo nel momento giusto, la Vigor Perconti no. Arriva la doppietta di Piccolo dopo appena otto minuti, al 28’: Amici fa soffrire agli orange le sue discese sulla fascia destra, salta Melia, che prova anche a stenderlo, mette in mezzo un pallone delizioso, il numero undici non manca l’appuntamento. E’ il 2-2 che fa esplodere di gioia l’ampia tifoseria di casa. Già il pareggio basterebbe ai padroni di casa, per passare al turno successivo, ma è la terza marcatura di Di Bari a chiudere definitivamente i giochi (34’). Mi ero permesso, come si è soliti dire, di definire i ragazzi della Vigor Perconti “Campioni uscenti”. Ma “uscenti” a chi?
Simone Ciancotti Petrucci
Le interviste del dopo-gara del Centro Sportivo Vigor vanno in onda su Radioincontro 105.8.
Qui Futbol Club - Mister Magro, che ha guidato gli orange di via del Baiardo a un buon terzo posto, certificato dal successo ottenuto, sabato scorso, all’Attilio Ferraris di Villanova, nel confronto diretto: “Abbiato dato e fatto tutto quello che potevamo. Abbiamo pagato qualche mancanza, e potevamo fare il gol del 3-0, per ben due volte; poi siamo calati. Il calcio è così”.
Ripensando a tutto ciò che è stata la stagione regolare: “Siamo arrivati a questa partita non in buone condizioni. Quanto ti presenti così a questi grandi appuntamenti rischi di perdere, ed è successo. Quando Boi e Barbarella hanno sbagliato l’occasione utile per chiudere la partita siamo andati giù, fisicamente, ed è andata male”.
Comunque un anno da grande protagonista con la juniores, a completare un lavoro di dieci mesi, sul piano societario, che mette il Futbol Club in pole-position come sodalizio…
Magro: “La società è il volano, ti dà tutto, ti sostiene; riusciamo bene a gestire la prima squadra, la juniores che alleno io, anche la juniores primavera. Dobbiamo essere contenti di quanto abbiamo fatto”.
Dallo studio di Radioincontro: “Ma oggi la Promozione giocava il delicatissimo incontro del Carlo Panichelli contro il Real Torbellamonaca, quindi avevate anche dei ragazzi in età di lega impegnati al piano di sopra…?”.
“Lo sappiamo che è così, è sempre stato così, e la partita è stata giocata fino alle 13. Tutto l’anno abbiamo vissuto sull’equilibrio di gestire gli juniores in Promozione con i nostri. Si sa, che è così”. Glissa rapido, sull’argomento, l’allenatore orange, anche se l’idea che ha lasciato questa partita è che i vari ragazzi impegnati con Centioni e Sancricca sarebbero stati realmente utili. Ma del resto il calendario ha creato una quasi concomitanza piena “minata”, sulla strada che porta alle finali.
Qui Vigor Perconti - Simone Ciancotti chiede all’allenatore della Vigor Perconti, Francesco Bellinati: “Stranissima partita: voi avete avuto tre, forse quattro occasioni per segnare il punto del vantaggio e loro lo hanno fatto al 20’, con Rosati…”. L’allenatore dei campioni d’Italia: “E’ il riassunto del calcio, quello che è successo oggi. Tre palle-gol clamorose, le nostre. Loro vanno avanti di due reti, hanno due volte la possibilità del 3-0 che avrebbe chiuso la partita ma colpiscono un palo. E da quel palo colpito è iniziata la nostra rimonta. Sono calati fisicamente, loro, e noi siamo stati bravi a crederci”.
Dallo studio Max Cannalire chiede: “Mister, quando hanno colpito il montante, hanno sbagliato il colpo del k.o., hai pensato per un momento…ora va tutto verso di noi, ora cambia la storia di quest’anno?”. Bellinati dice, con il sorriso: “E’ stato il mio dirigente, di fianco, a dire: Vuoi vedere che è un segno del destino? E da quell’attimo abbiamo ricominciato a giocare. Con Piccolo che fino lì passeggiava, aveva sbagliato anche una situazione positiva evidente, e poi ha segnato due gol”.
L’analisi di Bellinati è dura, nei confronti dei suoi ragazzi, ma sincera come sempre: “I miei giocatori avevano un atteggiamento sbagliato del corpo, guardavano per terra, come se fosse tutto finito. La differenza era proprio nell’attegiamento anche del gioco espresso, loro giocavano da squadra, noi con delle soluzioni individuali. E all’Urbevetevere dovremo andare con meno presunzione e più umiltà, perché sabato abbiamo la partita più importante della stagione. E dovremo essere bravi al punto da cancellare quanto di brutto e di bello abbiamo fatto oggi e preparare la partita per bene”.
A.B.