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LE PAGELLE DI TOR DI QUINTO-FUTBOL CLUB


articolo del 3/5/2012



LE PAGELLE DELLA SEMIFINALE DI VIA DEL BAIARDO

Futbol Club

Bolaffi        4,5 Qualche buona uscita ma sull'episodio decisivo si produce in una parata all'apparenza plastica ma che regala il calcio d'angolo che cambia la partita. Occorreva prenderla in modo semplice. Arrivano due gol dal cuore dell'area di rigore, dove dovrebbe essere il padrone.

Palomeque 6,5  E' stato uno di quelli affidabili, che ha provato a darsi un gran da fare, riuscendo spesso nell'intento.

D'Avino 5    Primo tempo iniziato benino poi si perde spesso avversari che sono tutto tranne che irresistibili, per fortuna sua. Lento.

Pintucci 6,5 E' l'ultimo a provarci, ammirevole: quello che avrebbero dovuto fare parecchi tra i suoi compagni, tra quelli cacciati dall'arbitro e quelli che non ne hanno più avuta, di energia, per combattere.

Dalla Palma 4 E' un mistero come riesca un difensore centrale a farsi cacciare con il pallone fermo, e già ammonito. Lui e Bolaffi hanno la seconda rete sul groppone, ma anche il resto della gara, fino al momento della sua espulsione in equilibrio.

Masi 4,5 Finché ha retto, nel primo tempo, va bene. Le noie arrivano tutte in mezzo, vedi Bongoura che si mangia un gol clamoroso, nella prima parte; e le due reti che spostano gli equilibri arrivano per vie aeree, con il compagno di reparto cacciato e lui che va a vuoto. Buon per Masi e per il Futbol Club che il solo Berillo non sia rimasto davanti alla playstation!

Bergamini 6,5 Ha corso e rincorso, ha portato palloni avanti e ha guidato i contropiede con Amici nella prima parte, provando anche in un paio di circostanze la conclusione da fuori, con De Simone che al 43' gli nega la gioia del gran gol dalla distanza. Ha combattuto e tenuto compatta la squadra. Tra i migliori (58' Privitera 5: se doveva cambiare lui la partita, la fiducia, nella circostanza, è stata mal riposta. Ridateci il Privitera di un anno fa, più concreto e deciso).

De Vita 6 Fa la sua onesta partita recuperando qualche buon pallone e partecipando al lavoro di Bergamini, Amici e Pintucci. Partita positiva, la sua, anche se palesemente cala sul piano atletico, assieme a parecchi (77' Todini 4,5. Serve il suo apporto, in un momento in cui col pareggio almeno si potrebbe arrivare ai tempi supplementari e lui che fa? Nei pochi minuti a disposizione si fa ammonire ed espellere. Approccio sbagliato, modo di porsi altrettanto erroneo. Non è questa la maniera di combattere, in una partita di calcio).

Cascione 5 Una partia anonima in cui non dà segni di palpabile presenza nè in posizione avanzata nè quando prova lui a girare intorno ad Amici. E, normalmente, sarebbe dovuta avvenire la cosa inversa. Non è che hanno pesato o fuorviato gli impegni con la Promozione. Non verrà ricordato per una partita in cui combina poco (75' Cutrupi 6: non è che abbia fatto faville però ha giocato un buon numero di palloni, nei minuti a disposizione, e ci ha messo della sana volontà, senza farsi prendere più del lecito dai nervi. Plausibile).

Amici 6 E' un voto di stima per un grande talento perché se ci soffermassimo sulla singola partita, potremmo risultare ingenerosi, nei confronti di un giocatore che, con la sua capacità di creare gioco, ha portato, insieme ad altri ma lui principalmente, una squadra, in due anni, a una finale per il titolo, e a una semifinale. Sbattendo due volte contro una formazione più attrezzata, più attenta ai dettagli, e meglio messa sotto diversi punti di vista. E' un giudizio di incoraggiamento per il calcio che saprà praticare. Questo ci sentiamo di esprimere, per quante buone cose ha saputo fare, il numero 10 orange. Ieri, tuttavia, in casacca blues di Francia, ha tirato due volte in porta, chiuso spesso dai giusti anticipi di Macchi, rispetto a chi pensava che Quadrelli spedisse sulle sue tracce Ulisse, come un anno fa fece, in un secondo tempo da favola, Paolo Testa. Amici quando esaurisce la benzina si capisce perché comincia a chiacchierare, in passato avveniva, e nella semifinale di ieri, a commettere falli come quello che ha determinato il secondo "giallo", peraltro inevitabile. Qualcuno può dire che l'arbitro sia stato fiscale, ma la lucidità, è questa la realtà, gli ha difettato, in un momento in cui sarebbe stata preziosissima, per il Futbol Club. Lo applaudiamo lo stesso. Questo è un giocatore. Sul piano degli eccessi di generosità dovrà correggere il tiro.

