martedì 26 novembre 2024 | Roma | Meteo
 

» Calciolaziale > Juniores > Cronache dai campi

Giovanissimi: Romulea-Cinecittà Bettini 2-1


articolo del 12/12/2011



ROMULEA-CINECITTA’ BETTINI 2-1

Romulea: Pollini, Ciampini, Di Murro, Piernoli, Giacomozi, Federici, Felicioni ( 8'st Sciarappi), Faletra (19'st Pacelli), Abbruzzetti ( 30'st Colamedici), Canillo, Schiappa ( 13'st Ginobbi). A disp.: Novara, Iannotta, Barella All.: Grimaldi

Cinecittà Bettini: Santesarti, Magi, Santi, Smilacci, Valente, Tamburlani, Viola ( 30'st Savella), Stefanini, Monteleone ( 19'st Galeppi), Anedda, Falcetta A disp. : Geist, Forte, Bonanni, Ferretti, Carpentieri. All.: Iarussi.

Arbitro: Catalano di Tivoli

Reti: 34'pt Anedda ( C.B.), 28'st Pacelli (RM), 35' st Di Murro ( RM)

Note: Ammoniti :Abbruzzetti (RM), Santi (C.B.)

 

 

AL CAMPO ROMA : A' BOUT DE SOUFFLE ! ! !

Decide la rete di Di Murro all'ultimo secondo Romulea - C. Bettini . Una Partita stupenda, la conferma che il calcio è il gioco più bello del mondo.

 

