COPPA ITALIA: LE 4 REGINETTE SONO....
articolo del 21/11/2012
UN PANINO CON LA COPPA, PER FAVORE In tanti dicono di snobbarla, di non darle peso. Eppure la storia insegna che due volte l'ha vinta Ugo Fronti, con Civitavecchia e Ladispoli. E può portare al piano di sopra... Se parli con gli addetti ai lavori fino al 20 ottobre, ti dicono tutti: non ce ne fregea niente, della Coppa Italia. Poi, però, quando diventano 16 formazioni, cominciano a incuriosirsi. E' successo, risuccederà. In pochi avrebbero ipotizzato, per esempio, l'uscita di scena dell'Albalonga di Giuseppe Di Franco. Al Pio XII di Albano Laziale gara-1 era terminata in parità, 2-2, e la rete di Cerroni fa pendere l'ago della bilancia in favore dell'Atletico Boville Ernica di Fraioli, che piazza il primo, grande acuto di stagione. Dopo le incertezze palesate in campionato e nel turno precedente, a Ladispoli, oggi, di fronte a una carenata avversaria, la squadra di Testa e compagni ha fatto vedere buone cose e della sana attenzione, per non sciupare il vantaggio derivato dal primo incontro ovvero un pareggio con reti segnate. Con l'Atletico Boville approda in semifinale il Monterotondo Lupa, del detentore del trofeo, Fabrizio Paris, vittorioso, quattordici giorni fa, “solo” 3-2 con il Guidonia di Massimo Lupi: al “Comunale” finisce 2-1 per la formazione ospite e il sogno alternativo termina qui, per i giallo-rossi tiburtini. Quindi ci sono due realtà che con la Coppa Italia hanno avuto, nell'ultimo decennio, tutto sommato, un bel rapporto: anche se non l'ha vinta, nel 2006, il Colleferro ha perso una finale col Santa Marinella soltanto ai tempi supplementari, e la squadra di Enrico Baiocco sembrerebbe quella più attrezzata, finché il Monterotondo Lupa non aumenta la percentuale realizzativa, utilizzando una definizione più da campo di basket che di calcio, rispetto alle occasioni prodotte. E i rosso-neri casilini cari a Talone hanno avuto anche una certa dose di bravura e di tenacia, oltre a quella sciaguratezza accennata in un recente commento al campionato. Infatti, vittorioso per 2-1 al “Marcello Martoni” di Monterosi, oggi il Colleferro segna per primo, subisce il pareggio ad opera di Di Fiandra, e anche la seconda rete, che porta tutto ai rigori. Finisce 5-4 per il Colleferro con Gian Marco Pistoia (nella foto) eroe della giornata, capace di fermare l'ultimo rigore prima che Moriconi segni il punto decisivo. Chi la Coppa l'ha vinta ai tempi di Marcello Pozzi, doppietta col campionato, è stato il Nuovo Santa Maria delle Mole: la squadra prima in classifica in campionato, non più di nove anni fa, vinse il girone C di Promozione, la Coppa al Tre Fontane contro la Romana Gas per 3-0, e arrivò in Eccellenza con tutte le giuste credenziali. Questa volta partiva dal 2-1 dell'andata, ottenuto al “Roberto Ielasi” di Roma, campo amico delle partite interne del Tor Sapienza. Segna Borghi per i giallo-verdi ospiti, pareggia Forte, per l'1-1 finale, che significa semifinale. Due opportunità ghiotte, nelle sfide che possono portare all'ultimo atto, per la compagine allenata da Diego Leone, che non è più una sorpresa. Ma una plausibile realtà. Stimata pure dagli euroscettici e dai “distratti”. Un'ultima statistica, infine: in tre casi su quattro ha passato il turno la squadra ospitante, ovvero chi giocava in casa. Solo il detentore Paris, che l'ha vinta col Rieti la scorsa Epifania, al Salaria Sport Village, ha conquistato il lasciapassare fuori casa. Ma tanto ci è abituato, in quest'anno di perenne esilio. Non ditelo in giro. E' bravo! Massimiliano Cannalire (ha collaborato Alessandro Natali) Risultati dei quarti di finale Gare di ritorno COLLEFERRO-REAL MONTEROSI 1-2 ( 2-1) 5-4 ai tiri di rigore ATLETICO BOVILLE-ALBALONGA 1-0 (2-2) GUIDONIA MONTECELIO-MONTEROTONDO LUPA 1-2 (2-3) N.S.MARIA DELLE MOLE-TOR SAPIENZA 1-1 (2-1) In grassetto le qualificate: tra parentesi il risultato dell’andata.