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FINALE di COPPA: IL BOVILLE SE NE VA. VINCE IL COLLEFERRO


articolo del 3/1/2013



COLLEFERRO-ATLETICO BOVILLE ERNICA Sospesa sul 2-0

per il ritirodell'Atletico in segno di protesta contro l'arbitraggio di Cattaneo.

Il tutto all'11' del secondo tempo supplementare

Atletico Boville Ernica: De Robertis, Pierluigi Santopadre, Del Gaudio (15' p.t.s. Salvatori), Alessandro Santopadre, Pagnani, Diagné, Cerroni, Iozzi, Fiorelli (85' Migliorelli), Testa, Grossi. A disp. Parravano, Migliorelli, Vitali, Nardoianni, Paolilo, Salvatori, De Gennaro. All. Ermanno Fraioli.
Colleferro: Bucciarelli, Moriconi, Fiacco (74' Teodorof), Figlioli, Cioffi, Abu Salem, Amici, Antonini (83' Cerbara), De Lucia (74' Salvagni), Tornatore, Pedrocchi. A disp. Pistoia, Zaccaro, Cataldi, De Porzi, Cerbara, Salvagni. All. Enrico Baiocco.
Arbitro: Andrea Cattaneo di Civitavecchia (2,5). Assistenti: Sigg. Giorgio Rinaldi di Roma 1 (6) e Fabrizio Civitenga di Roma 2 (2,5).
Reti: 2' p.t.s. Salvagni, 7' s.t.s. Pedrocchi.

Note: espulsi al 7' del secondo tempo regolamentare Testa per condotta gravemente scorretta (ingiurie all'arbitro) e Iozzi per somma di ammonizioni. Al 10' del secondo tempo supplementare Alessandro Santopadre e Salvagni per condotta violenta (reciproche scorrettezze), e Pagnani. Ammoniti Diagné, Testa, Antonini, Figlioli e Moriconi. La partita è stata sospesa dal direttore di gara all'11' del secondo tempo supplementare per la protesta del Boville nei confronti dell'arbitro. Oltre 1000, gli spettatori con folta rappresentanza colleferrina.


Da uno dei nostri inviati al "Domenico Bartolani" di Cisterna (LT)

Il Colleferro vince per la prima volta, al secondo tentativo, la Coppa Italia di Eccellenza: la squadra del presidente Talone e mister Baiocco ha superato nell'ultimo atto regionale l'Atletico Boville Ernica, 2-0. Dopo la sconfitta dello stadio Flaminio di Roma, nel 2006, ai tempi supplementari, con il Santa Marinella (3-1), per il sodalizio casilino si tratta della prima, grande soddisfazione. Anche se due anni fa aveva conquistato, sempre nella gestione Talone, la coppa di Promozione, utile a riconquistare il diritto a partecipare al massimo campionato regionale.
Il modo con cui è finita la partita, di sicuro, non è stato naturale: è la prima volta, in 22 anni di finali regionali di Coppa, che la partita non viene portata a termine. Fa bene, a festeggiare, il Colleferro, ma il Boville è stato defraudato di una gara affatto legata al buon senso, vedi il duplice cartellino rosso al 7' della ripresa sbattuto in faccia a Testa e Iozzi, e all'applicazione del regolamento, una rete regolarissima, non accordata all'Atletico Boville, cosa confermata dalle immagini televisive viste di corsa, al rientro in sede. Perché se è normale battere un calcio di punizione a cinque, sei metri, non è normale ammonire per la seconda volta, uno già sanzionato, ed espellere Testa, il capitano, che va a rappresentare la squadra. L'avrà fatto in modo inurbano, ma al 7' del secondo tempo regolamentare, il direttore di gara ha dimostrato tutta la sua giovane età, priva, è palese, di quell'elasticità, di quel metro che soltanto l'esperienza del campo può dare.

Tutto questo con un De Robetis gigante vero, che ha negato il gol capace di sbloccare gli equilibri due volte nella ripresa, con grandiose respinte, una sulla riga di porta vera e propria, l'altra, in precedenza, con un gran balzo. Poi le due reti segnate da Salvagni e Pedrocchi, con in mezzo l'incredibile annullamento dell'autorete di Cioffi, che ha deviato nella sua porta un tiro di Cerroni al 7' del primo supplementare, cinque minuti dopo la rete segnata sotto misura dal numero 18 di Baiocco. Assurdo togliere il punto del pareggio per un fuorigioco che non riteniamo abbia condizionato il portiere, nella deviazione del difensore in casacca bianca: e questo errore se lo porteranno sul groppone i signori Civitenga di Roma 2, decisamente al di sotto di un accettabile voto, e l'ingenuo arbitro Cattaneo, che gli ha dato anche retta. Avesse disposto di un pizzico di astuzia in più, e di quella malizia figlia di tante gare dirette, che non ha, e in campionato ha pure infilato qualche domenica infelice, avrebbe fatto un figurone, nel concedere una rete apparsa ai più, in tribuna, valida da assegnare, al posto dell'inguardabile scempio combinato con uno che dovrebbe essere definito "assistente".
Il raddoppio arriverà, dopo essere stato mancato di un nulla, in due circostanze,  a chiudere i dubbi ma poi quello che succede tre minuti dopo, al 10', dimostra l'inefficacia e la storta giornata di questo giovanissimo fischietto, bravo, nel primo periodo di partita, con cinque ammoniti, a mantenere la gara sui binari della correttezza, quanto masochista, nel complicare la vita al suo percorso quotidiano, e a una delle due finaliste. Scoppia una gazzarra tra Salvagni, esageratamente nervoso, sul 2-0, e Alessandro Santopadre. Interviene Pagnani, che, con i due, viene espulso, ingiustamente, perché intervenuto a fare da mediatore. A quel punto, con il Colleferro in 10, e il Boville in 7, la squadra di Fraioli se ne va. Senza omettere che, sul gol annullato, il naufrago nella tempesta, aveva permesso l'ingresso in campo al tecnico ernico e a Cerroni di levarsi la maglia, senza prendere lì, i dovuti provvedimenti, segno di uno che va nel pallone e che, in quel momento, è in una posizione talmente debole da non "poter prendere provvedimenti". La squadra di Daniele Santopadre e Ermanno Fraioli lascia il campo, l'arbitro fischia la fine, il Colleferro vince e festeggia. Ma, pur con i  meriti acquisiti che non si possono e non si devono cancellare, a parte il tardivo inserimento di un giocatore più offensivo una volta in 11 contro 9, il collettivo di Baiocco sarà l'unico a festeggiare qualcosa. Perchè su una cosa metteremo parecchi d'accordo: sono stati disattesi in tanti, ben mille spettatori, da un ragazzino col fischietto e da un assistente troppo abbonato alla pay-tv (non si è mai visto annullare un gol-autorete, in tanti anni, n.d.r.). Senza scordare il lavoro di un Comitato Regionale i cui esponenti si fanno centinaia e migliaia di chilometri, ogni campionato; poi quello di un settore arbitrale che dovrà trarne insegnamento, da quanto visto oggi. E il calcio, rappresentato in modo pessimo, per due terzi degli ufficiali di gara. Un gran peccato, davvero. Fa male, tutto ciò, anche a chi deve commentarle, queste cose. Un'occasione persa.

Massimiliano Cannalire

SI RINGRAZIANO SENTITAMENTE,

PER LE IMMAGINI FOTOGRAFICHE,

Valerio Caprino

e, per la collaborazione, Gabriele Mancini e Mirko Cervelli

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