Barra 6 Non è dispiaciuto, perché per tutto il primo tempo ci mette grinta, volontà, sostanza, va al tiro in una ghiotta occasione costringendo De Simone a uno dei due interventi capaci di sbattere la porta in faccia alle ambizioni del Futbol Club. Viene cambiato a metà secondo tempo ma ha ben figurato. Non ci piace il modo in cui si è messo a provocare Bongoura, non è da giocatore di alto livello (69' Tomassini 5: pensavamo a un cambio di passo della squadra, che non riesce a dare. Non gioca con l'idea di squadra, prova a creare in modo isolato).

All. Montella 6,5. E', anche in questo caso, un voto di stima, in generale per quanto fatto. Sui cambi non convince perché Bergamini e Barra il loro compito l'hanno svolto e anche con diligenza e determinazione. De Vita finisce presto le risorse, e andava tolto prima. Nel complesso la partita l'ha preparata bene chiudendo le fonti del gioco avversario, arginando Marioni, Bongoura e Attili, che in tre non arrivano al 5 di media: bisognerebbe stabilire in questo i demeriti dei bianchi di casa, e i meriti di tecnico e blues.

Tor di Quinto

De Simone 6,5 In due conclusioni viene chiamato in causa e risponde bene. Sicuro, privo di fronzoli. Respinge su Barra, para i tiri dalla distanza, vola su Bergamini al 43' a togliere la palla da sotto la traversa. Prova di buona affidabilità.

Macchi 8 Svolge un grande lavoro sul giocatore più forte del Futbol Club, cliente che sarebbe scomodo per tutti. Non lo vedi e non lo senti ma nel primo tempo in tre occasioni su quattro anticipa Amici che riesce a tirare dalla distanza solo in contropiede. In un'altra viene spinto ma l'arbitro si perde il contatto e il contrattacco non nuoce al Tor di Quinto. Una grande partita, la sua.

Proietti 6 Dimostra di adattarsi alle difficoltà incontrate, anche se riesce poco a essere incisivo, per uno che ha segnato 17 gol.

Pellegrini 6,5 Parte contratto, come diversi giocatori forse non abituati a giocare partite di responsabilità, forse per l'emozione generale, e umana. Ci mette un tempo intero a capire dove sta, e che il suo contributo può essere utile alla squadra. Nel secondo tempo il Tor di Quinto cresce intorno a lui quando si scrolla di dosso la tensione, l'emozione, e sale in cattedra visibilmente. Tesse il gioco, recupera palloni, evita avversari, si getta nell'agone con grinta, tenacia e puntualità. Sembrava, insieme, Commini e Amici. Ha carattere, e si vede.

Floris 7,5 Una signora partita in cui si perde solo una volta l'avversario costretto tuttavia a tirare da fuori. In area lui e Lunetta difendono alla morte le posizioni, svettando su una gran quantità di palloni. Grande lavoro come contrarea, si sgancia parecchie volte e da un suo colpo di testa arriva la rete del vantaggio.

Lunetta 7,5 Stesso discorso di Floris, con l'accento in più che va posta sul fatto di essere il libero di una squadra che va, nelle retrovie, con incredibile sincronismo nei movimenti. Una cosa che ha fatto piacere agli addetti ai lavori è il modo in cui lui e Floris gestiscono i cambi di posizione, quando ciò è occorso. Una signora partita, coronata con il punto segnato di testa, che mette sul binario giusto la storia del cammino del Tor di Quinto, quello del 2-1, quello che vuol dire contare, a un quarto d'ora dalla fine di un incontro delicato, equilibrato nel punteggio, su due risultati su tre. Bravo!

Berillo 6,5 Meriterebbe di più ma a un certo punto annaspa, sul piano fisico, e deve recuperare. Tuttavia la sua prova è di buona efficacia, perché entra nel primo gol, con un signor pallone messo sulla testa di Floris, ed entra nel secondo, con un altro assist. Tra la prima rete e l'altra si perde in parecchie situazioni, come tutto il fronte offensivo del Tor di Quinto. Esce fra gli applausi, meritati (77' Alaimo 6,5: pochi minuti, tanta velocità, pari alla grinta che questo giocatore ha. E riscuote consensi non soltanto per le rapide discese, che permettono al Tor di Quinto di non venire schiacciato nella sua metà campo quanto per la determinazione, gli scambi fatti coi compagni di squadra. Da un buon pallone di Bongoura la rete del 3-1 che chiude i residui dubbi su come sarebbe andata a finire).

Ulisse 5,5 Primo tempo da giocatore mediocre, come per Pellegrini. Sembra uscire dal bosco della Bella addormentata, favoletta di tanti anni fa. Eppure è un giocatore che a Tor di Quinto ci sta da parecchio tempo, per capire come affrontare una finale. Gli concediamo l'attenuante dell'emozione sul lato umano, non quella di chi ha giocato, lo scorso anno, un secondo tempo da incorniciare su Amici. Nella seconda parte fa il suo compitino affiancando e incoraggiando il compagno di reparto, Pellegrini, ma è un giocatore che può dare decisamente di più. Contribuisce al secondo periodo di gioco positivo di tutto il Tor di Quinto ma gioca per 55' col freno a mano tirato.

