mercoledì 27 novembre 2024 | Roma | Meteo
 

» Calciolaziale > Eccellenza > Obiettivo su

Girone B: LUPA FRASCATI, DISTANZE RIDOTTE


articolo del 5/3/2012



DISTANZE RIDOTTE

 Apre Polverino, poi Cerrai e una doppietta

di Leccese. Campionato decisamente riaperto

 

LUPA FRASCATI-SAN CESAREO 4-0

Lupa Frascati: Di Mario 7, Sbardella 6,5, Celli 7, Lolli 7, Pietrucci 6,5, Pollini 6, Neri 6,5, Cangini 6,5 (30’st De Vizzi), Leccese 8,5 (26’st Scibiglia sv), Cerrai 7,5, Polverino 8,5 (20’st Masciantonio 6). A disp. Sambucini, Cinelli, Franci, M. Mancini. All. Attilio Gregori.

San Cesareo: Izzo 5,5, Cancellieri 4, Bernardi 6, Calabresi 5,5, E. Mancini 6, Galluzzo 5,5, Gamboni 6 (17’ s.t. Ciotti 6), Gay 6, Tayarol 6, Pacetti sv (10’ p.t. Brasiello 6), Ciogli 5 (26’s.t. Hrustic s.v.). A disp.: Provaroni, Razzini, Esposito, De Paolis. All. Fabrizio Ferazzoli.

Arbitro: Sig. Bortoluzzi di San Donà di Piave (6,5).

Reti: 6’ rig. Polverino, 45’ Cerrai; 48’ e 69’ Leccese.

Note: espulso al 4’ p.t. Cancellieri per condotta gravemente sleale (fallo da ultimo uomo). Al 46’ p.t. allontanato l’allenatore del San Cesareo Ferazzoli. Ammoniti Celli, Cerrai, E. Mancini, Galluzzo. Angoli: 6-3 per la Lupa Frascati. Recuperi: 4' nel I tempo, nessuno nel II. Spettatori 700 circa.

FRASCATI - Una Lupa Frascati stratosferica, praticamente perfetta. Di fronte al pubblico delle grandi occasioni (bello il colpo d'occhio al quale contribuiscono anche i numerosi supporter ospiti), la Lupa riapre il campionato e compie un passo importante sulla strada della possibile rimonta.

I giallorossi di Gregori approcciano alla perfezione il big-match ed in appena 4' orientano a proprio favore la gara. E' infatti il 4' quando, a conclusione di un'azione d'attacco, sugli sviluppi di un corner, un tiro sporco di Cerrai libera Neri che, al momento di tirare a 10 metri da Izzo, viene palesemente steso da Cancellieri. Inevitabile il calcio di rigore ed anche l'espulsione del giocane difensore rosso-blu che però prima di uscire proteste in modo veemente. Polverino non si fa incantare e con freddezza mette dentro il penalty spiazzando Izzo.

In tribuna esultano anche le istituzioni frascatane: oltre al sindaco Stefano Di Tommaso presenti anche i consiglieri Franco D'Uffizi (delegato alla Sicurezza) e Matteo Filipponi (delegato allo Sport), quest'ultimo accompagnato dal fiduciario Coni per Frascati, Sergio Sacchetti. Verrebbe da dire: alleluja!, meglio tardi che mai, perché se la città perdesse un imprenditore come Alberto Cerrai, della sua passione, della sua trasparenza e lungimiranza, sarebbe una logica conseguenza di un silenzio durato da agosto, in pratica, al 3 marzo!

