UNA STORIA D'AMORE LUNGA 17 ANNI. IL TOR DI QUINTO E LA JUNIORES
articolo del 7/5/2009
UN AMORE LUNGO 17 ANNI, CELEBRATO 9 VOLTE SU 12 Un amore lungo 17 anni, celebrato 9 volte su 12 finali disputate. E’ il nono titolo regionale per il club di Massimo Testa che, con la vittoria del Salaria Sport Village, lancia la sfida per la ricerca del quarto scudetto. E’ una storia profonda, lunga, intensa, quella dell’Unione Sportiva Tor di Quinto con la categoria regina, spesso ipotizzata come appartenente ai piani di sopra, in realtà vincolata alla passione del calcio romano. A testimonianza di ciò la marea di persone, oltre duemila, presenti nel bell’impianto del 14° e 500 metri di via Salaria. Tre i titoli vinti a livello italiano, e la voglia di confrontarsi con tanti punti di vista. Intanto con il calcio dei professionisti, nel bel mezzo delle tante finali, e poi la squadra di Promozione. Un Tor di Quinto a tutto campo, una realtà che sembra non invecchiare mai, con le sue osservazioni, il suo rigido schema disciplinare, il tenere a bada facili esaltazioni, il restare coi piedi per terra, l’eludere le pacche sulle spalle di chi magari si complimenta ma non riesce a “giocare come il Tor di Quinto”. E’ la nona volta in diciassette anni che ciò accade, e la regione, in testa il rispettoso rivale Paolo Fiorentini, prende atto che “LA JUNIORES E’ IL TOR DI QUINTO”. E’ così, prendere o lasciare, perché ci sono persone e personaggi che sanno andare di pari con la storia di tante storie messe insieme. In un campo nato per una scommessa, di Enrico Berlinguer, che era una sorta di discarica, e che da ben 30 anni con quello corrente, sciorina delle signore cifre. Che è passato in mezzo a degli errori, che nei lunghi silenzi sotto i pini sono stati vissuti, subiti, metabolizzati e lavorati, con raro spirito di autocritica. UNA STORIA NATA LONTANO DA OGGI… La prima volta del Tor di Quinto in questo specifico campionato arriva nell’annata 1992-93, quando i rosso-blu di Lallo Ferzi battono a Ostia il Macir Cisterna per 1-0. Arriva lo scudetto attraverso un tempestivo ricorso presentato che frutta al Tor di Quinto un titolo ex-aequo con la Spes Artiglio. Ovvero tetto d’Italia per due società romane di grandi tradizioni. L’anno dopo si va al Flaminio, e ai supplementari i giovanotti di Massimo Testa superano 3-1 un valido Anagni. La stagione 1994-95 è quella di un’altra appendice ai supplementari, con il 2-1 di Ostia imposto questa volta al Nettuno. C’è e si consolida una forte convivenza con la categoria, coi successi ottenuti nella stessa, e con le vittorie sofferte, sudate. Il quarto titolo regionale arriva nel 1998, a Settebagni, all’epoca denominato Banco Roma, in omaggio alla struttura bancario-sportiva esistente da oltre un ventennio; su quel manto erboso che aveva vissuto la Quarta Serie e la C2, finendo anche sulla schedina, il Tor di Quinto supera l’Ottavia 7-6 dopo i tiri di rigore. Siamo, poi, all’era “moderna”, con la grande vittoria al “Flaminio”, stadio di Roma con più storia, nel calcio, ma, particolare non da mettere da una parte, impianto appartenente alla stessa zona e circoscrizione dell’Unione Sportiva che è stata di Vittorio Testa, che viene guidata ora dal figlio Massimo. E così alla finalissima in parecchi aspettano il Savio, battuto, però, al 91’, al primo di due minuti di recupero sulla terra battuta del “Caracciolo Carafa” da un grande Scauri Minturno, con un colpo di testa dell’attuale difensore centrale del Fondi, Aldo Monforte, classe 1982, elemento di grande valore, in rete su una situazione di calcio d’angolo. Arbitra Perna di Latina, un buon arbitro. A viale Tiziano arrivano in parecchi da Minturno e Scauri, dirige Gennaro Palazzino, oggi al quinto anno di serie C, sezione di Ciampino. La gara è decisa da un gran gol di prima intenzione dal limite dell’area provato e trovato da Valerio Ciardi, gran mediano. E’ il 119’ e lo Scauri Minturno, già in dieci, non ne ha più. Dopo la seconda rete verrà espulso anche l’attaccante Pagliuca. Sulla panchina del Tor di Quinto c’è Gianni Agabiti, che pochi anni dopo lascerà il posto a Paolo Testa, intanto bravo al punto da vincere un titolo allievi regionali nel 2001, contro l’Aprilia 2-1 a Settebagni. Di quella squadra il professionismo di oggi vanta Nando Sforzini, roccioso e determinato attaccante. La categoria juniores prende altre strade, ulteriori personaggi, si colora di bianco-verde. Sono tre, le finali vissute dall’Almas. La prima (2001) si gioca a Settebagni, e la vince l’Albalonga, allenatore Gianfranco Di Carlo, che ha appena lasciato la squadra d’Eccellenza castellana; la sua formazione batte 4-3 l’Almas negli ultimi minuti per una distrazione difensiva avversaria. In quella gara si