LO SPIFFERO DELLO STADIO BARTOLANI
articolo del 4/1/2013
Dai nostri inviati al "Domenico Bartolani" di Cisterna (LT)
La notizia arriva subito, con la rapidità di Mirko Cervelli, che si fa le scale, due a due, dalla ristretta tribuna stampa del "Domenico Bartolani" agli spogliatoi dell'impianto cisternese, vestito a festa: il Boville è in silenzio stampa. Al secondo tentativo qualche parola esce, ma dosata, con intelligenza, dalla bocca del tecnico, Ermanno Fraioli. Inutile girarci intorno. Lo scempio compiuto dal direttore di gara e da uno dei due assistenti ha già fatto il giro di una regione intera, dal TG3 Regione delle 19.40 fino a tutto il Lazio, che ora sa quanto il settore arbitrale regionale abbia fatto passi indietro, di almeno sette anni, in fatto di finali dirette con questi scarsi rendimenti. Proprio quando venne beffato tal Baiocco, con la Cynthia superata solo dal generosissimo rigore regalato da Gargano al Cecchina. Finì 1-0, oggi altra storia. Per onestà va detto che due "fessi", di sicuro, sono stati i giocatori che hanno prestato il fianco, a questa situazione, Testa e Iozzi. Il secondo non doveva andare a protestare in quanto ammonito, il capitano, visto il secondo giallo alzato nei confronti del compagno, ha perso la ragione esagerando, con le proteste e pure con le parole, che si sono sentite, in un momento di calma, in giro per il "Bartolani". Parole che hanno indotto l'arbitro, cosa sbagliata, a cacciare il rosso verso il numero 10 del Boville prima che il malcapitato Cattaneo finisse di chiudere il conto al compagno di squadra di Testa, Iozzi, appena sanzionato per la seconda volta, con il "giallo". Prima considerazione: sai che è ammonito, chiama subito il capitano e tutto questo casino lo eviti. Ma non stiamo parlando nè di uno esperto, nè di uno furbo, a quanto racconterà la finale di Coppa, dal secondo tempo regolamentare in poi. Va anche detto che l'episodio che ha scatenato il caos generale, al 7' del secondo tempo, nasce da una mancata sanzione sommaria contro Abu Salem, che ha fermato un avversario lanciato verso la porta. E da un "rosso" al Colleferro l'inesperto fischietto di Civitavecchia ne ha cacciati due, sul fronte opposto.
Ermanno Fraioli si sbriga a dire: "Top secret. Siamo in silenzio stampa onde evitare squalifiche oltre alle sanzioni prese oggi. Meglio starsene zitti sennò mi danno cinque anni. Non è stata una gara semplice, e i risultati sono tutti sotto gli occhi dei presenti. Di sicuro la federazione regionale e il settore arbitrale, da questa cosa, non ne escono bene":
E ora?: "Guardiamo avanti anche se ai miei ragazzi faccio un plauso per come hanno retto il campo e reagito".
(si ringrazia Mirko Cervelli)
CONSIDERAZIONI E PAGELLE
Partiamo da un voto alla squadra. Non è stata una facile finale, per come è stata preparata, per la scomparsa, a fine dicembre, di Mario Carnevale. Ho visto gente con le lacrime e risentita, in tribuna, alla fine della partita, per la mancata dedica a Mario. Che, credo, conoscendolo, sarà stato fiero, di aver visto una squadra di uomini, tolte le ingenuità, evidenti, evitabili, se volete pure da immaturi, di Testa e di Iozzi. Che, per inciso, questi casini, mi suggerisce un collega di una discreta esperienza, li combinava pure a Cassino, quando si innervosiva. Senza ricordarsi di far parte di un organico. Il pubblico e il comportamento della squadra, messi a dura prova da un arbitro che avrebbe fatto incazzare pure uno votato al dialogo con gli animali quale è stato San Francesco d'Assisi, sono stati, almeno per 115', da applaudire. Per l'orgoglio, per come la squadra ha dimostrato di essere un gruppo, per come l'ha gestita Ermanno Fraioli, con cui in passato sono e siamo stati critici, di fronte a certe scelte, certi pensieri calcistici e generali. Tuttavia lui e i suoi meritano un applauso speciale, come persona umana e speciale è stato Mario Carnevale, che, con personalità, con caparbietà, con la sua proverbiale umanità, ha sempre vissuto con una buona capacità di analisi, nel calcio come nella vita. Voto alto, anche se a Diagné consigliamo di evitare certe reazioni che ci sono giunte all'orecchio successive agli spogliatoi. Perché la sua prestazione sul campo, tolta la facile ammonizione rimediata, è stata di gran livello.
De Robertis 9 Non è tra i più reclamizzati portieri del Lazio, ma di sicuro tra i più bravi. Ha chiuso la porta al Colleferro in uscita, due volte, tra i pali, tre volte da CAMPIONE!, e in una delle tre la palla, riferisce un fotografo di Roma, quindi di fede neutra, aveva anche passato la linea bianca, proprio come Buffon a Milano! E' andato alla grande anche in due uscite a valanga, su Salvati e Moriconi. Il migliore, in senso assoluto.
Pierluigi Santopadre 7,5 E' uno di quelli che meglio interpreta l'appartenenza a un gruppo, nel mare in tempesta. E scende due, tre volte, dopo che il Boville resta in 9. Personalità, cosa, testa e generosità. Stiamo parlando di un giocatore dicembre 1995!!! Bravo.
