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ALLIEVI D'élite/gir. B: Lotta serrata per la 2° piazza!


articolo del 20/3/2012



ALLIEVI D'ELITE GIRONE A
LA STORTA-LADISPOLI              2-2
RIETI-AURELIO                            2-3
SPES ARTIGLIO-FIDENE             0-3
TOR DI QUINTO-OSTIA MARE   1-1
URBETEVERE-FREGENE            3-2
Vigor PERCONTI-Montespaccato 4-2
VILLANOVA-OTTAVIA                   1-2
VITERBESE-TOTTI S.S.                  0-1

CLASSIFICA
URBETEVERE            55
VIGOR PERCONTI     47
TOR DI QUINTO        46
OSTIA MARE              44
LADISPOLI                 38
AURELIO                    37
FIDENE                       34
SPES ARTIGLIO        32
VITERBESE                31
TOTTI S.S.                   23
OTTAVIA                     22
FREGENE                  22
RIETI                          14
VILLANOVA              11
MONTESPACCATO    8
LA STORTA                  7


L'analisi

LOTTA SERRATA PER LA SECONDA PIAZZA

Fidene, il momento meno adatto per andarsene: Miccio, mancato braveheart!

Fregene, perchè, nonostante tutto....


Con l'Urbetevere in fuga da gennaio e a distanza di sicurezza, entusiasma, il duello per il terzo posto e per la seconda piazza; restano pochi, i punti di divario, tra la Vigor Perconti, 47, il Tor di Quinto, 46, e l'Ostiamare, 44, dopo che i bianco-viola litoranei hanno battuto gli azul-grana nel turno infrasettimanale per 2-0, e che hanno ottenuto, non senza soffrire, un pareggio "pesante", al "Vittorio Testa". Il Tor di Quinto segna con Sterlicchio poi l'Ostiamare pareggia al 10' del secondo tempo, su calcio di rigore, e il big-match termina in parità. Chi ha pagato dazio, in questo specifico momento della stagione, è proprio il Tor di Quinto, oltre al Ladispoli, perchè la squadra di Marco Moretti ha perso due giornate fa, in casa, una incredibile partita con il Fregene, 2-1, dopo aver colpito tre legni, e aver subito quattro salvataggi nei pressi della linea di porta.
Ma anche l'Urbetevere non ha avuto vita facile, con il Fregene, che si è svegliato tardi, quest'anno, e che ha mostrato palesi incertezze difensive, a più riprese, senza brillare in mezzo al campo; fatto è che i bianco-rossi escono da via della Pisana battuti per 3-2, dalla prima della classe. Tra l'altro il portiere Diana sul primo gol; per la capolista in gol due volte Salini e una Di Costanzo, una volta raggiunto il pareggio, per sorpassare i tirrenici. Tuttavia il Fregene merita un discorso a parte: il materiale a disposizione non mi sembrava così, da fondo classifica o da parte medio-bassa, alla vigilia del torneo. Vero è che il Fregene non stia vivendo proprio l'annata più serena, tra le distrazioni di una parte del sodalizio dopo il naufragio, lo schianto, dell'Atletico Roma, l'andirivieni di giocatori, pure in Eccellenza, due anni fa, e quindi della palese incertezza, purtroppo, ha albergato in via Fertilia. Ma mi sembra che la distrazione che ha contagiato una parte del vertice societario abbia contagiato, in qualche modo, anche il timoniere degli Allievi, che dovrebbero rappresentare il futuro immediato in fatto di innesti per la prima squadra, una volta deciso il destino della Promozione, che già di suoi certi guai se li procura sia in casa che fuori. Il giudizio sul lavoro svolto da Marco Picchi è negativo, e non può essere mitigato, al momento, dalla dose di....Dea Bendata, che lo ha accompagnato sul campo del Tor di Quinto. Questo Fregene, con tutto il rispetto per le compagne di lotta e sventura, Ottavia e Totti Soccer School, lì non ci doveva proprio stare. Aggiungiamo che su certe scelte il giovanotto è apparso anche non del tutto concentrato, come dire?, distratto, e una parte delle motivazioni di questa scricchiolante classifica sono evidenti.
La Vigor Perconti batte 4-2 il Montespaccato che, rispetto all'inizio, si è un po' risollevato, lasciando l'ultimo posto al La Storta, e, come detto, finisce 1-1 tra Tor di Quinto e Ostiamare, con gli ospiti che devono rimontare. Proprio con il fanalino di coda si arena il Ladispoli, che resta a 6 punti dall'Ostiamare che, in caso di successo al Sant'Eugenio, sarebbero divenuti 4. Invece è finita 2-2 e occasione sprecata, dunque. Sono ora 38, le lunghezze del Ladispoli, con l'Aurelio che si avvicina (37) dopo il buon successo ottenuto in casa del Rieti, 3-2, che resta quart'ultimo a 14, tutt'altro che al riparo da almeno una delle tre che gli stanno sotto.
Da un modestissimo ottavo posto in coabitazione con la Viterbese, nella fattispecie battuta a domicilio dall'orgogliosa Totti Soccer School (1-0), il Fidene si ritrova senza allenatore e settimo della classe. Anche qui occorre fare un distinguo, perchè di sabato pomeriggio arriva un comunicato della società di via San Gaggio che parla di dimissioni di mister Miccio. Questi sbaglia i tempi dell'uscita così come li aveva sbagliati subito dopo la partita di andata, quando si è reso protagonista di una eccessiva forma di vivace ed evitabile esultanza, per festeggiare una vittoria, dopo essere stato allontanato dall'arbitro.... Prima notizia data, in diretta radio, sabato pomeriggio, e sta bene. Seconda considerazione: Ortenzi va in panchina alla Spes Artiglio dove ricordavano bene le galanterie del lord, relative