Giovanissimi: Romulea-Città di Marino 2-1
articolo del 23/1/2012
ROMULEA-CITTA’ DI MARINO 2-1 Romulea: Novara, Felicioni, Di Murro, Leonetti, Giacomozzi, Barella, Nigro ( 1'st Ginobbi), Faletra ( 31'st Piernoli), Abbruzzetti, Cannillo ( 38'st Colamedici), Pacielli ( 25'st Sciarappi).A disp.: Pollini, Calanca, Mancini. All.: Grimaldi Città di Marino : Tricca, Spaccatrosi, Italiano ( 21'st G.Stabile), Cichiello, Cornacchia, Pala, Baraldi ( 16'st Amici), Caprini, Capitani, Romanelli ( 8'st Priori), Lucatelli A disp.: Caredda, Mangifesta, Stabile V. All.: Fabbro. Arbitro: Liberani di Frosinone Reti: Capitani 28'pt ( C.M.), Di Murro 30'pt (R), Abbruzzetti 7'st ( R) Note: angoli 3-2 ROMULEA ANCORA PRIMA, MA LA "VOLPE" E' A UN BIVIO. Gli arancio-amaranto di Grimaldi vincono e restano primi ma gli manca la "cattiveria", lodevoli i ragazzi di mister Fabbro. Romuela al bivio. Può sembrare strano dopo l'ultima vittoria con il Città di Marino, dopo gli ennesimi goal di Di Murro e di bomber Abbruzzetti eppure è così. Dopo aver seguito la volpe Grimaldi e il suo collettivo, per tutto o quasi il girone di andata sono costretto ad affermare che questo gruppo si trova ad un bivio. I tre punti conquistati ancora una volta al Roma, sono importanti, arrivati contro una squadra buona, Il Città di Marino, ma non eccelsa. Tre punti importanti che consolidano il primato in classifica in compagnia del Tor di Quinto, ma consolidano per davvero ? La "Volpe" ha urlato dalla panchina per tutto il tempo di gioco, si è sbracciato, ha accompagnato i suoi negli spogliatoi e gli ha aspettati prima dell'inizio del secondo tempo sul terreno di gioco. Era furiosa, mentre rientravano in campo per il secondo tempo, gli ha avvicinati di nuovo e gli ha parlato ed il tono non è sembrato pacato, a fine partita Grimaldi addirittura è rimasto in panchina seduto qualche minuto in più ad osservare il campo. Tutto questo perchè la sua squadra è da prima in classifica e la "Volpe" lo sa, ma i suoi ? Mmm.. La cronaca della partita riporta, riporta un primo tempo giocato a senso unico, con gli arancio-amaranto padroni del terreno di gioco, ma incapaci di andare al goal. Troppi leziosismi, troppa superficialità sembra suonare la sirena del calo di tensione. E così infatti è, all'28' del primo tempo Capitani servito da Baraldi in verticale scappa tra Barella e Nigro si trova faccia a faccia con Novara in uscita, e con la punta del piede destro appoggia in rete. 0-1. Il solito goal di svantaggio, forse la linea difensiva deve bere più caffè la domenica mattina. Capitani è passato come passa un autovettura munita di telepass, nessuna fila al casello. I difensori e portiere arancio-amaranto a guardare. Inaccettabile se si vuole restare primi in classifica per tutto il campionato. Se si vuole dire alle altre, "occhio, che io qui ci voglio restare".Per carità è vero fino al 28' è stata Romulea, è stato Cannillo ad andarsene a saccheggiare i difensori avversari munito di dribbling e passaggi al "bacio", è stato Leonetti a prenderli a "pallate", ma l'atteggiamento è stato "moscio" e la rete non è arrivata. Pacelli, ora se a me Pacelli non stasse simpatico se non pensassi che un ottimo giocatore, non lo inviterei a tirare in porta più spesso. Tra il primo e il secondo tempo ha giocato numerosi palloni, tutti bene fino al momento del tiro, sembra che il ragazzo sia colpito dalla "zaratemania". Basterebbe fargli vedere qualche immagine di Battistuta o di Bruno Giordano, e fargli vedere che sotto porta o nei pressi quando si ha quei piedi, basta spostare il pallone e calciare in rete, se i compagni sono alla altezza seguono il tiro e vanno in ribattuta. Questo però, caro Pacelli è solo il consiglio di uno spettatore, mai da prendere sul serio. Cannilo anche lui è un ottimo giocatore, che abbia i piedi buoni lo sa tutta San Giovanni, sembrava si fosse lasciato a casa "la cattiveria", agonistica si intende, ma sembrava che quest'ingrediente i giocatori arancio-amaranto non l'abbiamo trovato questa settimana al mercato di via Sannio. Per fortuna della "Volpe", Di Murro è concentrato. Al 30' del primo tempo, mette il piede e conclude a rete un pallone carambolante in area sugli sviluppi della punizione di Cannillo.1-1. Con il pareggio si va negli spogliatoi. Nella ripresa si vedono alcune cose piacevoli. Per esempio, Cannillo decide di fare il suo dovere, scambia con Ginobbi ( entrato ad inizio ripresa) e si ritrova sulla linea di fondo in area avversaria, scarta un giocatore, alza la testa e mette in mezzo. Abbruzzetti segue l'azione, si fionda sulla sfera e violentemente mette in rete. 2-1. Oh sembra che si siano svegliati, e invece..Invece Pacelli fa il " driblomane", e il Città di Marino, giustamente, inizia a crederci. Guadagna metri ma non riesce più di tanto ad impensierire i padroni di casa. Il pubblico rumoreggia per l'arbitraggio, ma c'è poco da lamentarsi nessuna svista clamorosa, i soliti errori arbitrali della domenica mattina. Per il cronista, appassionato di calcio, si salva solo bomber Abbruzzetti, che torna indietro a dare una mano e cerca di fare sponde a per far salire i compagni, gli altri aranci-amaranto, hanno fatto solo il loro dovere. Se si vuole arrivare in fondo, bisogna affrontare anche le "piccole" con il dovuto rispetto e la dovuta determinazione. Infatti, l'impegno dei ragazzi del Città di Marino è lodevole, loro ci hanno provato, servirebbe forse più gioco di squadra per diventare più velenosi, ma questo è sempre il parere di uno spettatore, nulla più. Dunque, tre punti conquistati primato in classifica e la "volpe" al bivio : arrivare fino in fondo o restare a galla ? La scelta però la devono fare i ragazzi, sono loro che scendono in campo, loro devono scegliere se vogliono ricordarsi una stagione vissuta da "grandi" o di aver battuto delle "grandi". Nicola Mastrangelo