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Latina: intervista al segretario generale Benito Coppola


articolo del 21/6/2013



Quella di domenica è stata una giornata storica per il Latina che per la prima volta ha conquistato la promozione in serie B. Una stagione incredibile dove oltre che nel campionato, la squadra pontina ha trionfato anche in coppa Italia e nel torneo Berretti. In questi casi a salire alla ribalta sono i giocatori, il presidente, l’allenatore.

Ma c'è anche chi lavora silenziosamente dietro le quinte dando un contributo prezioso. E' il caso di Benito Coppola che del Latina è il segretario generale. Dopo tanta gavetta, lo sbarco nel professionismo con il suo Cassino, poi la breve esperienza a Lanciano e l'approdo al Latina dove in pochissimo tempo è arrivata una promozione dopo l'altra. Abbiamo intervistato Benito Coppola che ci racconta i segreti di questo trionfo. E poi inevitabile tornare a parlare del Cassino con un retroscena.

 Benito, come ci si sente in serie B?

Domenica abbiamo vissuto un’emozione unica, incredibile. Non abbiamo mai mollato perché eravamo consapevoli, anche nei momenti di difficoltà, del valore della squadra. Mi sono commosso, personalmente nella mia vita ho fatto tanti sacrifici e sento di aver meritato questo traguardo.

 Il segreto di questa promozione?

Abbiamo una grande società, in primis la presidentessa Paola Cavicchi e il vice presidente Maietta. E’ stata fatta un’ottima programmazione e tutti hanno fornito un contributo importante. I risultati parlano a nostro favore.

Dopo quello dell’Inter e del Bayern Monaco, ecco il triplette del Latina

Sì, campionato, coppa Italia e Berretti. Abbiamo vinto tutto, specialmente il risultato nel settore giovanile fa capire come questa società punti molto sui ragazzi, i vivai sono fondamentali specie in questo momento di crisi. Quest’anno abbiamo lanciato alcuni giovani in prima squadra e faremo lo stesso il prossimo anno.

Quando hai capito che il Latina ce l’avrebbe fatta?

Nella gara d’andata della finale giocata a Pisa. Lì ho avuto sensazioni decisamente positive e per fortuna la settimana dopo è andata come tutti sappiamo.

L’esonero di Pecchia è stato doloroso, ma il ritorno di Sanderra vi ha portato in B. Che ne pensi?

Il lavoro di Fabio Pecchia è stato importante e tutti lo riconoscono. Persona squisita e ottimo allenatore (ha chiamato subito la presidentessa Cavicchi per complimentarsi, ndr). La società ad un certo punto della stagione ha ritenuto di dover cambiare guida tecnica ed è tornato Stefano Sanderra, anche lui persona eccezionale e che merita questo traguardo. E’ un allenatore che ha fatto tanta gavetta nelle  categorie minori.

Avete avuto un calo durante la stagione, poi vi siete ripresi alla grande

Ci sono state quattro-cinque partite in cui non siamo stati brillanti e i risultati non arrivavano. Ma la forza della squadra è stata quella di crederci, anche quando abbiamo perso prima il vertice e poi anche la seconda posizione. Nei play off in molti parlavano di altre squadre come favorite e invece alla fine abbiamo festeggiato noi.

Nel futuro di Benito Coppola ci sarà ancora il Latina?

Mi auguro di sì, nel calcio come nella vita non si può mai sapere. Io ho fatto tante esperienze nel mondo del pallone, qui però abbiamo raggiunto tutti insieme un traguardo storico per la città e quindi mi auguro di rimanere il più a lungo possibile. Qui mi sento davvero apprezzato. Questa è stata la vittoria di punti, dai vertici societari a tutti i collaboratori, di tutti i settori.

L’amministrazione comunale vi è molto vicina. Progetti per il futuro?

Siamo già al lavoro, la città ci mostra costantemente sostegno e la giunta comunale ci ha già ricevuto per parlare dei lavori da fare. Sicuramente ci saranno delle migliorie allo stadio Francioni per portarlo completamente a norma per la serie B e poi tante altre iniziative.

Latina è una città particolare, a volte fredda e distaccata, per una questione di identità. Domenica scorsa però lo stadio era pieno. Vi aspettate sempre questa partecipazione in serie B?

Contro il Pisa i tifosi sono stati eccezionali, l’arma in più. Comunque nel corso dell’anno la media spettatori è stata buona. Certo si può fare sempre meglio, ma sono convinto che in serie B il pubblico ci sarà sempre più vicino.

Benito, sei di Cassino, dove hai lavorato per tanti anni con la squadra, anche in Lega Pro. Che effetto ti fa vederla in Promozione da tre anni e senza grandi prospettive

Sono dispiaciuto. Cassino è sempre nel mio cuore, se potessi dare un contributo per la rinascita lo farei. La verità che a Cassino la politica non ha mai sostenuto adeguatamente lo sport. Ricordo l’alternarsi di presidenti, da Morra a Concione, fino a Murolo. Presidenti lasciati soli senza sostegno da parte dell’amministrazione e di altre forze imprenditoriali.

Coppola poi ci rivela un retroscena

Tre anni fa, dopo il quarto campionato consecutivo in Seconda Divisione, dalla Lega seppi che quasi sicuramente il Cassino sarebbe stato ripescato in Prima per via delle tante squadre che non si sarebbero iscritte. Poi però l’allora presidente Murolo decise di non andare avanti e sappiamo poi come è andata. Un peccato, perché magari si sarebbe potuto fare un campionato con tutti giovani e chissà cosa sarebbe successo.

A proposito, chi ti ha chiamato da Cassino per complimentarsi?

In tanti, a cominciare da Sandro Grossi e poi ho ricevuto moltissimi sms da parte dei tifosi. Sono felice, significa che la gente riconosce quanto impegno e dedizione metto in quello che faccio.

Antonio Tortolano

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