Se i giocatori ricordassero di rappresentare
una società, e non loro stessi
Le opportune precisazioni su quanto accaduto ieri, in campo e dopo la partita. Le ha rilasciate il presidente del Casalotti, Duello. Che parla con ammirevole franchezza...
Dopo i rumorosi fatti di ieri, confinati soltanto a vicende di campo, e aver annotato e riportato a mezzo televisivo il parere di Mario Fiorentino, presidente della Vis Aurelia, riteniamo giusto aver sentito e pubblicare quello di Tonino Duello, suo collega del Casalotti. La gara è terminata 1-1 e la sua analisi è più che apprezzabile, schietta, sincera.
E con altrettanta onestà evidenziamo che il buon Fiorentino, persona di provata affidabilità, è andato via a una manciata di minuti dal termine, quando le squadre erano ancora sull'1-0, forse - ipotizziamo - all'altezza dell'80'.
Tonino Duello: "Credo che sia rimasto fino a quel punto, e quindi ha ricevuto delle considerazioni e le ha riportate a voi. Ha visto, come me, come tutti noi del Casalotti, una partita maschia come è giusto che avvenga, che sia, tra due squadre che si debbono salvare. Loro sono andati in vantaggio su una recriminata punizione. Sugli spalti c'erano 50 persone, e non è successo niente. In campo Pezza e Fratoni si erano appiccicati con due giocatori, il nostro capitano e un altro. Finisce la partita e il nostro capitano, con altri giocatori avversari e nostri, si trova in mezzo a un rissa di quattro, cinque elementi per parte. Lui ha preso due cazzotti e voleva spiegazioni. Tieni conto che noi la partita l'abbiamo finita in nove contro undici, quindi un po' di tensione c'era stata. Si sono azzuffati tra giocatori, e la sfortuna ha voluto che in mezzo alla baraonda, ci fosse finita una persona che io stimo tantissimo, e che è Maurizio Anselmi, allenatore della juniores che sostituiva in panchina Marcello Pozzi. Quando ho visto che, entrato nel caos, ne usciva con un occhio gonfio me ne sono dispiaciuto, e quando ho visto così sono intervenuto e a momenti prendo un cazzotto. Abbiamo chiamato i Carabinieri. Dopodiché abbiamo consigliato sia ad Anselmi che al nostro massaggiatore, Francesco Bevilacqua, di andare a farsi vedere per un dolore al collo, per una botta ricevuta. E' stato male tutta la giornata. E tutto questo per 4 coglioni da una parte e 4 dall'altra...".
Scriviamo testuale definizione...coglioni?
Duello: "Sì perché di coglioni si è trattato, che hanno scordato di rappresentare la propria società anziché metterla su questioni personali come è avvenuto fin dalla partita e poi dopo la stessa. Anche se in mezzo ai giocatori ci sono elementi sposati quando trascendono non sono ragazzi col cervello...Questo è quanto".
Sulle due espulsioni Tonino Duello, uno di sei soci dallo stesso valore e peso specifico, come sottolinea, dice: "Una è avvenuta per somma di ammonizioni, l'altra era evitabile. Ci sono volte in cui i miei giocatori me li sono inc..... perché posso capire l'agonismo, il voler entrare sui contrasti ma non certi atteggiamenti successivi il fischio finale, come è capitato e come siamo stati alcune volte sanzionati".
Sulla realtà Casalotti, l'assetto societario, il presidente afferma: "Siamo sei soci e paghiamo un piccolo rimborso ai giocatori, non abbiamo sponsorizzazioni clamorose tipo aziende nazionali ma quelli che abbiamo ci permettono di svolgere serenamente l'attività e quando mancano i soldi ci mettiamo ognuno per la propria parte, le mani in saccoccia, talvolta togliendo dei danari alle nostre famiglie. Sono tre anni che andiamo avanti coi nostri sacrifici, ma episodi come quelli di ieri mi portano a severe considerazioni. Ho detto a Anselmi con cui ho un grande rapporto che avrei voluto portare la famiglia a pranzo al ristorante ma ero andato fuori mentalmente per l'accaduto. Mi dispiace".
Massimiliano Cannalire