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Milan-Roma: 2-1


articolo del 24/3/2012



Milan-Roma 2-1
Marcatori: 44' Osvaldo (R), 53' (r), 83' Ibrahimovic (M)

Promossi: Stekelenburg, Heinze, Marquinho
Bocciati: Totti, Gago, Kyaer


Il miracolo non c'è stato. Alla Roma di Luis Enrique non riesce l'impresa di espugnare San Siro e svanisce la possibilità di dare una sterzata decisiva ad una stagione con più ombre che luci. Troppo forte il Milan, troppo forte Ibrahimovic, l'unico giocatore della Serie A in grado di vincere da solo le partite.
La rete dell'illusione dei giallorossi, allo scadere del primo tempo, arriva su una deviazione di Osvaldo su un tiro di De Rossi. Una prima frazione che ha visto il netto predomio dei rossoneri con timide ripartenze della squadra di Luis Enrique incapace, per merito degli avversari, di gestire quel possesso palla e predomionio territoriale marchio di fabbrica del tecnico spagnolo.
Male Totti che paga una precaria condizione fisica, autore di una scialba prestazione macchiata da un "cucchiaio" a dir poco improbabile quando all'inizio del secondo tempo un pessimo disimpegno della difesa milanista porta il capitano giallorosso indisturbato al limite dell'area difesa da Abbiati. Preambolo questo al pareggio del Milan su calcio di rigore trasformato dal capocannoniere del campionato assegnato per fallo di mano di De Rossi (azione viziata dal netto fallo di El Shaarawi su Heinze). 
Il doppio cambio Bojan-Borini Pjanic-Totti regala verve alla squadra, capace di alzare il baricentro e costruire trame di gioco che comunque non trovano sbocco in degne finalizzazioni. Il Milan abbassa l'intensità mostrata nel primo tempo e la partita rimane aperta a tutti i risultati. 
Il match si decide a cinque minuti dal termine quando Kyaer, autore di una partita più che dignitosa fino a quel momento, calcola male una traiettoria che porta Ibrahimovic a tu per tu con Stekelenburg. Sombrero e tap in vincente regala ai suoi tre punti che sanno di scudetto.

Vittoria meritata per la squadra di Allegri; due reti, un palo ed una traversa all'attivo, ottimo preambolo alla mega-sfida di mercoledì contro il Barcellona in Champion's League.

La Roma continua a non trovare quella continuità che troppo spesso ha cercato e puntualmente non trovato in questa stagione di "iniziazione". Il treno Champion's ha ancora altre fermate, ma le sconfitte, ben 11, cominciano ad essere troppe e oggi un punticino oltre a fare classifica avrebbe dato sicuramente una marcia in più in questo sprint finale di campionato.
Non era questa la partita che doveva portare a conclusioni particolari, se queste ultime 9 partite non serviranno alla nuova Roma americana ad entrare nell'Europa che conta, di sicuro serviranno al trio Baldini-Sabatini-Luis Enrique a capire quali giocatori sono da Roma e su quali reparti bisognerà intervenire per una prossima stagione dove esperimenti e svezzamenti non saranno più ammissibili.

Mario Di Stasio

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