LE FINALISTE DI COPPA REGIONALE: IL PUNTO di Max Cannalire

articolo del 17/12/2009

LUCIDI RIPAGA LA FIDUCIA DELLA SOCIETA’. E HA UNA BELLA CARTA A DISPOSIZIONE. PER FRANCESCO MONTARANI E’ LA SECONDA FINALE

 Una delle due finaliste appartiene al girone A: è la Vigor Cisterna. Presentatasi alle diverse interrogazioni del campionato, ha preso quasi sempre voti insufficienti. L’altra è una delle tre appartenenti al girone B giunte al penultimo atto: si tratta della Lupa Frascati. Due domeniche fa, dopo l’1-1 della gara di andata, avevo detto, in TV, che fosse giusto concedere all’ex allenatore del Pisoniano una opportunità che Fabio Lucidi meritava, per come sono andati gli eventi in Coppa, e perché il lavoro di un tecnico si giudica, finché il cammino lo permette, non solo nel massimo torneo regionale. Tre aggiustamenti la società li ha fatti proprio in ottica di migliorare sì in campionato, ma anche di giocarsi, unitamente al suo allenatore, la carta della strada che portava in finale. E questa carta è stata buona.

La Vigor Cisterna, l’altra parte del cielo regionale, ha dimostrato che le occasioni le sa cogliere pure di fronte a un’orgogliosa avversaria chiamata Sora. Che ora ha il solo obiettivo di provare a cavarsi via dalla zona della “bassa”, intesa come classifica. Sono due organici di discreta qualità, quelli giunti in finale, con la Lupa che ha corretto quanto fatto in precedenza con gli arrivi di Mancone dietro, Antonini in mezzo, Bernardi davanti. Mica tre qualsiasi, a rinforzare una compagine, almeno sull’undici di base, che non era male. Anzi.

Per Francesco Montarani si tratta della seconda possibilità, dopo la sconfitta di Anagni del 4 gennaio scorso, con l’allora suo Fidene a vantaggio del Pomezia. Questa volta non avrà Amassoka di fronte, né l’armata pometina, però la bontà del collettivo castellano è da prendere con le molle.

Visto come il campionato di Eccellenza ha rimandato a migliori giudizi futuri Vigor e Lupa, non c’è una vera favorita, anche se l’idea che mi sono fatto è questa: i cisternesi non ci arrivano da favoriti, e forse hanno imparato ad addomesticare l’eccessivo senso di responsabilità. Non trovate?

Max Cannalire

 

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