all'incontro del Salaria Sport Village, vinto dal Fidene 3-2, se la memoria non mi fa difetto. Terzo pensiero: se ha voluto dimettersi nessuno può dirgli nulla, perché in fondo avrà avuto le sue ragioni. Ma se ciò avviene qualche ora prima della partita di ritorno dopo le sortite di gara-1, allora diventa un problema di valutazione, di certo non da cuore impavido, per il giovane e inesperto allenatore. Che, peraltro, ha avuto in mano una buona squadra, con tre giocatori convocati in rappresentativa, qualche ex arrivato dalle lande del Nord della Salaria dopo la fuga di massa da Monterotondo, Di Giacobbe (ex La Sabina e Vigor Perconti) e Collura, oltre a Scippa, attaccante, Franza, centrocampista centrale, Ciamei e Pasquali, difensori, tutti campioni regionali dei giovanissimi con la Vigor Perconti; senza dimenticare due vice-campioni regionali quali Dalla Lana e Mattiuzzo, secondi con l'Urbetevere dietro quella stessa Vigor Perconti. I risultati sono stati talmente contenuti che, ricorderete, scrivevamo, nelle prime settimane di campionato, di come, a ogni confronto diretto, fosse una squadra capace di uscire dal seminato. Il cammino del Fidene è stato questo: vittoria iniziale in casa della Vigor Perconti (2-1), che ha forse indotto qualche addetto ai lavori in errore. Alla seconda è arrivato il Tor di Quinto, all'epoca guidato da Paolo Testa, che ha vinto 1-0 sull'altra sponda del Tevere, un campo su cui ha costruito parte dei successi che lo hanno portato a essere, in Italia, unico, nel suo genere. Quindi la squadra di Miccio ha vinto a Villanova, una delle cenerentole del girone, per poi perdere ancora in casa, dall'Urbetevere, all'inglese, e secondo confronto che qualcuno ipotizzava diretto che ha presentato un altro conto ingeneroso (2-0). Scoppola a Viterbo per 3-0 prima del rumoroso quanto evitabile caos successivo il 3-2 con la Spes Artiglio. Successo in casa del La Storta ultimo della serie (3-0), e pareggio sciapo con il Rieti in casa per 1-1. In pratica dopo due mesi di campionato, esordio a parte, segnali di poter frequentare gli alti bordi nemmeno con il cannocchiale. Tanto vero è che arriva la sconfitta del "Don Calabria" con l'Aurelio (1-0), il pareggio casalingo con il Ladispoli, prima della vittoria sul Montespaccato, all'epoca ultimo (4-0). Quindi reti bianche alla Longarina, con la Totti Soccer School, grazie a Baretta che all'80' ha parato un calcio di rigore evitando anche quella sconfitta; quindi vittoria con il Fregene (2-0) e pareggio (2-2) ad Ottavia. Finalmente una seconda soddisfazione di un certo peso, nel 4-3 con l'Ostiamare, per provare a recuperare delle posizioni in graduatoria, che arriva il 29 di gennaio. Ma febbraio inizia con la battuta d'arresto interna causata dalla volenterosa Vigor Perconti (1-0).
I confronti diretti non sono proprio il forte della gestione Miccio perché al "Vittorio Testa", nel frattempo la squadra amaranto-blu è stata affidata a Marco Moretti, il Tor di Quinto vince 3-2, il che conferma l'annata assai modesta del Fidene, farcita anche di scelte discutibili come il tardivo impiego di Petruzzi, figlio dell'ex romanista di serie A, forte attaccante, spedito in campo soltanto al 10' della ripresa. Il Fidene, la settimana dopo, vince (4-1) con il pericolante Villanova, il che precede il 3-2 subito in via della Pisana, dalla prima in classifica, l'Urbetevere. Da rilevare come in questa gara, riferiscono quelli che l'hanno seguita, il Fidene sia stato troppo nervoso con due espulsioni e con chi l'ha guidato che era persino meno sereno dei giocatori....(vedi l'acceso battibecco col tecnico avversario Lillo, alla fine del primo tempo, n.d.r.).
L'ex giovane allenatore del Savio vince 4-0 con la Viterbese e non giocherà il ritorno con la Spes Artiglio. In sua difesa una seconda scuola di pensiero racconta di dimissioni-esonero. Anche fosse così, mi scuso per la franchezza, averle accettate prima di andare a giocare in casa della Spes Artiglio è stato un ulteriore errore. Prima la partita poi il saluto ai ragazzi. Non trovate?
Altra considerazione: in giro si diceva di qualche divergenza di opinioni, tra la società e il tecnico per l'eccessiva esuberanza, il che, fosse confermato, avvalorerebbe la teoria di due punti di prospettiva e di pensiero differenti fino a sentire uno spiffero capace di parlare di sopportazione da parte del club.
Per la cronaca, dopo tre anni, Attilio Ortenzi torna in panchina e conduce i giocatori di via Salaria a un insperato 3-0 esterno, in casa dei nero-azzurri. Il nuovo allenatore viene presentato oggi (martedì pomeriggio ore 18.30, per chi legge, n.d.r.), ed è Andrea Di Giovanni, ex atleta del Tanas Casalotti. Il Fidene gira pagina. Ma il club teverino non deve dimenticare l'errore commesso nell'affidare una squadra importante a un elemento di latente esperienza e, talvolta, di poca tranquillità. Insomma Ortenzi e la società hanno sbagliato, e ora hanno il compito di fare più attenzione.
Infine l'Ottavia passa a Villanova per 2-1 agganciando a quota 22 il Fregene. Per evitare il quint'ultimo posto ci sono tre squadre e due sedie libere, come accadeva ai tempi di scuola quando finiva la musica.

Massimiliano Cannalire

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