E' la Lupa a tenere in mano il pallino di gioco ma gli ospiti non si fanno pregare: i nervi sono a fiori di pelle ed al 10' ne fa le spese il dirigente accompagnatore ospite. Al 12' Polverino ci prova con una girata debole dal limite: il San Cesareo si fa vedere al 17' con un tiro dal limite di Mancini, terminato fuori. Al 24' corner dalla destra, colpo di testa di Lolli con palla che sbatte sul terreno e poi va dritta sulla traversa, prima di uscire sul fondo, per la disperazione frascatana. Si prosegue con le punizioni di Gay da una parte e di Polverino dall'altra, entrambe senza fortuna e, al 39' Neri, atteso ex di turno, tenta una girata impossibile da centro area. Al 42' l'unica vera palla-gol degli ospiti: bel lavoro di Bernardi sulla sinistra con lungo cross al centro sul quale Pollini scivola, Tajarol, ormai solissimo, colpisce di testa ma Di Mario è miracoloso, efficace, nell’accartocciarsi sulla propria sinistra, e para a pochi centimetri dalla linea bianca di porta.

Al 44' Leccese parte veloce ma si allunga troppo il pallone ed al 45' arriva il raddoppio: azione di rimessa della Lupa, Polverino, Leccese e Neri si passano più volte la palla ma la conclusione finale dal centro dell’area, di piatto destro, è di Lorenzo Cerrai, che manda la palla all'incrocio dei pali. Prima di ripartire va fuori anche il tecnico del San Cesareo, Fabrizio Ferazzoli, espulso per le eccessive proteste.

Nella ripresa la Lupa entra in campo determinatissima a chiudere la gara. Al 3' Polverino smarca il liberissimo Leccese che controlla e batte Izzo: 3-0. All'8' Gay ci prova ma la sua conclusione viene rimpallata e al 9' una botta di Lolli dal limite esce di un niente. All’11’ Di Mario nega il gol della bandiera a Galluzzo e al 16' Polverino giunge solissimo davanti a Izzo ma incespica e l'azione sfuma. Il 4-0 è solo rinviato: al 21', infatti, il neo-entrato Masciantonio riceve palla sulla sinistra, entra in area e mette al centro dove per Leccese è un gioco da ragazzi mettere dentro la sfera. La partita finisce praticamente qui anche se qualche minuto dopo Neri ha l'occasione per realizzare il gol dell'ex ma perde l'attimo propizio.

Grazie a questa vittoria la Lupa riduce a soli 2 i punti di ritardo rispetto al San Cesareo. Il campionato è decisamente riaperto. A dare una mano ai giallorossi è anche la Vis Artena di Centra che liquida con un netto 3-1 la Vigor Cisterna, lasciando la Lupa sola al secondo posto.



Nuova Superiride La Rustica-Valmontone 1-3

Nuova Superiride La Rustica:Coscia, Lepore, Mattei, Riva Ausilio, Composto, Ferraro, Capozzi, Stillo (42’st Testa), Rotariu (40’st Mazzella). A disp.: Giardinelli, Titone, Anelli, Vanturini Verdecchia. All.: Ciancamerla (squalificato 19/02/12).

Valmontone: De Vellis, Cossa, Ciorciolini, Ramacci, Nardi, Tartaglione, Niro, Casagrande (25’st Bianchi), Balsamo, Valentino, Filippi (17’st Pompei). A disp.: Traversi, Amitrano, Ruffo, Silvestri. All.: Di Rosa.

Arbitro: Cesarini di Civitavecchia. Ass.: Castando di Roma2 e Contessa di Rieti.

Reti: 34’pt Tartaglione (V), 40’pt Composto (N.S.L.R.), 20’st Balsamo (V), 45’st Valentino (V).

Note: ammoniti Tartaglione (V), Stillo (N.S.L.R.).

