ECCELLENZA/B: CRACK-TERRACINA? SI ROMPE IL GIOCATTOLO. PALLA ALLA SOCIETA'
articolo del 15/12/2009
TERRACINA, CHE PECCATO! Terracina, LT - Il Terracina da ieri rischia di franare sotto il peso di una gestione lasciata sul posto (stadio Colavolpe) al solo Angelo Scirocchi, alla sua pazienza, e ai tentativi di convincere i giocatori suoi e di Carlo Magliozzi, e alla buona volontà di pochi dirigenti. Già giovedì si era consumata una processione, all'impianto sportivo terracinese, con gente in attesa ben oltre l’orario di allenamento e anzi fino all’ora di cena! Sabato si è materializzato il timore che gli appuntamenti dati e non rispettati non venissero soddisfatti. E' capitato a due giocatori, Foresi e Rufini, partiti da Ciampino (!) per firmare il cartellino. Giunti al campo, non hanno trovato il massimo dirigente, Fabio De Filippis, o chi potesse disporre di deleghe e compiti per firmare i documenti di tesseramento da spedire in federazione, e sono tornati indietro, con le pive nel sacco, senza avere la possibilità di essere impiegati già domenica, come giustamente un giocatore spera quando cambia casacca. Tutto questo accadeva dopo che Ranaldi e Torri avevano già perso la pazienza nell’attendere segnali da parte del presidente e del club terracinese. Ovvio pensare che nel caso dei due giocatori romani il Terracina abbia perso un buon mediano di interdizione e un esperto esterno in grado di dare il suo contributo nel tentativo di risalire la graduatoria. Con una squadra "arraffazonata", con degli sconosciuti, il Terracina ha battuto il quotato Palestrina 3-0 che aveva appena rilevato il talentuoso Alfonsi dall'Albalonga. Dopo aver rischiato di prendere il gol in due occasioni, i tigrotti hanno segnato con Caligiuri, causato l'espulsione di Caponigro, per un contropiede di Sacchetti cui ha fatto seguito quella del nervoso Alfonsi. E dopo quattro minuti anche Stellato aveva raggiunto gli spogliatori. L'umiltà della squadra di casa è stata premiata a inizio ripresa con il 2-0 firmato da Di Rocco (successivamente espulso) fino alla terza marcatura, segnata ancora da Caligiuri. Al momento tutta la dote sembra premiare una possibilità di rincorsa che, in assenza di un presidente presente sul posto, e della società, diventerebbe non improbabile ma impossibile. Palla a Fabio De Filippis, che pure lo scorso anno si era prodigato per una posizione più serena di classifica rispetto al brutto andazzo preso dal campionato, di sicuro non preventivato dall’ambiente e dai sostenitori. Si ipotizza la possibilità, addirittura, di una cessione della società. Ma una domanda, secca, esce fuori spontanea: e tutta la storia sbandierata dell'acquisto di Minieri, dove la mettiamo? Infatti è probabile che, oltre al forte attaccante, che a questo punto tornerebbe libero (ma che giovedì era regolarmente al campo per gli allenamenti, n.d.r.), verrebbe a mancare anche la paventata ipotesi della gestione della squadra a Mario Lenzini, pronto a evitare autentici viaggi da Roma a Terracina fatti in mezzo a un mare di auspici, poi disattesi. E con ciò gli ipotizzati arrivi di Rufini e Foresi, "scottati" dai tanti chilometri percorsi a vuoto. Così, caro "vecchio" Terracina, proprio non va = E adesso siamo curiosi di vedere, pur con la nota diplomazia del veterano Scirocchi, come verrà consegnata a tifosi e mezzi di informazione locali la notizia... Max Cannalire