articolo del 21/5/2012
Il bus per la Sardegna, nel mese dell’Albalonga La prima squadra riesce a evitare l’ultimo, onorevole assalto di Rieti e Pisoniano. La juniores di Guida è giunta ai play-off contro ogni pronostico. I ’98 rappresentano un autentico capolavoro, vincitori in un girone di ferro. Ecco come l’ultimo mese si colora di blu…Albano E’ stato un finale di stagione in crescendo, per l’Albalonga: la società di Raffaele Russo, creatura sempre nei pensieri e nel cuore di Bruno Camerini, con la prima squadra ha scritto, finalizzato, ottenuto un’importante rincorsa, e domenica 13 maggio ha sorpassato Rieti e Pisoniano assaporando la possibilità di andare a giocare i play-off contro l’Olbia. Opportunità ieri difesa, con le unghie, con i denti, con la grande volontà, dai ragazzi di Giuseppe Di Franco, capaci di battere l’Ostiamare dopo un primo tempo terminato 0-0. Bez e Forcina, con il primo in rete su rigore dopo sessanta secondi dal rientro nell’intervallo, e l’altro, che, utilizzando le parole del tecnico espresse via radio dopo la gara, che corona la sua esplosione confermando di avere dei numeri. Il 2-0 finale è firmato da loro e dalla voglia del collettivo dei blues di Albano Laziale di andarsi a confrontare al di fuori della regione, contro una realtà già capace di frequentare i lidi del professionismo calcistico, anche di recente. Ma le emozioni nono sono mancate per quelli abituati a viverle attraverso Radioincontro perché con il Rieti in vantaggio per 2-0 alla fine del primo tempo sul Fumicino, gol di Marcheggiani e Monaco, e già nel corso della prima frazione, la classifica recitava, con la Corneto Tarquinia in vantaggio al “Don Antonio Aureli” sul Pisoniano con lo stesso punteggio, reti di Gufi e Gravina: Rieti 65, Albalonga 64, Pisoniano 62. Per un tempo il Rieti di Fabrizio Paris è stato con un piede nei play-off, e quando al 1’ della ripresa sia il mezzo radiofonico che il tempo reale del nostro sito, istantaneamente, recitavano Albalonga 1 Ostiamare 0, la graduatoria assumeva i contorni di quella che poi sarebbe stata, al fischio finale del campionato. In mezzo la serietà del Football Club Rieti, terza rete di Panitti e Fiumicino che si accomodava allo spareggio contro il Maccarese, 3-0 al La Sabina subito poi alla fine sarà 5-1: arriva, poi, il secondo punto della squadra di Peppe Di Franco, saggio e capace di guidare per mano i suoi ai play-off, con l’Ostiamare già con la testa in vacanza, e con Alfonsi e compagnia bella già in serie D attraverso la porta principale. E poco sposta gli equilibri la rimonta, orgogliosa, per carità, del Pisoniano di Manrico Berti, che ne farà quattro alla Corneto, destinando la squadra di Ciro Granato ai play-out, con le notizie che provengono da Pomezia, nel 3-2 che la formazione di Neno Mosciatti impone alla Diana Nemi facendo un favore alla propria società, buona quinta, alla conta di fatti, assieme all’ammirevole Guidonia della seconda parte di annata, e alla squadra tarquiniese, che così, in caso di arrivo univoco sotto lo striscione d’arrivo con la compagine di Paolo D’Este, avrà due risultati su tre, trascorsi 120’. SORRIDI, ALBANO, SORRIDI! Prima di tornare a parlare della 34° e ultima giornata della stagione regolare, facciamo i complimenti, sul piano programmatico, all’insieme di risultati ottenuti dall’Albalonga, che, quest’anno, contro diversi pronostici e pareri di più addetti ai lavori, in un raggruppamento mica da ridere, ha costruito, in rimonta, un terzo posto più che plausibile, nel torneo degli juniores d’élite, arrivando a giocare il quarto di finale per il titolo, poi perso da quell’avversaria, la Vigor Perconti, che sarebbe divenuta campionessa regionale causando l’abdicazione – per