Fino all'ultimo respiro. E' stata una partita bellissima, è stato calcio vero. O meglio, This is Football. Questo è il calcio. Proprio così, poco importa che alla fine abbia avuto la meglio la Romulea di Grimaldi perchè qualsiasi risultato sarebbe stato giusto. Avete capito bene. E' così, intorno al calcio si possono avere idee contrastanti, c'è chi ama il calcio difensivista, chi quello d'attacco, chi predilige il bel giuoco palla a terra , chi la fisicità ect..La mia idea di calcio è quella ,che mi porta serenamente ad affermare che quando per 68,69 minuti di gioco si assiste a due squadre che in campo sanno esprimere : bel gioco palla a terra, qualità tecnica dei singoli giocatori, fisicità negli interventi, astuzia nei cambi, concretezza, carattere, voglia di vincere e di giocarsi anche un " all in" all'ultimo istante, restando per tutti i 69 minuti corrette e sportive l'una con l'altra, per quanto mi riguarda, in queste occasioni tutti i risultati sono giusti. L'osannato e grande giornalista Gianni Brera, dopo ITALIA- GERMANIA del 70' scriveva che avrebbe voluto poetare per poter raccontare le emozioni di quella partita, ma che la lucidità lo costringeva a fare un’ analisi tattico-tecnica del match. Ora, Romulea- C. Bettini non è esattamente ITALIA- GERMANIA ed Anedda non è esattamente Mazzola ed io non sono neanche lontanamente paragonabile all'ombra di Brera, ma chi ama il calcio è in grado di capire quello che mi accingo a raccontarvi. Lo scenario è quello dello storico "CAMPO ROMA". Il sole illumina la basilica di S. Giovanni in Laterano e le mura Aureliane, la temperature mite consente ai numerosi spettatori di sorseggiare un caffè nel piazzale antistante la "tribunetta" e di chiacchierare serenamente di calcio e non solo. Tra le facce che, sorridenti e tese prima della partita, si intravedono nel piazzale c'è anche quella di Roberto Dagianti, ct della rappresentativa giovanissimi, il quale con molta tranquillità si siede sugli spalti mischiandosi con i genitori ed i sostenitori delle due squadre. La formazione di casa entra in campo con il completo bianco ( ovvero la seconda maglia) a bordi arancio-amaranto un gesto di ospitalità che si usava un tempo, quando le squadre, e il calcio in generale, erano povere e gli ospiti portavano al campo la loro maglia "buona" ovvero la prima che in alcuni casi aveva gli stessi colori della prima maglia casalinga, consentendo al C.Bettini di indossare la bella divisa rossa a bordi bianchi. In effetti, la differenza cromatica tra il rosso acceso del C.Bettini e l'amaranto-porpora della Romulea avrebbero potuto confondere un po' tutti, dall'arbitro agli spettatori. La partita comincia, i ritmi di giuoco sono frenetici e al primo minuto il numero dieci della Romulea, Cannillo, si trova a battere un calcio di punizione dalla lunetta dell'area di rigore avversaria. Il tiro viene deviato in calcio d'angolo dalla barriera. Il Bettini di mister Iarussi non è venuto al "CAMPO ROMA" per fare figuracce, è primo in classifica e dopo una svista iniziale, fa immediatamente capire che non soffre di vertigini. Così all' ottavo minuto dopo aver giocato palla a terra si trova a battere un calcio di punizione nei pressi dell'area arancio-amaranto, Tamburlani va sul pallone ma il suo tiro finisce alto sopra la traversa. Neanche dieci minuti di giuoco e già capiamo che sulle fasce si intavolano una serie di duelli che dureranno per tutti i 70 minuti, Viola - Di Murro sulla fascia destra, Monteleone- Ciampini su quella sinistra in fase offensiva per i biancorossi ospiti. Schiappa e Felicioni, in fase offensiva per gli arancio-amaranto, daranno invece filo da torcere a Magi e Santi. Al 9' il numero 6 casalingo, Federici, non trova il colpo di testa in una mischia in area di rigore, il portiere Santesarti ringrazia e ricomincia l'azione del C. Bettini. Gli ospiti si spingono in avanti e cercano di servire Falcetta, che viene sanzionato in fuori-gioco. Poco dopo sono ancora gli ospiti a tenere meglio il campo e si spingono fino all'area di rigore arancio-amaranto, Valente ruba un pallone sulla trequarti avversaria lo passa a Stefanini che dal limite calcia rasoterra ed impegna in una parata plastica Pollini. Per circa dieci minuti le due squadre si danno battaglia a tutto campo, Di Murro prende bene le misure su Viola, Ciampini stenta invece a prenderle su Monteleone e mister Iarussi mostra la sua carta migliore, una marcatura stretta sul numero dieci Cannillo. Il fantasista amaranto, infatti, nei primi 35 minuti gioca pochi palloni e non riesce più di tanto ad inventare magie dai suoi "piedi buoni". Al 20' ancora gli ospiti si rifanno vedere sotto porta, nonostante Giacomozzi e Federici alzino un muro sulla linea difensiva, su cross partito dai piedi di Falcetta, Pollini esce male e la sfera carambola sui piedi di Anedda che a portiere battuto decide di sciupare l'occasione preziosa. Complice forse anche la pressione dei difensori della Romulea che erano già sulla linea di porta per recuperare la svista del loro portiere. Senza un attimo di sosta, al 21' è il capitano arancio-amaranto ad impensierire Santesarti, con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner, che termina alto sopra la traversa. I padroni di casa si spingono in avanti e il C. Bettini soffre. Schiappa, fa partire un tiro pericoloso dal limite ma Santesarti para. Lo stesso che calcia in fallo laterale, con grande fair play, un pallone buono per un contropiede insidioso pochi istanti dopo. La Romulea continua a tenere a bada i tentativi dei bianco-rossi, e conquista metri nella metà-campo avversaria, il ritmo è ancora alto nonostante siano passati ormai 30 minuti di giuoco. Il C. Bettini, però, è velenoso e lo ha dimostrato più di una volta prima di quest'undicesima di campionato. Si entra negli ultimi 5 minuti del primo tempo, i biancorossi di Iarussi si riprendo i metri che gli erano stati rubati, Valente contrasta Faletra e passa ad Anedda, questa volta il numero dieci del C:Bettini non perdona. Controlla al limite d'area, accarezza il pallone accentrandosi quel tanto che basta per far partire una rasoiata che rende inutile anche il tuffo disperato di Pollini. La sfera rotola in porta accarezzando il palo. Il C. Bettini si porta sullo 0-1, Anedda corre per il campo con il dito sopra le labbra come a invitare al silenzio i fans della Romulea, i sostenitori del C. Bettini esultano. Il "CAMPO ROMA" è ammutolito, e i cronisti restano a stropicciarsi gli occhi. Un goal meraviglia, un gesto tecnico pregevole