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ECC./A: LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100: FRANCO RIZZARO (ANZIOLAVINIO)


articolo del 25/1/2010



L'INTERVENTO SUGLI 88,100 DI NUOVA SPAZIO RADIO DI FRANCO RIZZARO (ANZIOLAVINIO)

 

Una gran festa, quella scarpa d'oro, regalata ieri a Stefano Antonelli.

Franco Rizzaro: "Antonelli è uno dei più forti attaccanti di questa categoria".

Quanta gente è accorsa al "Massimo Bruschini"?

"Volevano vedere in tanti di che pasta è fatto l’Anziolavinio. A noi ci portano a giocare su campi piccoli, come Borgo Santa Maria. Voglio tuttavia precisare che la vittoria della Vigor è stata meritata, indipendentemente da questa valutazione".

Con lo stadio pieno è stata vinta una vostra battaglia.

"Sì, il nostro campionato lo abbiamo vinto, e anche per un altro motivo. Perché abbiamo molti giovani delle nostre squadre di ragazzi. Li abbiamo costruiti in casa. Sento sempre parlare, ma lo dico con tutto il rispetto, di Tor di Quinto, Tor Tre Teste, Savio, Vigor Perconti e Urbetevere; noi ce li siamo portati avanti qui, con grande decisione. Va detto che tra queste società la Nuova Tor Tre Teste è l’unica che coniughi una prima squadra coi suoi giocatori a un grande settore giovanile".

Potreste rimanere in tre, come si era palesato in estate, se i bianco-celesti di Nemi dovessero mollare...

"Sono amici, quelli della Diana Nemi, anzi amici fraterni. Se uno sapesse ciò che spende l’Anziolavinio non ci prenderebbe a esempio, come ho sentito in televisione. Forse spendiamo anche meno di loro. Voglio fare il paragone, perché noi i giovani li cresciamo qui e non li andiamo a prendere in altre regioni...".

Poi prosegue il pensiero sui "grandi" e dice: "Abbiamo i senatori, è chiaro, Gamboni, Giuffrida. Antonelli, ormai, è uno dei nostri".

In quanti si staranno mordendo le mani, tra quelli venuti ad Anzio e poi, prima dell'inizio, andati via? 

Rizzaro afferma: "Penso di sì e mi dispiace: sai come sono fatto. Sono focoso ma sono una persona corretta, e mi affeziono alle persone che passano qui, ad Anzio, compresi gli allenatori di qualche anno fa. Per il resto noi facciamo le cose in silenzio: quando altre società fanno le cose si consumano cose incredibili. Siamo una piccola società ma sana. Non dobbiamo dare nessuno e non avanziamo niente da nessuno. Tutti i grandi giocatori che sono passati nessuno ha parlato di niente. Tutti vogliono ritornare, compresi i tecnici che sono stati qui. Mi ha fatto piacere che Di Donato abbia detto: “Sono stato un anno solo ma sono stato benissimo". E' un gran bravo ragazzo, un lavoratore e, soprattutto, un grande giocatore".

Quale è la previsione per le prossime giornate?

"Dobbiamo approfittare degli scontri diretti. Voglio mandare un messaggio alla Diana Nemi: che non molli perché è una squadra costruita bene, e l’ho detto quando abbiamo perso da loro, agli amici di Nemi. Speriamo che negli scontri diretti ci vengano utili, i suoi nuovi successi”.

                                  Massimiliano Cannalire

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