un anno – del Tor di Quinto, che della categoria dei diciottenni è la storia in pratica assoluta. Ebbene: l’Albalonga del giovane Davide Guida sarà impegnata nel “Trofeo Elio Tortora” che è sempre stata una rassegna di buon livello, tecnico, e che incoraggia gli juniores delle squadre partecipanti a dare tutto, fino in fondo alla stagione. Anno sportivo che l’Albalonga società sta per archiviare con il ritorno nell’élite coi Giovanissimi del 1998, autori di un campionato da applausi, costruito su 23 perle e vittorie, 3 pareggi e senza sconfitta alcuna. Tutto questo in un girone in cui erano iscritte realtà blasonate quali la Romulea, l’Anziolavinio e l’Axa. Applausi ai ragazzini bianco-blu, in questo paragone prima squadra-base che vogliamo sottoporre alla cortese attenzione degli appassionati e degli esperti di gestione di una società sportiva. Si alzino le quinte – I rimpianti sono stati archiviati da tempo, nelle file del Real Pomezia, gruppo collaudato che, con un pizzico di amor proprio, si è rimesso a correre dopo un inverno disgraziatissimo, che lo ha relegato in posizioni anonime, di centroclassifica: finisce, al contrario, con un giudizio più che sufficiente, perché arrivare quinti, di fianco al Guidonia rivelazione del 2012 non è cosa da gettare alle ortiche. Se fossero arrivate in una situazione capace di attribuire un posto al sole, il miglior confronto diretto avrebbe arriso ai giallo-rossi di Romolo Santolamazza, allenatore che, dopo le sofferenze di Genzano, quando è messo in condizione di avere una squadra coesa e qualitativa, opera bene; e l’ex secondo portiere della Roma anzi della Rometta di Nils Liedholm ha preso per mano, con Michele Punzi direttore sportivo bravo a ricostruirla, la squadra cara a Giusepper Bernardini e Mario Dionisi, e l’ha guidata non solo a risalire dal penultimo posto e dalla retrocessione diretta a un posto capace di confermare la categoria massima del Lazio; ma addirittura a grande, grande quinto posto. Bravo, dunque, il Guidonia, nel suo insieme, una delle società tra le più serie, in una regione dove da due mesi si sente di tutto sul piano dei rimborsi, e non solo nel girone B con Valmontone e Vigor Cisterna. Anche da queste parti ci sono state situazioni penalizzanti, per gli atleti e per i sacrifici fatti. Magari avvisando prima si evita di rovinare i rapporti, no?! Tornando alle cronache, al “Comunale” di Guidonia decide un gol di Giannetti, nella ripresa, nell’1-0 imposto al Monterosi che da due domeniche era in vacanza, e che la pagnotta se l’era già guadagnata fino alle 32° giornata, in un anno positivo, per i ragazzi di Flaminio Cialli e Pierpaolo Lauretti, chiuso al settimo posto avendo anche vissuto in quinta piazza fino alla penultima giornata: bravi! Nell’altro stadio “Comunale”, quello di via Varrone, la Diana Nemi, due minuti dopo il vantaggio della Corneto a Pisoniano, va in rete con l’autogol di Morini ma è ripresa dal pareggio di Spaziani, dopo una bella iniziativa di Piantadosi per l’Airone. Al 72’ il 2-1 per i pometini segnato da Petroccia, ripreso da Fioravanti all’81’. Infine, quando un punto non bastava alla compagine di Paolo D’Este, la rete di Russo per il 3-2 finale, il che manda i nemorensi del presidente Giacinto Bertucci a giocare a Tarquinia lo spareggio per rimanere tra le “elette”, tra le eccellenze del Lazio. Degli applausi vanno tributati anche all’operaio Villanova di Artemisio Armeni detto Massimo (che un impiegato dell’anagrafe di Jenne non proprio dotato di un gran rapporto con l’alfabeto ha ridotto in Altemizio, n.d.r.) e di Christian Di Loreto: la squadra tiburtina ha giocato un signor campionato, con parecchi giovani che, ce lo ha raccontato l’esperto Michele Meloni da