Tornei del Circuito Provincia di Roma: al Tor di Quinto il "SIMONE ABATE"
articolo del 12/9/2009
TORNEI DEL CIRCUITO PROVINCIA DI ROMA/Il 2° Memorial Simone Abate si assegna allo sprint IL TOR DI QUINTO SUL RETTILINEO FINALE L’Olimpia paga eccessivamente le distrazioni difensive. Partita di grande equilibrio e correttezza Olimpia: Ferrari 6,5 (46’ Dolci 6), Antonello Martellotta 6,5, Fiorio 6,5, Evangelista 6,5 (86’ Delfini s.v.), Sotgiu 6-, Lotti 5,5, Tiberi 7,5, Stornelli 7 (54’ Maresca 6,5), Capezzuoli 5 (47’ Andrea Martellotta 6,5), Boursier 6,5 (73’ Farabola 5,5), Franceschi 7. A disp. Tafani, Sarra. All. Marco Lucarelli 8. Tor di Quinto: De Simone 7, Papagni 7,5, Giusti 7, Silvestro 6,5 (89’ Aparo s.v.), Marcelli 6,5 (87’ Di Matteo s.v.), Licciardone 5,5, Loreti 6,5, Benedetti 5 (56’ Ciavarro 6,5), Cola 7, Baronci 6,5 (56’ Cruz 5), Marioni 6,5 (56’ Cerini 6,5). A disp. Pompa, Palmieri. All. Paolo Testa 8. Arbitro: Sig. Pignalosa di Formia (9). Assistenti: Sig. Anfora (7,5) e De Meo (8) di Formia. Reti: 83’ Cola, 86’ aut. Sotgiu, 95’ Cola. Note: ammoniti Stornelli (40’), Evangelista (43’) e Silvestro (64’) per gioco falloso. Cruz (68’) per proteste, Fiorio (69’) per gioco falloso, tutti per condotta scorretta. Terreno in discrete condizioni, tribuna centrale piena. Da uno dei nostri inviati al Centro Sportivo Vigor Il Tor di Quinto ricomincia da dove aveva finito, con una vittoria, quella del 14 giugno ultimo scorso, allorché vinse il suo quarto scudetto juniores contro i toscani del Pietrasanta Marina. Questa volta l’avversaria è stata più ostica di quella della finalissima-scudetto: l’Olimpia ha mollato soltanto al minuto 83, e dopo altri tre minuti, per un paio di palesi gaffe difensive, distrazioni pure, dopo un torneo in cui la squadra del presidente Scipioni è stata la migliore delle sorprese, con la Spes Montesacro e il Tor Sapienza dei primi due turni giocati. Anzi, per la seconda parte messa in campo l’Olimpia avrebbe meritato di passare per prima, in vantaggio, e invece da quando sono cominciati gli scontri diretti, pur con qualche sbavatura anche nell’ultimo atto, la difesa del Tor di Quinto non prenderà più una rete, dopo la prima fase. Le cifre prima di questa gara raccontavano di 8 reti fatte e 3 subite dal Tor di Quinto nelle prime tre partite, contro le 4 fatte e subite dall’Olimpia nel periodo di qualificazione. Dopodiché al Tor di Quinto è necessitato un grande De Simone per fermare i rigori del Tor Tre Teste nei quarti per poi superare per una rete a zero l’Anziolavinio in semifinale. L’Olimpia ha ribaltato l’esito del quarto contro l’Ostiamare (2-1) vincendo ai rigori dopo l’1-1 con il Savio in semifinale. La squadra di Monteverde gioca con un 4-3-3 largo con un grande sacrificio di Tiberi che risulterà il migliore in campo mentre il Tor di Quinto sistema Licciardone dietro ai tre marcatori singoli, che sono Papagni, Giusti e Marcelli. In mezzo Silvestro e Benedetti, Loreti a destra e Baronci a sinistra; di punta un Cola volenteroso e un ispirato Marioni. Giocano corte, le formazioni di Lucarelli e Testa, con grande personalità dell’Olimpia che accetta la battaglia di rimpalli in mezzo al campo, e con la prima combinazione (14’) suggerita da Loreti per Cola che, di esterno destro, manda fuori di almeno due metri alla destra della porta di Ferrari. Al 23’ Boursier incoraggia un gran sinistro di Franceschi che dà l’illusione della rete, ma la colpisce sulla destra, esternamente. Al 29’ una bella giocata di Marioni, entrato in area dal versante di sinistra, manda, con un