distingue un elemento del valore di Rulli, che vivrà bene tra il massimo campionato dei grandi (Eccellenza, appunto) e la Serie D, conquistata dall’Albalonga sul campo. Nella seconda partecipazione dell’Almas arriva un bell’alloro perché, stadio Tre Fontane, i bianco-verdi di Angelo Grande sovvertono il pronostico battendo il Tor di Quinto 1-0, a metà ripresa, con un tiro del centrocampista Cavallari deviato e reso maligna parabola dal piedone del difensore Scrivo, che supera il suo portiere. Nel 2002-2003 cambia il titolare della panchina di via Demetriade, diventa Fabrizio Durante la guida tecnica almassina, ma il risultato (1-0) è lo stesso: muta la vittima, che è l’Anziolavinio, bel gruppo davvero, superato dal gol in contropiede segnato dal veloce Tamaro al 7’ del secondo tempo. 2004 TOR DI QUINTO-SAVIO 1-0 d.t.s. (stadio Flaminio) UN SAVIO MAI DOMO. CI VUOLE IL “PICCOLO” ARCE, DI TESTA… Si torna allo stadio Flaminio, con i rosso-blu di Massimo Testa favoriti, alla vigilia.a Ma la resistenza del Savio è ammirevole, e al 111’ segna, di testa, uno che di certo non è alto come Morga. Tuttavia il centravanti costringe all’errore il portiere avversario, la palla rimane davanti alla porta e Arce la spinge in rete. Dopo i trionfi in Supercoppa, due volte, negli Allievi, la prima volta del Tor di Quinto, Paolo Testa vince per la prima volta da giovane allenatore la categoria cui è maggiormente legato il club che è stato del nonno ed è del padre. 2005 SAN LORENZO-TOR DI QUINTO 0-1 d.t.s. rete di Simoncini. In questo caso Tommaso Mascaro, portiere calabrese salito a Roma con tante ambizioni, commette un grosso errore di valutazione e da uno straccio bagnato la palla la trasforma in saponetta, che si insacca in rete, tra l’incredulità generale. E’ una beffa resa amara dal gol subito nel primo minuto di recupero. Da qui il San Lorenzo di Marco Ippoliti dà un nuovo appuntamento ai suoi tifosi al “Flaminio”, dove torna a giugno battendo il Darfo Boario 3-2 in 90’ tiratissimi, con un arbitraggio pessimo (Carbone di Napoli) e con la squadra del Bresciano che dispone di ben 4 fuoriquota. Una grande impresa!, di fianco a un grande regalo del portiere della finale regionale. 2006 TOR DI QUINTO-ALATRI 3-1 Si torna al Flaminio, uscendo da vincitori, in due circostanze. Entrambe auree E’ la prima volta che viene trasmessa una finalissima juniores regionale in diretta satellitare. Avviene grazie alla volontà e agli sforzi del nostro direttore, Max Cannalire, che guida la squadra della Cooperativa Pianeta Urano. Non ce saranno altre, del genere. Il Tor di Quinto è troppo forte per l’Alatri e quando andrà avanti, l’impresa-scudetto verrà trasmessa in diretta su Radio 6, sempre dal Flaminio, come con l’Alatri, allorché i ragazzi di Massimo e Paolo Testa batteranno uno scoglio del valore della Civitanovese per 2-0. E’ una doppia rivincita, per il club di Massimo Testa, che riscatta la delusione precedente, in regione, e vola soffrendo contro una grandissima avversaria nella finale scudetto. La squadra marchigiana è fermata, sull’1-0 per il Tor di Quinto, da una grande parata di Moser, che dà il via al contropiede del 2-0, finalizzato da Napoleoni. 2007 TOR DI QUINTO-N. TOR TRE TESTE 2-1 LA NUOVA TOR TRE TESTE HA IL BRACCINO. TOR DI QUINTO VINCE IN DUE MOSSE.. A Settebagni va avanti per prima la Nuova Tor Tre Teste, che subisce la rimonta rosso-blu. Beffardo, il punto del parziale pareggio, per un tiro di uno dei due Di Gioacchino, su punizione da quasi 50 metri, che batte sotto la traversa e poi rimbalza appena dentro la porta. Tanto basta a ribaltare una finale giocata bene dalla squadra che verrà battuta. 2008 TOR TRE TESTE-TOR DI QUINTO 2-1 Vittoria in tempo di recupero e scudetto Il quarto minuto “aggiuntivo” era già passato quando il pur bravo fischietto di Latina, Morganti, decide di fare quello che si chiama, nel gergo arbitrale, l’errore di dare “il recupero del recupero”, e spunta un difensore, Delle Monache, che su calcio d’angolo manda la palla in rete. Vanificando l’ipotesi dei supplementari. Indiscrezioni diranno tre mesi dopo che per circa due mesi l’arbitro ha pensato e ripensato a un palese errore di debolezza umana. Ma da quell’episodio in avanti la Nuova Tor Tre Teste non conoscerà più ostacoli, fino al primo, storico scudetto per il sodalizio di via Candiani. 2008-2009: il giorno del IX campionato regionale in 17 anni. Con 12 finale disputate. Sì, il Tor di Quinto è il Milan. Perché prima di saper accostarsi al gradino più alto del podio, prima di bere al calice del buon vino rosso dei trionfatori, ha bevuto lo spumantino, bianco sporco e amaro, del boccale di chi perde. Segno di una maturità non comune. Come i suoi successi. Misteriosi per parecchi...