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E' MORTO GIORGIO BOCCA, IL CORAGGIO DI SCRIVERE


articolo del 26/12/2011



Giornalismo a lutto
E' morto Giorgio Bocca

Milano, 25 dicembre 2011

E' scomparso a Milano a 91 anni uno dei grandi protagonisti del giornalismo del Novecento italiano. Ha combattuto la Resistenza, è stato tra i fondatori del quotidiano La Repubblica nel 1976: ha seguito gli Anni di Piombo, Tangentopoli e l'ascesa della Lega Nord

Giorgio Bocca è nato a Cuneo il 28 agosto 1920. Ansa

Il giornalismo italiano piange la scomparsa di Giorgio Bocca. E' morto a Milano in questo 25 dicembre uno tra i grandi protagonisti del giornalismo italiano del Novecento: aveva 91 anni, ha raccontato nei suoi articoli e nei suoi libri l'ultimo mezzo secolo di vita italiana con rigore analitico e passione civile, improntando sempre il suo stile alla sintesi e alla chiarezza.

la lotta partigiana — Nato a Cuneo il 28 agosto del 1920, Bocca iniziò a scrivere già a metà degli anni '30, su periodici locali e poi sul settimanale cuneese La Provincia Grande. Durante la guerra si arruolò come allievo ufficiale alpino e dopo l'armistizio fu tra i fondatori delle formazioni partigiane di Giustizia e Libertà. Riprese allora l'attività giornalistica, scrivendo per il giornale di GL, poi lavorando per La Gazzetta del Popolo, per L'Europeo e per Il Giorno, segnalandosi per le grandi inchieste.

padre fondatore di repubblica — Nel 1976 fu tra i fondatori del quotidiano La Repubblica, con cui ha sempre continuato a collaborare. Al suo attivo, in una carriera cinquantennale, anche numerosi libri, che spaziano dall'attualità politica e dall'analisi socioeconomica all'approfondimento storico e storiografico, senza mai dimenticare la sua esperienza partigiana. Tra le sue opere: Storia dell'Italia partigiana (1966); Storia dell'Italia nella guerra fascista (1969); Palmiro Togliatti (1973); La Repubblica di Mussolini (1977); Il terrorismo italiano 1970-78 (1978); Storia della Repubblica italiana - dalla caduta del fascismo a oggi (1982); Il provinciale. Settant'anni di vita italiana (1992); L'inferno. Profondo sud, male oscuro (1993); Metropolis (1994); Piccolo Cesare (2002, dedicato al fenomeno Berlusconi, libro che segnò il passaggio di Bocca da Mondadori, suo editore da oltre dieci anni, a Feltrinelli); Le mie montagne (2006); È la stampa, bellezza (2008). Annus Horribilis, Milano, Feltrinelli (2010). Fratelli Coltelli (1948-2010 L'Italia che ho Conosciuto), Milano, Feltrinelli (2010). Nell'aprile 2008 Bocca ha vinto il premio Ilaria Alpi alla carriera.

l'ultimo articolo — Celebre per le sue posizioni controverse sugli anni di piombo, ha studiato a lungo il periodo della Resistenza, Bocca si è poi occupato di fenomeni come Tangentopoli e l'ascesa del movimento leghista. Il suo ultimo articolo è stato pubblicato lo scorso 28 novembre nella rubrica L'antitaliano su L'Espresso. "Il dramma di questo Paese è di avere queste contraddizioni che non possono essere guarite dall'intervento del governo, ma sono connaturate alla storia delle popolazioni", Bocca concludeva così parlando delle alluvioni in Liguria.

il ricordo di napolitano — Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio alla famiglia nel quale ricorda la "figura di spicco del movimento partigiano rimasto sempre coerente con quella sua fondamentale scelta di campo per la libertà e la democrazia. Dedicatosi subito al giornalismo di inchiesta e di battaglia civile - prosegue Napolitano - Giorgio Bocca ha scandagliato nel tempo la realtà del nostro Paese e le sue trasformazioni sociali con straordinaria intransigenza e combattività". Ha concluso: "Con sentimenti di riconoscenza per il suo vigoroso impegno, partecipo al cordoglio della famiglia e del mondo dell'informazione".

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