allo scadere di un primo tempo intenso e appassionante. L'arbitro fischia il primo tempo. Una mannaia psicologica sembra travolgere, allo scadere della prima metà di giuoco, la formazione di casa. Nulla di immeritato, il C. Bettini ha giocato bene, il goal è una prodezza tecnica, la realizzazione allo scadere del tempo di giuoco è semplicemente parte del gioco stesso. Chi non ricorda il Manchester United a Barcellona contro il Bayern Monaco, vincere la coppa dei campioni all'ultimo minuto ? Se accade nella finale di coppa dei campioni, figuriamoci se non può accadere al " CAMPO ROMA" di via Farsalo. Chissà cosa avranno detto negli spogliatoi, durante l'intervallo, gli allenatori ai loro ragazzi mentre i numerosi spettatori facevano provviste di caffè. Qualsiasi cosa abbiano detto per noi ha funzionato. Le squadre, tornano in campo più agguerrite di prima. Gli ospiti alla caccia del raddoppio per stare tranquilli, i padroni di casa alla caccia del pareggio. I primi dieci minuti sono di fuoco, neanche 60 secondi e Schiappa si fa parare un tiro da Santesarti, due minuti di giuoco e Monteleone impegna Pollini dal limite d'area, ancora un altro minuto e di nuovo nella meta-campo del C. Bettini Schiappa sfiora il goal di testa. Viola, stanco della pressione di Di Murro, si accentra e tra piedi si ritrova un pallone che calcia dalla trequarti, il tiro non è ne bello ne preciso ma la sfera ha una traiettoria alta che si abbassa all'improvviso sulla traversa e per poco non sorprende Pollini. Dall' 8' al 13' girandola di sostituzioni, qui il più astuto è Grimaldi e nel calcio una buona dose di astuzia è necessaria. Sciarappi e Ginobbi per Felicioni e Schiappa, l'affondo deve arrivare sulle fasce visto che Di Murro sta annientando Viola. Iarussi butta nella mischia Bonanni per Falcetta, forse è già intenzionato a controllare il risultato. Gli ospiti sono coraggiosi, ancora Anedda ci prova . Prima inventa una magia dalla distanza, defilato sulla destra e poi ancora un tiro dal limite d'area. In entrambi i casi Pollini para, prima con un colpo di reni vola deviando in angolo la perla di esterno destro del dieci biancorosso e poi blocca il tiro al limite. A questo punto la Romulea, ricorda agli avversari che è lei la squadra padrone di casa e che nello storico "CAMPO ROMA" non si può vincere facilmente. Giacomozzi, Piernoli e Federici sono degli ottimi operai e in men che non si dica rialzano il muro sulla linea difensiva ma questa volta lo spostano di qualche metro più avanti costringendo gli ospiti ad arretrare. Da questo momento in poi , ovvero dopo circa i primi 12.13 minuti del secondo tempo, è Romulea. La squadra di Grimaldi, dopo aver alzato il baricentro mette la palla a terra, Cannillo arretra per raccogliere i palloni e far giocare la squadra. Questa volta gli riesce, le azioni della Romulea, proprio nel momento più difficile, si fanno più ragionate e meno confuse, cuore e testa trovano la miscela perfetta. L'undici amaranto si porta in avanti ma gli avversari sono coraggiosi e contrastano su tutti i palloni ma piano piano cedono metri e arretrano. Grimaldi ne fa un'altra delle sue, via Faletra dentro Pacelli, Iarussi risponde via Monteleone dentro Galeppi. Inutile dire che la mossa vincente è quella di Grimaldi, Iarussi forse ha avuto paura del "CAMPO ROMA". Il C. Bettini è in difficoltà e i suoi sostenitori sono più coraggiosi del mister, ed a più riprese fanno sentire la loro voce : "Bettini, Bettini" è il grido che si alza sugli spalti proprio quando i biancorossi soffrono. Evidentemente non basta, il "CAMPO ROMA" rumoreggia e in perfetto romanesco incita i suoi : "daje". Pacelli è un diavolo a quattro, il ragazzo gioca bene il pallone e convince cosi tanto che convince anche il suo compagno di squadra Ciampini a salire e portarsi a ridosso della linea difensiva ospite. La Romulea vuole il goal. Mancano dieci minuti e l'undici di casa confezione l'azione più bella della partita, dal centrocampo fino alla fascia destra serie di passaggi, Pacelli crossa Abbruzzetti anticipa Santesarti è solo ma sfiora solo il pallone. Il C. Bettini è scosso, ma i ragazzi si riprendono e continuano a lottare su tutti i palloni. Gli amaranto conquistano un corner, Cannillo batte in mezzo il pallone carambola nell'arietta del portiere e Pacelli non perdona. 1 - 1 . Pareggio, dagli spalti fino in campo l'esultanza impressiona i sostenitori del C. Bettini che ora si ricordano di essere gli ospiti. La rete di Pacelli intontisce i bianco rossi, mentre i padroni di casa ora vogliono la vittoria. Abbruzzetti rimedia e fa rimediare un giallo a Santi. Nel calcio serve anche l'astuzia, è per questo che Grimaldi lo sostituisce subito con Colamedici. Iarussi ormai si accontenta del pareggio e leva Viola, ormai annientato da Di Murro. La difesa della Romulea sembra ancora solida e così è, si giunge nelle battute finali. Il C. Bettini prova ad uscire ma Giacomozzi interrompe le azioni. Personalmente, non inviterei mai il capitano amaranto ad un tavolo di poker, perchè all'ultimo minuto con il pallone tra i piedi incita i suoi a salire in area di rigore avversaria e gioca "all in ". Fa partire un lancio che attraversa il campo alla caccia di Pacelli, che controlla resiste alla pressione avversaria esce dall'area di rigore e appoggia a Ginobbi. Il 17 amaranto non sbaglia e crossa di prima, la palla attraversa l'area di rigore, Santesarti sbaglia, la difesa ormai stanca è "in bambola ", il pallone carambola di nuovo nell'arietta, questa volta sui piedi di Di Murro. Il "biondino " controlla e batte a rete. 2-1 . Esplode la gioia di tutto il CAMPO ROMA, Di Murro corre sotto la "tribunetta ", l'intera difesa biancorossa è a terra stravolta e delusa, L'arbitro fischia la fine . La Romulea vince, i ragazzi di Grimaldi sono rimasti lucidi e concentrati fino all'ultimo minuto, secondo, respiro. Al termine della partita, i giocatori della Romulea stringono le mani agli avversari e il pubblico presente batte le mani alle due squadre che hanno letteralmente dato spettacolo. Iarussi esce dagli spogliatoi in fretta, qualcuno del C. Bettini si lamenta per l'arbitraggio, ma forse è solo l'amaro di una sconfitta arrivata all'ultimo, il sign Catalano si è comportato bene ed i ragazzi sono stati sportivi. Il CAMPO ROMA resta imbattuto, la classifica vede di nuovo una corsa a quattro. L'immagine più bella, però, la regalano i ragazzi che al termine della partita fuori dagli spogliatoi ridono e scherzano insieme come se nulla fosse. Questo è il Calcio.

