JUNIORES D'ELITE: TOR DI QUINTO-OSTIAMARE 3-0
articolo del 27/3/2012
TOR DI QUINTO-OSTIAMARE 3-0 Tor di Quinto: De Simone, Macchi, Proietti, Pellegrini, Floris, Lunetta, Alaimo, Ulisse, Berillo, Giovannetti, Iannettone. A disp. Prastaro, Carlucci, Quattranni, Trincia, Basili. All. Daniele Quadrelli. Ostiamare: Ivaldi, Fini, Cecchi, Tomaselli, Coiro, Albanesi, Martini, Marzi, Ciammetti, Pea, Lorenzano. A disp. Giacchetti, Fia, Luciani, Forcellini, Tesoro, Toscano, Astarita. All. Maurizio Patanella. Arbitro: Francesco Tomolillo di Roma 1 (8). Reti: 35' Proietti, 41' Giovannetti; 48' Lunetta. Dall'inviato al "Vittorio Testa" Il Tor di Quinto legittima il primato battendo l'Ostiamare pur nella giornata in cui mancavano le bocche da fuoco Marioni e Bongoura. L'Ostiamare altrettanto mancava di Luccioni, Gallo e Nobili, infortunati, e Amaldi, appiedato come gli illustri attaccanti campioni regionale in carica. La squadra di Daniele Quadrelli ha mostrato un gioco corale apprezzabile, da prima della classe, pur con Ulisse che deve uscire poco prima del quarto d’ora, sostituito da un interessante Riccucci, sempre nel vivo dell’azione. Una metafora di certo è l’arrivo al campo della coppia bi-campione d’Italia Ciavarro-Commini proprio mentre Pellegrino ricorda il cambio di passo del primo, in mezzo al campo, e la sostanza dell’altro. Al 1' Pea saggia i riflessi di De Simone con parata in due tempi, senza problemi. Al 6' Berillo prova a partire in contropiede, con Fini che lo manda giù con le spicciole e l'arbitro che, in modo intelligente, opta per il richiamo. All'8' la replica della squadra campionessa regionale in carica: cross di Alaimo e colpo di testa di Giovannetti con la palla che viene colpita forte ma in modo impreciso e scorre sul lato opposto, sorvegliati da Ivaldi. Al 13' Iannettone costringe lo stesso numero 1 alla parata in due tempi. Al 15' Floris manda alto di sinistro dalla media distanza. Al 21' gran palla di Berillo dalla posizione di mezzala sinistra sul versante opposto, per l'accorrente Alaimo; il rapidissimo numero 7 entra in area e tira subito, mandando la palla a colpire la traversa e a uscire dalla parte opposta dell'area di rigore. L'Ostiamare che era partita bene nei primi minuti ora subisce la costante azione del Tor di Quinto ed esce dal guscio alla mezz'ora: gran bella punizione dalla destra, col piede mancino, provata da Martini, con De Simone costretto a distendersi per respingere. Per la fortuna sua e del Tor di Quinto, Lorenzano era scattato in fuorigioco. Il Tor di Quinto riprende le operazioni prima che l'Ostiamare da insidiosa diventi ulteriormente pericolosa, e al 35' passa. Passaggio in verticale del giocatore subentrato, Riccucci, che vorrebbe mandare in profondità Alaimo, bravo a credere nella possibilità che il diretto controllore, Tomaselli, protegga in modo lieve la palla. E ha buon gioco, il numero 7 di casa, che gliela porta via nei pressi del fondo del campo, la mette in mezzo dove Ivaldi allunga la traiettoria orizzontale, deviando, senza trattenere, il pregiato cuoio sul secondo palo. Dove accorre, rapace, il terzino fluidificante Proietti, che, da due passi, anticipa persino i compagni di squadra del reparto avanzato, firmando l'1-0. L'orgoglio porta l'Ostiamare a riprovare da subito la strada della porta amaranto-blu (oggi il Tor di Quinto è in versione white): grande conclusione di Albanesi, tra i più vivaci dei suoi, che costringe De Simone alla respinta a mani aperte. Il resto lo fanno i suoi compagni di difesa, spazzando i sedici metri. Al 41' la frittata la fa Ivaldi, che, su pressione degli attaccanti di casa, dribbla Berillo e cerca col destro, centralmente (grave errore!), uno dei mediani, trovando Giovannetti. Che controlla e spedisce la palla in porta bruciando il tempo di reazione dell'incauto numero 1 lidense: 2-0. E così termina la prima frazione. La seconda comincia (3') con un'azione da calcio d'angolo per i primi in classifica, che mandano alla conclusione da distanza ravvicinata Lunetta, sganciatori in avanti: è il libero e capitano, a realizzare il punto del 3-0. L'Ostiamare tenta due volte di andare al tiro, con Marzi (8') che prova un gran sinistro, costringendo De Simone a spostarsi rapidamente sulla sua sinistra per parare a terra. Al 15' un bel lob di Lorenzano, dai venti metri, impegna ancora in due tempi, questa volta sulla destra, il portiere locale. Al 26' un gran bel tiro da lontano, tentato da Luciani, di collo sinistro, arriva smorzato, per la deviazione di Pellegrino, tra le braccia, sicure, di De Simone. Dall'altra parte prova Trincia a concludere dalla lunga distanza, para Ivaldi. Marzi e Lorenzano ci provano da lontano e dalla media distanza, con la sfera che in due casi termina di un nulla sopra la traversa, con Astarita che prova a dare vivacità ma senza trovare i sincronismi dei compagni, una volta passata la tre-quarti. Finisce 3-0 e non fa una grinza. L’Ostiamare vista al “Vittorio Testa” è andata bene per circa 20 minuti del primo tempo poi con il cambio di passo ha palesemente sofferto, e ha subito i primi due gol per delle palesi disattenzioni difensive. Imbarazzante la prima, tragicomica la seconda: e questi sono regali che non puoi concedere a squadre attente e concentrate quale è di sicuro la capolista e formazione campionessa in carica, pur in assenza di Bongoura e Marioni. Le cosiddette “riserve” amaranto-blu sono all’altezza dei titolari di cattedra. Parlando dell’Ostiamare, che difende il terzo posto per gli altrui inciampi, da Pea e Ciammetti ci saremmo attesi di più, al posto del ruolo di spettatori non paganti. Non basta la sola volontà, ci vuole qualcosa di più. Della capolista la sensazione di un gruppo molto compatto, coeso, in cui fatichiamo a far emergere delle individualità: tuttavia Proietti è al quindicesimo gol stagionale, Berillo è in discreta forma, Alaimo è, in velocità, imprendibile, e Pellegrino un signor centrocampista. Ha diretto con efficacia sia tecnica che disciplinare il romano Francesco Tomolillo, già visto lo scorso anno in Promozione e che potrebbe trovare uno sbocco nuovamente nella seconda categoria in ordine di importanza regionale se non addirittura in Eccellenza. Atleticamente sempre vicino all’azione, sicuro delle decisioni prese, dialoga il giusto coi giocatori. Merita un giudizio elevato e della sana considerazione di immediata prospettiva. Massimiliano Cannalire Nella foto Daniele Quadrelli allenatore del Tor di Quinto juniores.