Attili 5,5 Se questa doveva essere la sorpresa, l'arma letale, è rimasta in armeria. Non piace perché partecipa poco al gioco di squadra ed è lontano dal concetto di gioco manovrato. Si contano sulle punte delle dita i palloni andati in verticale. Corre parecchio ma lo fa spesso a vuoto. Doveva dare una trazione anteriore alla squadra, al contario frenata dalle sue incertezze. Altra cosa, l'ultimo mese nel campionato Allievi d'élite (75' Giovannetti 7: entra e non si limita a fare il suo. Dà una mano a far girare la palla e a evitare la pressione avversaria: ingaggia qualche sano duello da fermo e in velocità, e fa salire bene la squadra. Giocatore di sostanza).

Marioni 5 E' un ragazzo di grande sensibilità e intelligenza, per non sapere che contro il Futbol Club abbiamo visto la copia sbiadita del Marioni che da due anni furoreggia a Tor di Quinto. E alla povertà dei temi offensivi, ci aggiunge qualche irritabile leziosismo di troppo. La squadra di Daniele Quadrelli ha bisogno del vero Marioni. Fuori l'orgoglio, capitano! (86' Basili s.v.).

Bongoura 5 Premesso che l'ingresso alle tante centinaia di appassionati è stato gratuito, si fosse pagato il biglietto, Ibrahim avrebbe dovuto presentarsi al botteghino. Perché si muove per scuotere i suoi, nel primo tempo, in cui non riesce a segnare una rete una volta che Attili lo manda davanti a Bolaffi. Poteva segnare di esterno o di punta, e sceglie di piazzare il pallone che a momenti arriva in calcio d'angolo. Viene stuzzicato, più volte, da Barra, come piccola attenuante, ma il pargolo che viene da lontano era stato avvisato... Si nota, in tutta la partita, per qualche tentativo di rovesciare il fronte quando il Futbol Club resta in 10 e poi in 9, e, nel finale, quando dà un bel pallone ad Alaimo, per chiudere il conto. Ma per ciò che potrebbe fare Bongoura è davvero poco.

All. Quadrelli 7 Ha saputo cambiare una partita che si stava mettendo su una strada capace di diventare complicata. Il Futbol Club è stato più centrocampo che attacco, e fin qui il lavoro difensivo ha dato i frutti sperati, vista l'elevata prestazione di Macchi, Lunetta e Floris. Ma quando a fine primo tempo ha parlato coi giocatori, ha ottenuto la scossa in buona parte desiderata da Pellegrini, e poi da Ulisse. Il reparto avanzato, di fatto, è stato rilevato da quello difensivo, anche davanti. Ha scelto bene i cambi, che lo hanno ripagato delle ipotesi.

Arbitro: D'Ambrogio di Frosinone (9). Assistenti Arbitrali: Sigg. Marini di Ciampino (8,5) e Dell'Università di Aprilia (8,5). L'arbitro di Eccellenza e prossimo a salire al Ruolo Scambi della CAI si è meritato questa ennesima opportunità di ben figurare, e ha diretto come fossero adulti, come è giusto che fosse. Ha utilizzato bene i cartellini sia per gioco falloso sia, soprattutto, per le proteste, anche se di concetto con Marioni ha torto perché il fallo il 10 di casa lo subisce e non era il primo. Poi il capitano protesta energicamente e non fa gridare allo scandalo il dover arginare le proteste. Ha arbitrato benissimo, ha dato un giusto rigore al Futbol Club, ha corso, e tanto, e la preparazione tecnica ha fatto il paio con quella atletica. Ha ammonito la seconda volta un ingenuo Dalla Palma, ha applicato il regolamento con Amici, nulla più, se qualcuno avesse la tenazione di dire che è stato fiscale. Ha fatto bene a espellere Todini. Ha diretto una grande partita. Con tanto di bravi assistenti, che sia sulle rimesse laterali che sui contatti, Marini (che è stato un signor arbitro nel più importante campionato regionale, ai tempi di Roma 2), che sui fuorigioco, Dell'Università, hanno azzeccato le scelte operate. Il tutto con sostanza, senza eccessi e anzi con discrezione. Una terna che andrà riutilizzata magari nelle delicate partite di Eccellenza e Promozione che ci portiamo di qui a fine annata. A vedere il pelo sull'uovo qualche veniale contatto se lo è perso, su Bongoura e Marioni da una parte, su Amici e Barra dall'altra, ma tutte cose sulla tre-quarti. Se evita di gesticolare quando ritiene che non ci sia stato contatto si completa sulla strada che lo porterà a essere un grande arbitro. Veste che gli va a pennello. E chissà che non ripercorra le auree giornate di gente come Valeri e Palazzino.

Massimiliano Cannalire

Nicola Mastrangelo

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