Marco Ferretti e il perché della partenza da Cerveteri
articolo del 29/5/2013
Cerveteri (Roma) - Le voci che circolavano sabato per la città ("ci deve essere un incontro, tra Ferretti e la società perché sono lontani, ora") hanno trovato il loro fondamento. Marco Ferretti ha salutato, ringraziato, ed è un allenatore libero, che, seppur formalmente ciò avverrà dal 30 giugno, potrà girarsi da altre parti. Il Città di Cerveteri ha fatto la sua proposta, ridotta, stringata, e Ferretti ha detto: "no, grazie!". Queste le sue dichiarazioni: "Non c'era il budget utile a una partecipazione degna dell'Eccellenza, e così saremmo andati incontro a una cosa dura, da affrontare, risicata, con una squadra di giovani. Ti prendono Rieti, Albalonga, squadre di quel calibro, ti schiacciano".
Normale, il pensiero in vista dell'anno prossimo che l'ex tecnico verde-azzurro si era fatto: "Avrei voluto rinforzarla un pochino: giovani pure ma anche qualche grande, mica ho chiesto 5 giocatori da 20.000 €. Il presidente è stato corretto e sincero, dico la verità. Ho mille lire, mi ha detto, e se riesci a far rimanere questi giocatori, te compreso, fin qui posso arrivare. Mi sarei giocato quanto di buono fatto quest'anno, e su questo, ho ragionato: vai incontro a figuracce, a cose non positive. E' giusto mettersi da parte con serenità ma anche con le palle. Non mi va di andare a rubare lo stipendio, a rischiare delle brutte domeniche. E io, in questo, sono stato e sono altrettanto corretto. Ho pensato che potesse costare di più, la prossima avventura, da fare con gente che ha vinto il campionato, gente che ha fatto bene. Non è andata così: peccato".
L'ambiente, che ti ha detto in generale?
"Sono rimasti tutti male, perché nessuno se l'aspettava. Che potesse succedere. I giocatori di sicuro sono stati spiazzati. Ho avuto molti attestati di stima, che fanno piacere all'uomo più che all'allenatore, pure gente che conoscevo marginalmente o che non conoscevo proprio".
Conclude, "Lupo", con due considerazioni: "Mi sarebbe piaciuto continuare. Io non posso parlare che bene, di Cerveteri, eccetto per qualcuno che per un po' di tempo non si faceva vedere poi è saltato sul carro del vincitore, dicendo: "Avemo vinto". No, hanno vinto Lupo e i giocatori, poi tutti gli altri, sul campo". E' sempre stato, Marco Ferretti, già difensore di Astrea e Civitavecchia, uno chiaro. Di sicuro, nel mondo degli allenatori, può essere un difetto.
M.C.