La prima volta del Pomezia.
articolo del 6/1/2009
FIDENE – POMEZIA 0-1 Fidene: Del Gaudio, Fuzio, Passiatore, Mazza, Galluzzo, Ronchetti, Cherubini, Antonini, Fioravanti, Alfonsi, Sarracino. A disp.: Della Luna, Stellato, Turazza, Incitti, Fusarelli, Triungo, Domenici. All. Montarani Pomezia: Fumanò, Innocenzi, Colantoni, Costantini, Galasso, Chianelli, Proietti, Mastromattei, Laino, Amassoka, Campione. A disp.: Chimenti, Conson, Spinelli, Palermo, Piroli, Laureato, Marano. All. Lanza Marcatore: 13’ Laurent Amasssoka Arbitro: Ortuso di Ciampino. 1° Assistente: Iacopino di Albano; 2° Assistente: Guglielmi di Albano; Ufficiale di gara: Guccini di Albano. Note: Espulsi : 23’ st Amassoka per condotta gravemente scorreta, 44’ st Fioravanti per doppia ammonizione. Ammoniti: Fuzio, Alfonsi, Triunfo, Antonini ( F ), Proietti ( P ). Giornata fredda. Spettatori circa 2000. Dal campo “Del Bianco” di Anagni La finale è tutta del Pomezia. La compagine di Carlo Lanza si aggiudica il massimo trofeo regionale battendo, in una gara dai nervi tesi, un Fidene notevole a tratti. La vittoria di misura premia un collettivo, quello pometino, che per la prima volta sale sul “tetto” regionale conquistando una posizione di grande rilievo da difendere dalle altre pretendenti regionali a caccia di un posto al sole. Laurent Amassoka, non uno qualsiasi, regala per la prima volta alla compagine cara a Giovanni Santodonato lo scettro da regina. Uno stacco di testa, il più alto di tutti come se qualcuno, dopo tanti anni a cercare di trovare la perfezione e correggere defezioni , volesse imprimere ad una squadra che dopo la vittoria della Coppa si sente pronta e matura per affrontare tutti gli obiettivi della stagione. Peccato per l’espulsione nella parte nevralgica della partita. La stagione non è ancora finita e il Latina dista solamente un punto. Da domani il pensiero sarà riversato sul campionato senza mai dimenticare che per un giorno si è entrati nella storia calcistica regionale. Per il Fidene tanto rammarico. Rammarico per un gioco che a tratti è sembrato gradevole con grande possesso palla ma che si è infranto nell’unica defezione della gara. Tanto di cappello, al primo anno di Eccellenza, per quello che è stato costruito sotto tutti i punti di vista. Il campo in pessime condizioni ed un nervosismo troppo accentuato hanno influito sul fosforo dei ragazzi di Francesco Montarani che proprio quest’oggi , dopo una striscia utile di risultati, trova la prima sconfitta. Una caduta che brucia e fa male, giunta, secondo gli addetti ai lavori di Via Salaria, in una maniera ingiusta. Adesso rimane il campionato e la lunga rincorsa verso le prime della classe, ma un applauso di incoraggiamento per ciò fatto e visto sino ad ora è doveroso quanto giusto. Da domani si torna al lavoro con quella passione e gli uomini giusti per continuare a seguire la strada giusta verso grandi ambizioni. Per Montarani ci sarà da lavorare. Pronti via e subito Fidene in avanti al 2’: Sarracino scatta sulla fascia di competenza e serve in mezzo Antonini che dopo aver eluso la marcatura di Innocenzi angola troppo il tiro mancando il bersaglio vincente, per l’occasione Fiumanò sembra essere sulla traiettoria. Il Pomezia reagisce ed in due circostanze il cross dalla destra di Proietti non trovano in Amassoka il terminale offensivo per mettere la sfera alle spalle di Del Gaudio. Al 7’ reclami da parte dei pometini per un fallo su Campione non ravvisato dal direttore di gara che invita le due compagine a proseguire nonostante le proteste degli uomini di Carlo Lanza. Al 13’ arriva la rete: Campionato pennella una palla per la testa di Amassoka che svetta più alto di tutti e batte Del Gaudio in uscita. Il colored pometino fa esplodere il “De Bianco” ma la rete non provoca la reazione dovuta del Fidene che solamente al 29’, con Alfonsi, si rende pericoloso con un tiro d’interno destro che esalta i riflessi di Fiumanò abile a rifugiarsi in angolo. In chiusura di tempo Sarracino, scattato in posizione di presunto fuorigioco, mette dentro ma ancora una volta Fiumanò s’impone scegliendo il tempo giusto per l’uscita. La seconda frazione di gioco si apre con il Fidene avanti ed il Pomezia in fase difensiva. Notevole al 2’ la percussione di Alfonsi sulla fascia con Galluccio che sventa più alto di tutti ma di testa sfiora la rete. Il Pomezia sale in cattedra al 17’ con Amassoka che in area calcia a rete ma trova sulla sua strada Del Gaudio che si supera deviando in corner. Poco dopo il numero dieci di Carlo Lanza viene espulso per un fallo di reazione davanti alle panchine. Montarani tenta il tutto per tutto ma è ancora una volta il Pomezia a rendersi pericolosa: punizione dal limite, spinta di Galasso e colpo di btsta vincente. Il goal viene annullato, con coraggio, dal direttore di gara. Nel forcing finale la comapgine di patron Morandi non trova il pari caratterizzato anche da un nervosismo sopra le righe che porterà Fioravanti ad andare anzitempo negli spogliatoi per doppia ammonizione. Dopo cinque minuti di recupero e con una tranquillità venuta a mancare, Ortuso manda tutti negli spogliatoi decretando la vittoria della Coppa Italia in favore del Pomezia. Mirko Cervelli