signor tiro mancino, la palla alta a meno di mezzo metro rispetto al montante orizzontale. Al 37’ Giusti prova un tiro di destro dal limite, ma è centrale, e parato. Il secondo tempo non registra cambi, all’inizio, se non il portiere di Monteverde Dolci per Ferrari, ma la ripresa denota una signora Olimpia, rapida, più profonda in attacco, e spigliata, pur di fronte ai campioni d’Italia. Al 2’ De Franceschi tenta dalla stessa posizione del primo tiro di Cola nell’arco del primo tempo; ma l’esterno destro finisce alto, come era accaduto all’avversario. Per l’Olimpia dentro Andrea Martellotta, punta decisiva durante il torneo, fuori Capezzuoli. Al 4’ incredibile buco della difesa, tutta, del Tor di Quinto, in cui Tiberi crede. Ma vistosi di fronte al portiere De Simone alza clamorosamente a un metro dall’area piccola. Che spreco! Al 7’ il terzo cambio per l’Olimpia, con l’inserimento di Maresca per Stornelli, autore di un primo tempo di sostanza. Una parte del pubblico non approva. Al 15’ Tiberi serve un bel pallone per Franceschi, che controlla e prova la strada del lob, che, per non rischiare, De Simone alza in angolo. Dopodiché l’Olimpia cala il ritmo commettendo un evidente errore, già subito nella seconda parte del primo tempo, allorché era stato Baronci a organizzare delle scorribande sulla sinistra. Questa volta i cambi di Paolo Testa fanno il resto: dentro, con il passare dei minuti, Ciavarro per Benedetti, Cruz per Baronci con l’avanzamento di Licciardone in mezzo al campo, e Cerini prende in attacco il posto di Marioni. Al 23’ Cruz commette un’autentica sciocchezza, con i suoi partiti in contropiede; protesta con l’arbitro mezzo metro dentro la sua area di rigore. Il puntuale Pignalosa fischia una punizione indiretta nell’area del Tor di Quinto per la formazione in casacca verde, ammonisce l’ingenuo difensore in maglia bianca, e il calcio franco vede Andrea Martellotta spedire la palla a mezzo metro al di sopra della traversa. Il Tor di Quinto sfrutta l’allungamento altrui, con spazi che si aprono alle discese di Cerini e Ciavarro sulla sinistra. Al 38’ un pallone lavorato insistentemente da Loreti, vede un contrasto vinto dal caparbio Papagni, il cui cross in area è delizioso, con la difesa dell’Olimpia ferma, e Cola bravo a crederci, e a battere, di testa Dolci, proteso in disperata uscita. E’ l’episodio che sposta gli equilibri, seguito da un cross che di testa il capitano Sotgiu, al 41’, spedisce nella propria porta superando Dolci. In mezzo, al 40’, un bravo Tiberi aveva ottenuto, con un intelligente pressing, un calcio d’angolo, capace di creare un serio pericolo nell’area del Tor di Quinto. Per poco non ci scappava il tiro del pareggio, ma la palla era finita sul fondo. Dopo il 2-0 la difesa dell’Olimpia era ferma sulle gambe, come e peggio rispetto alla prima segnatura segnata dai campioni d’Italia, così Cola, al 50’, con un pallonetto, supera difesa e portiere, e il tentativo ultimo di Sotgiu di ricacciare la palla. L’arbitro fischia la fine e il Tor di Quinto succede al Latina Football Club, battendo 3-0 un’Olimpia per 82’ brava, ammirevole, determinata. Da rilevare la grande correttezza mostrata dagli atleti, con normali falli, anche tattici, ma mai cattivi o ruvidi. In questo hanno vinto insieme, le due finaliste. Il giusto spirito per un torneo dedicato a Simone Abate e a quelli che credono nelle opportunità di questi giovani atleti. Arbitri compresi. Massimiliano Cannalire (hanno collaborato Fabio Nori, Alessandro Natali, Andrea Milana, Andrea Formiconi, Alessandro Follaro)