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SANTE ALESSANDRINI, E' PASSATO UN ANNO


articolo del 29/6/2012



A Ischia di Castro e nel Viterbese oggi 29 giugno viene ricordata la figura di un grande appassionato di sport come è stato Sante Alessandrini, per gli amici Santino: uomo considerato e rispettato per il suo semplice e onesto modo di porsi, ha partecipato alla vita sociale di Ischia di Castro sotto diversi punti di vista, sia nel tessuto cittadino come esponente della Pro Loco che della società di calcio locale, che per dieci anni ha vissuto in Prima Categoria e che al termine della stagione 2010-2011 è salita in Promozione. Sante è nato a Ischia di Castro il 19 luglio del 1955, si è laureato in Giurisprudenza a Roma sposandosi poi con Loredana, con cui fa due figli: Roberto, autore di una carriera accademica da applausi, ed Elisa, che ha voluto seguire le orme del genitore appassionato di sport e di calcio che, nel dettaglio, dal 1993 al 2010, è stato corrispondente per il Corriere di Viterbo.

Il figlio grande ha oggi 25 anni e già ha ottenuto la laurea in Scienza della Pubblica Amministrazione bruciando le tappe ed essendo prossimo alla qualifica di Dottore in Economia, che arriverà a breve. Elisa sta terminando la maturità alle superiori e ha rilevato, nell'ultimo campionato, il ruolo di corrispondente che è stato rappresentato con immensa passione dal Papà Sante.

Uomo molto legato alla famiglia e ai figli, al lavoro e alle sue passioni, ha lavorato come impiegato di banca ed è stato un grandissimo tifoso della Lazio. Operato nel dicembre 2010 sembrava aver visto un brutto male occorsogli al fegato ma pochi mesi dopo ha patito una ricaduta, che è stata fatale.

Oggi, in occasione della prima ricorrenza dalla sua scomparsa, a Ischia di Castro parenti e amici lo ricorderanno con una Messa alla Chiesa delle Monache alle 18.30, quale omaggio di grande amore e affetto, di leale fratellanza. A testimoniare che per ricordare chi ha fatto bene, nella vita come sul lavoro, nella Pro Loco per l'immagine del paese natìo, come in politica, e nella società sportiva Ischia di Castro, non ci sia spazio per i corti di memoria, gli insensibili e gli ingrati. E qualche “smemorato”, soprattutto nel calcio, non manca mai. Insana abitudine. Non è stata preparata nessuna iniziativa, a livello sportivo locale, per un uomo, un dirigente, capace di scrivere per quasi 20 anni di calcio e di dare il proprio contributo organizzativo per due lustri, di quei 17 campionati. E allora lo diciamo noi: “Giù il cappello, popolo di Ischia di Castro e del Viterbese”.

Massimiliano Cannalire

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