Partita impegnativa quella che si è giocata a via Galatea tra i rossi locali della Nuova Superiride la Rustica, penultimi del girone, e i neri del Valmontone, che dopo due sconfitte consecutive, necessitano di una vittoria per rimanere ancorati al treno di testa o perlomeno nella corsa al secondo posto. Malgrado la palla stazioni per lo più nella zona di metà campo, l'inizio è buono per entrambe le formazioni che sul rettangolo esprimono agonismo e voglia di vincere. La prima azione utile si ravvisa al 9', quando sugli sviluppi di un corner, Valentino  mette in seria difficoltà Coscia, costringendolo a bloccare la sfera in due tempi. Fulminea è la reazione dei rossi di Nello Ciancamerla ma il tiro di Capozzi vola alto, sopra la traversa. In questo batti e ribatti il Valmontone ha l'occasione di portarsi in vantaggio con Balsamo ma un superlativo intervento di Mattei, ala sinistra dei locali, sventa la rete. Rete che giunge al 34' grazie alla rapina del terzino ospite Tartaglione, il quale recupera una palla vagante per poi depositarla alle spalle di Coscia: 1-0 esterno. La Nuova Superiride perde di concentrazione ma il Valmontone non ne approfitta ed al 40' il rosso Composto, dopo vari tentativi, riesce a raccogliere il suggerimento in area di Mattei ed a segnare la rete dell'1 a 1. Sono state molte le energie profuse in campo nella prima frazione di gioco ed i locali sembrano annaspare. Il gioco del Valmontone si fa più serrato e dopo 19 minuti di puro nulla, al 20' della ripresa arriva la rete del vantaggio. Autore della marcatura è Balsamo che dalla tre quarti scarica il destro e lascia partire una gran bordata che esplode sotto il “sette” sinistro della porta difesa da Coscia: 1-2. I locali sono visibilmente preda di un forte calo atletico, causato per lo più dalla stanchezza. I ritmi del primo tempo infatti sono stati decisamente superiori a quelli che possono sopportare i ragazzi di via Galatea. Nonostante la palese evidenza di ciò dalla panchina non giungono cambi: arriva, però, al 45' la rete che chiude i conti, firmata Valentino, che pone fino alla storia della gara. Nulla da fare, quindi, per la Nuova Superiride La Rustica, costretta all'ennesima sconfitta casalinga, da considerarsi subita da un avversario di buon livello. Per il Valmontone, dopo due inopinati stop, riprende la corsa e il tempo, a breve, dirà se si tratti, o meno, di una rincorsa.

Stefano Stocchi

 

Borgo Podgora 1950-Terracina 2-1

Borgo Podgora: Paoletti, Seppani, Rubino, Cannariato, Sossai, Verdini, Onorato (42° st Martellacci), Pestrin, Porcelli, Pacchiarotti, Giuffrida. A disp. Ristic, Ferri, Grasso, Urs, Ottaviani, Di Chiara. All. Paloni.

Terracina: Cuomo, Coppolella (27°st Portanova), Serapiglia, Pallisco, Cavaliere, Botta, Borelli (1°st Reali), Drogheo, Matteo (1° st Kawalie), La Cava, Osaghede. A disp. Sidqi, Grossi, Costabile, Altobelli. All. Germano.

Arbitro: Caltabiano di Roma 2. Assistenti: Sigg. Madeo sez. Rm2 e Assante sez. FR.

Reti: 11’ e 66’ Giuffrida, 21° st, La Cava 42° st.

Note: espulsi al 10’ Cavaliere. Ammoniti: ammoniti Coppolella 7° st, Cannariato 23° st. Calci d’angolo: 6-8. Recupero: 2’ nel I tempo, 3’ nel II.

Dopo la sconfitta rimediata in terra ciociara sette giorni fa, la sfida odierna con il Terracina era per il Borgo Podgora di notevole importanza. La classifica corta ed il buon momento della compagine ospite non lasciavano ben sperare in via Galilei. Invece sin dal primo minuto si è capito benissimo che la squadra di Paloni voleva i tre punti e così è stato.

Al triplice fischio si registrano ben nove conclusioni a rete per la squadra di casa contro i quattro tentativi dei tigrotti, finiti peraltro lontani dalla porta di Paoletti, dato importante considerata l’importanza della partita e della posta in palio, soprattutto per il Borgo Podgora, che oggi non ha praticamente sbagliato nulla mettendo in campo grinta, determinazione e soprattutto un’attenta gestione della palla, componenti che in passato latenti.