Del Gaudio 6,5 Crediamo sia uscito per aver finito la benzina. Ci ha messo del suo e ha chiuso fin dove ha potuto, considerando che all'altra parte Amici e compagne hanno giocato bene i primi 25' e hanno spinto per buona parte del 2° tempo regolamentare (15' p.t.s. Salvatori 6: ha fatto il suo entrando in un momento delicato, a Boville sotto di una rete).
Pagnani 7 Entra da mediatore diplomatico nella bagarre che scatena, poi, la reazione di tecnico e compagni, uscendone espulso. Se si fosse fatto gli affari suoi, il ragazzo di Campoli Appenino, avrebbe fatto la migliore cosa. Partita di grande intelligenza tattica, di una generosità smisurata, e di senso della posizione. Un peccato, venir cacciati dal televisivo arbitro spedito, per caso, a questa finale. Che, infatti, è caduto sul più bello. La prossima volta maggior diplomazia.
Diagné 7,5 Tranne che sull'intervento che gli costa il "giallo", entra sempre bene e chiude dappertutto. Onnipresente, tempestivo, bravo a leggere le mosse degli avversari. Nel dopogara è tra i più nervosi. E così non va.
Cerroni 8 Tra i più stoici, tra quelli, con Fiorelli, che manda avanti la barca, nel bel mezzo della burrasca innescata, sì, da un arbitraggio assurdo, ma anche dalle fesserie di qualche suo compagno. Va ammirato, perché ci prova fino alla fine. Poi si deve arrendere all'altrui incapacità, perché il gol, con un bel dribbling e un gran tiro, deviato da Cioffi, in porta, l'avrebbe pure segnato. Ma se lo sognerà, come quello di Muntari, nel famoso "biscotto" di San Siro. Dove, pensi, caro Samuele da Boville, persino un commercialista dichiarò di non saper fare i conti. Invece io dico che li sa fare, eccome, quell'assistente. Oggi lei ne ha trovato uno non capace. Pazienza. Ritenti: sarà più fortunato.
Iozzi 4 Benedetto Signore! Ma doveva proprio farsi venire l'idea da contapassi. Fallo sciocco per non dire da fesso, nei primissimi minuti, con il malcolpito, De Lucia, che stazionava a 60 dico 60 metri dalla porta ernica. Non ci vuole un genio, per valutare una gran ....., come quella. Prova a tenere il centrocampo unito, nel primo tempo, quando per 25'-30' il Colleferro pressa e prova la via dell'intraprendenza, e lui contribuirebbe pure al bel quarto d'ora che porta al riposo dei suoi. Poi al 7' della ripresa sta gran fantasia di fare il sindacalista della squadra. Venendo cacciato. Bravo.
Fiorelli 6,5 Grinta, corsa, uno contro tutti, neanche fosse ospite del Maurizio Costanzo Show! Portaa a spasso la palla, va in giro per il centrocampo in attesa dei rinforzi, per far salire la squadra, quando il Boville resta in 10. Da promuovere per essersi messo a disposizione dei compagni e del nobile tentativo di portarla ai supplementari (85' Migliorelli 5,5: non è che possa combinare più di tanto, nel marasma che vive e patisce, di lì a poco. Fa a tempo a giocare 9' recupero compreso poi vede il gol del Colleferro dopo altri 2'. E lì finisce la storia, anche se ha il merito di provarci, a riportare avanti i suoi).
Testa 2 Ma Benedetto Iddio! Ma perché non si cuce la bocca, uno di quell'esperienza. I suoi restano in 10 e lui si fa scappare di tutto, destinazione arbitro. Così dalla mancata espulsione l'undici di Fraioli diventa un nove. Ha sulla coscienza una buona parte della Coppa volata via. E sicché ne ha, di esperienza. Possibile che sia in debito di benzina e quindi di lucidità? Va giudicato come arbitro e secondo "assistente". Male, malissimo. Pessimo. Come serenità e atteggiamenti "impreparato", come ai tempi di scuola.
Grossi 6- Una prova impalpabile, nel primo tempo, che non propone granché quando c'è da gettare il cuore oltre l'ostacolo. Un voto di fiducia, di stima, ma in campionato serve un altro tipo di...Grossi.
All. Ermanno Fraioli 7,5 Questa volta non si può dire "A", a Fraioli. Ha preso le misure al Colleferro, lo ha saputo attendere anche se il primo tempo giocato dai bianco-rosso-neri e dai suoi non è di quelli per cui faremo tarda ora, a rivedere le cassette o i dvd. Tuttavia chiude le corsie laterali quando scende a 5, il "Colle", gestisce una situazione creata dalle inopportune scelte di Iozzi e Testa, tiene compatto il gruppo dimostrando che è un collettivo vero. Si gioca la chance del pareggio fino al 6' del secondo tempo supplementare, anche, e va detto, per i grandissimi meriti di un campione come De Robertis, e di un Diagné che era dappertutto. Meriti del Colleferro a parte, dopo il gol annullato alla sua squadra attraversato il campo proponendo a tutti, con quel gesto, di andarsene. Avrebbe dovuto proseguire. Perché le immagini ridicolizzano quella decisione. Purtroppo, mister, quelli guardano troppa televisione. Piccoli Ceccarini, Lo Bello junior e Romagnoli crescono. Russo, a proposito di Serie A, ha dei "degni" seguaci.