GRAVE, IL DOPO-PARTITA DI VILLANOVA-ALBALONGA
articolo del 3/4/2013
UNA FOLLE VIOLENZA,
IN UNA PARTITA INFRASETTIMANALE
E' dovuta intervenire la forza pubblica, a Villanova, dopo quanto accaduto in tribuna a colpi di cazzotti, spintoni e anche qualche ferita inferta con oggetti pericolosi. E' questo il bilancio dell'intervento della "volante" coordinata dal Dottor Luzzi e dal Sovrintendente Fabio Germani. Infatti, durante la partita, alla presenza di 70 tifosi del Villanova e di 15 dell'Albalonga, nel corso del secondo tempo, dopo diversi cori di promesse di sfide varie ("Vediamoci in piazza, siamo pronti alla guerra!"), in diversi sostenitori sono venuti a contatto e si sono dati appuntamenti al parcheggio del campo. Dove si sono consumati spintoni, con anche qualche donna in mezzo alla mischia, e un ragazzo è stato colpito da un'accetta, in testa. Oltre a questo singolare strumento di offesa, la Polizia di Stato ha sequestrato una chiave inglese e un birillo da bowling. Oltre al ragazzo ferito anche una signora, spintonata nel mezzo della rissa, ha riportato contusioni ed è ricorsa alle cure del caso.
Le forze dell'ordine hanno individuato gli scalmanati autori del gesto scaturito da offese reciproche. Questo il primo bilancio del dopo Villanova-Albalonga. Che, per la cronaca, se interessa, è terminata 1-0. Sul campo...
Dobbiamo fare una doverosa rettifica su quanto scritto, in realtà i fatti sopra descritti non sono avvenuti in tribuna bensì nel parcheggio a 100 metri dalla tribuna dell'"Attilio Ferraris".
Massimiliano Cannalire
(si ringraziano Danilo D'Amico e Michele Meloni)
UNA DOVEROSA PRECISAZIONE
Siamo stati contattati durante l'ora di cena dal presidente del Villanova, Armeni, che ci ha aiutato a correggere il tiro su un articolo scritto in tutta fretta, nel bel mezzo non di una trasmissione, ma di due, una accavallata all'altra, ovvero lo "Speciale Recuperi di Eccellenza" che ha lasciato il testimone, al volo, a "Diario di bordocampo". Avendo dovuto sostituire Luca D'Alessandro, chi scrive ha avuto solo il tempo di battere quanto riferito da un paio di colleghi nel breve volgere di pochi minuti. In tribuna c'è stato qualche coro e c'è stata qualche schermaglia verbale, ma, ascoltando una seconda volta i colleghi, emerge che, al 38' del secondo tempo, la bagarra è nata al di fuori dell'impianto sportivo, a 100 metri, dove è situato il parcheggio. Correzione opportunamente pubblicata all'ora di cena con l'ausilio del massimo dirigente tiburtino e del collega Natali. La notizia del ragazzo ferito ha purtroppo trovato conferma con un po' di sangue che è rimasto sull'asfalto. Al di là di ogni considerazione, c'era proprio bisogno, di tutto questo evitabile contorno?
Massimiliano Cannalire
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