Andando con ordine già al primo minuto si registra la prima occasione. Giuffrida viene atterrato in area ma il signor Caltabiano di Roma 2 non se la sente di fischiare, decisione che dieci minuti dopo viene sanzionata ai danni del Terracina. Cavaliere atterra Porcelli in area e rigore realizzato da Giuffrida, che porta i locali in vantaggio mentre lo stesso Cavaliere abbandona il campo per doppia ammonizione e lascia i suoi in dieci. Il vantaggio carica i padroni di casa che si lanciano in avanti alla ricerca del raddoppio: al 14’ Rubino tira da fuori impegnando Cuomo, che blocca in tuffo. Il Terracina ci prova solo al 27’ per il primo tentativo a rete con Matteo che gira di testa un cross di Borelli ma la palla termina fuori. Al 37’ è ancora il Borgo Podgora a rendersi pericoloso con Pestrin; il centrocampista di casa si coordina per tirare da lontano ma il suo destro sorvola la traversa: al 42’ Cannariato sempre da fuori calcia a colpo sicuro ma la palla finisce di poco a lato, a estremo ospite sorpreso. Allo scadere, in pieno recupero, Botta, dimenticato in area dalla retroguardia di casa, colpisce di testa ma il suo tentativo spedisce la palla fuori senza impensierire Paoletti. Si va al riposo con un furioso Cannariato che recrimina contro i suoi compagni per lo sventato pericolo; la sfuriata sedata a fatica da Paloni giustifica l’importanza della partita per il Borgo Podgora.

Gli ospiti ripartono a testa bassa, sembra per atteggiamento un altro Terracina, invece bastano al Borgo Podgora una manciata di minuti per rimettere la partita sui binari del primo tempo. Al 3’ Verdini colpisce di testa a colpo sicuro ma la palla finisce di poco a lato. Al 7’ i locali ancora in evidenza con Giuffrida. La punta di casa tira dal limite con il tentativo che viene deviato fuori.

Il Terracina è chiuso dal pressing del Borgo Podgora e spesso va in affanno, per fermare gli spunti avversari, lasciando una punizione a Onorato che crea l’ennesima occasione da gol  stampando la palla all’incrocio con Cuomo battuto. L’ennesima occasione mancata non frena i locali che vogliono chiudere la partita e senza timore continuano a pressare il Terracina nella sua metà campo; la buona volontà dei giocatori di Lucio Bruno e Giancarlo Paloni viene finalmente premiato al 22’: Cannariato calcia l’ennesima punizione, si avventa sul pallone Pacchiarotti che di piatto mette al centro per l’accorrente Giuffrida, che batte di nuovo Cuomo, proteso in uscita. E’ il gol del 2-0 che indirizza la partita. Da questo momento in poi la partita entra nella classica fase di gestione palla per i padroni casa, mentre gli ospiti si impegnano nella disperata ricerca di riaprire la partita; ci provano con La Cava dalla distanza con la palla che finisce sul fondo. Mentre al 41’ Verdini atterra Reali in area per il secondo penalty di giornata, calciato da La Cava che fissa il risultato sul due a uno.

Dopo tre minuti di recupero arriva il triplice fischio finale con la squadra di casa raccolta a centrocampo intorno al proprio allenatore, per delle scene di gioia che da troppo tempo mancavano al “Pino Bongiorno”. Per il Terracina malgrado le assenze si registra poca incisività ed un pizzico di nervosismo di troppo che è costata l’espulsione a Cavaliere dopo appena 10’, come 10 sono le sconfitte subite fin qui. Troppe. Il che fa pensare a una cosa: possibile che un club della storia del Terracina, nato nel 1925, abbia tratto così poco dalla lezione del passato campionato?

 

Per poter commentare la notizia devi effettuare la login a Calciolaziale.com
Login | Registrati