ECC/A: FIDENE-CECCHINA 2-1
articolo del 31/1/2010
FIDENE – CECCHINA 2-1 Cifani, tre punti d’oro Non basta al Cecchina un bravo Paoletti. Fidene secondo Fidene: Lauri 5, Esposito 6,5, Ianneo 6,5, Mancini 6,5 (40’ Cifani 7), Pollini 6, Liberti 7,5, Di Pietro 6 (68’ Marvelli 6), Cangini 7,5, Bez 7, Manganelli 7, Pantano 7 (57’ De Luca 5,5). A disp. Di Ponzio, Ronchetti, Ciotti, Martorano. All. Pino La Scala 6,5. Cecchina: Paoletti 7,5, Bonuomo 6 (46’ Cianni 5,5), Piergentili 6 (46’ Corsetti 6), Massara 6,5, Fabiani 6, Alonzi 6,5, Marrocco 6, Borghi 6, Alcini 6, Maglitto 6,5 (76’ Minichino s.v.), Campagna 6,5. A disp. Zigulich, Caporaso, Vari, Gracco. All. Pierpaolo Lauretti 6,5. Arbitro: Amici di Ciampino (6,5). Assistenti: Sigg. Filannino di Ostia Lido e Anfora di Formia. Reti: 26’ Bez, 61’ Maglitto, 88’ Cifani. Note: allontanato il tecnico Lauretti. Ammoniti Alonzi, Mancini, Ciani, Cangini, Alcini, Bonuomo. Il Fidene all’ultimo respiro, come l’Anziolavinio, che porta via un signor punto dal “Giovanni Fattori” di Civitavecchia dopo aver inseguito un tempo intero la squadra nero-azzurra: in realtà il successo dei giocatori di Pino La Scala è stato sofferto ma meritato, sia per come la squadra romana ha affrontato il non facile confronto odierno, sia per la mole di gioco sviluppata dinnanzi a un avversario tutt’altro che remissivo. Che il calcio dilettanti sappia dare delle forti emozioni questo è risaputo, ma che costringesse due delle tre grandi favorite ad annaspare fino alla zona Cesarini, questo no, francamente nemmeno il più bravo romanziere lo avrebbe ipotizzato. Così il Cecchina viene superato sulla linea del traguardo perché il punto ottenuto dal Civitavecchia e l’eventualità di un pari al Salaria, avrebbe consentito ai giocatori di lasciare nella zona minata di quota 26 il solo Fregene, addirittura superato dal Velletri in casa propria. Un rilievo va mosso, alla pur apprezzabile realtà romana: gioca parecchio, è continua sul piano fisico, ma ha una scarsa percentuale tra quanto costruito e quanto, al termine, ha finalizzato. Il 2-1 non rende giustizia all’operato del Fidene, che nel frattempo ha abbandonato la casacca bianco-verde in favore di un inedito rosso-blu, difficilmente visto dalle parti del fiume Tevere. I tanti errori commessi in zona d’attacco iniziavano con Bez che prima calcia alto un invitante pallone di Cangini, poi con grande precisione un tiro del centravanti veneto viene “stoppato” dalla grande vena del giovane portiere Paoletti, autore di una gran partita. Ma la rete, si dice, in questi casi, è nell’aria, ed arriva anche in area: è il 26’ quando Cangini centra un gran pallone dalla destra, che di testa, Bez manda in rete, con tutta la sua fisicità, sovrastando due avversari. Una volta avanti di una rete la formazione di Pino La Scala continua a produrre soluzioni geometriche di una certa sostanza, pur di fronte a un reparto centrale non facile da mettere in scacco. Ne esce una prima frazione apprezzata dalla folta platea. Al riposo il Fidene ci va sull’1-0. L’inizio della ripresa è di quelli giocati bene, con personalità, dal Cecchina, che non sembra la solita orchestra, davanti, e le soluzioni dei vari Campagna e Massara sembrano più frutto di sortite individuali. Tuttavia, al 16’, da una di queste, nasce il gol dell’1-1, merito di Maglitto, che, con grande caparbietà, guadagna la linea di fondo. Nella riscossione del premio lo aiuta Lauri, che non copre a dovere il primo palo, quello sistemato alla sua sinistra, portandosi il pallone al di là della linea di porta. Il gol dell’ex centrocampista offensivo di Formia e Terracina sembra un giusto esito, di fronte a una squadra graziata, dall’altra parte, dagli errori e in fase di rifinitura e alla conclusione. Uno di questi è eclatante, commesso dall’esperto De Luca, che di interno destro, cerca il palo sinistro ma trova, da buonissima posizione (interno ai sedici metri, altezza del dischetto di rigore), la linea di fondo, per la disperazione dei sostenitori del Fidene. Tutto fino al 43’, quando la grinta del Fidene si trasforma in azione in profondità, ottimamente sfruttata dal terminale Cifani. Il giocatore è bravo a controllare la palla e a scaraventarla in rete, in modo preciso ed energico, con un diagonale difficilmente neutralizzabile, anche per il buon Paoletti di oggi e di sempre. E’ il 2-1 che manda la squadra salaria romana a prendere l’Anziolavinio al secondo posto, con la prima della classe, l’Albalonga, ora a due punti. Per oggi la Diana Nemi, rivelazione del campionato, è spettatrice: vai a pensare che la neve potesse fare i danni che ha fatto, tra eccellenza e promozione, nel Lazio. Per il Cecchina tanti rimpianti, anche per un paio di situazioni costruite per frazione, ma perdere contro una squadra del lignaggio del Fidene non è cosa disdicevole.