Nicola Mastrangelo.

Per poter commentare la notizia devi effettuare la login a Calciolaziale.com
Login | Registrati

  14/12/2011 - 07:22


questo articolo rispecchia profondamente l'autore, sereno ,pacato , obbiettivo , da vero amante del calcio, senza eccessi , e con ancora il gusto di chi sa guardare anche oltre l'evento sportivo , immergendo il medesimo nel contesto che lo circonda, la splendida cornice della basilica di san giovanni, riportando alla memoria dei meno giovani eventi storici come italia germania rendendo omaggio a un grande del giornalismo sportivo come gianni brera, dandoci così l'esatta misura della sua preparazione professionale, concludendolo con l'immagine più bella , così la definisce ed io mi associo in toto , quella dei ragazzi che a fine partita superata la tensione della gara ridono e scherzano fuori degli spgliatoi, grazie nicola il calcio è e dovrebbe essere come tu lo descrivi, un abbraccio

  13/12/2011 - 10:56


Complimenti anche a te Nicola Mastrangelo che hai fatto rivivere le emozioni provate in campo in questo splendido articolo. Anche questo è la parte buona del calcio. Saper raccontare di un match così importante, entrare negli episodi, nei dettagli, raccontare di ragazzi motivati, descriverli, nominarli, come parte di un unico evento, protagonisti indiscussi delle emozioni che ci hanno tenuti incollati sulle gradinate per 72 minuti, tutto mirato alle emozioni e alla cronaca senza mai entrare in critiche gratuite o dettare consigli tattici o facili soluzioni alternative. Tutto questo è un grande contributo all'equilibrio e alla serenità. Anche nel giornalismo, come nel calcio, molti scrivono solo per fare "spettacolo" per rendere il loro articolo "vendibile" o peggio "appetibile" ignorando che spesso anche loro contribuiscono a distorcere la vera natura di questo meraviglioso sport. Caro Nicola, anche questo tuo articolo è una bellissima immagine da conservare; questo è il calcio.