Guidonia et Montecelio, si sono distinti di fianco ai grandicelli, di questa florida realtà. E’ vero che il Villanova abbia perso l’élite negli allievi ma ha figurato ALLA GRANDE nella JUNIORES, accarezzando anche la qualificazione fino a due, forse tre partite dalla 30° giornata; e tutto questo con la prima squadra che se l’è cavata ALLA GRANDISSIMA. BRAVO AR….PARDON, BRAVO MASSIMO, BRAVO MISTER! La loro squadra ha concluso con un pareggio, il quindicesimo della stagione, per una squadra che ha perso solo 9 gare su 34, in questo quarta in classifica, e con la settima difesa del girone A. Magari troppi errori in zona d’attacco hanno limitato il sogno di arrivare quinti assoluti, cosa che è scappata al Villanova solo all’ultimo turno. Finisce con il 2-2 di Tor Lupara con la Fontenuovese, in una gara di fine stagione. Rete di Petrangeli (41’) e replica immediata (45’) di Meloni. Nel secondo tempo (24’) l’ex giocatore di Armeni al Mentana, Prioteasa, firma il 2-1 ma De Gasperis conferma che è anche la sua stagione, questa, quando 8 minuti dopo sigla il pari, che sarà l’esito finale. Il Montefiascone arriva nono, o se preferite ottavo di fianco al Villanova con cui però ha avuto un difficile confronto diretto avendolo battuto 1-0 alle Fontanelle, e avendoci perso 5-0 a ritorno quando venne esonerato Antolovic in seguito alla prestazione priva di un qualsiasi segnale mostrata al “Ferraris”: da una parte è buono il fatto di essere stati all’altezza di rimanere in Eccellenza, al primo tentativo, dopo un lungo inseguire il più importante campionato, per la società di Lorenzo Minciotti. Dall’altra bisogna riflettere sulle reali potenzialità di questa compagine, che qualche punticino lo ha dissipato, per strada, ed è giunta alla salvezza a metà classifica solo alla 33°, capitalizzando le partite interne. Infatti la statistica parla chiaro, per il Montefiascone prima di Antolovic poi di Venanzi, che forse avrà coronato un suo antico sogno, che è quello di tanti dirigenti, ipotizziamo: guidare una prima squadra, dopo tanto argomentare. Fatto è che 35 punti sui 45 ottenuti provengono da 10 vittorie casalinghe, 5 pareggi e le sole battute d’arresto con il Rieti, non una qualsiasi, alla fine, e con il Fiumicino. E 10 lunghezze sono state portate a casa dalle gare giocate in esterna. Il che vuol dire 2 vittorie lontano dalle Fontanelle e 4 pareggi, con 11 k.o.: troppi! Speriamo serva d’esperienza alla prossima edizione eccellente del “Monte”. Che chiude con un sorriso, per la rete segnata da Di Giacinto, utile a battere 1-0 il Tor Sapienza, antico avversario in Promozione di pochi anni fa: i giallo-verdi di Ippoliti chiudono, in calo, come il Cecchina, a 42, appena un punto sotto la Fontenuvoese, tutte e tre appena dentro la categoria. A 41 sale il Ladispoli che, con il passare dei minuti, ottiene la miglior posizione per giocare al “Martini Marescotti”, sulla terra rossa, direbbero gli esperti di tennis, i play-out anzi il play-out, con una tra Maccarese e Fiumicino. Infatti la squadra del presidente Umberto Paris gioca la partita che i suoi dirigenti e sostenitori si attendevano, e batte 3-0 il Cecchina. Dopo soli 13’ gol di Provinciali, che si ripete all’80, su calcio di rigore, poi nel finale il giovane Mannozzi, prima rete in Eccellenza, chiude il conto che serve a mettersi in tribuna, per assistere alla…35° giornata, tra le compagini del veterano Glauco Cozzi e dell’ex punta di Astrea e Mentana, Massimo Castagnari. Sfida tra civitavecchiesi, per chi rimane al piano di sopra, e chi si accomoda in Promozione. Senza fare conti, stavolta. Massimiliano Cannalire (hanno collaborato Giovanni Sanfilippo, Gabriele Candelori, Paolo Rotilio, Michele Meloni, Andrea Listanti)