ECC./A: LO SPAREGGIO DI ANAGNI SORRIDE AL FIDENE
articolo del 16/5/2010
FIDENE-ANZIOLAVINIO 4-3 d.t.r. (0-0) FIDENE IN SERIE D. NON ERA MAI SUCCESSO, PRIMA La realtà del popolare sobborgo della Salaria aveva sempre vissuto vicende di Promozione e, al massimo, d'Eccellenza. Gamboni espulso ingiustamente Fidene: Lauri, Esposito, De Gol, De Vizzi, Pollini, Serino, Di Pietro (46' Dominici), Cangini, Bez, Cangini (13' p.t.s. Mancini), Bez, Manganelli, Polverino (86' Tolomeo). A disp. Marino, Ianneo, Ciotti, Marvelli. All. Marco Lo Pinto. Anziolavinio: Papagna, Casaldi, Giordani, Fioravanti, Piccheri, Dell'Aguzzo (91' D'Antonio), Gamboni, Guida, Antonelli, Lupi (123' Flamini), Giuffrida. A disp. Cardinale, Del Grosso, Guidi, Morini, Malinconico. All. Paolo D'Este. Arbitro: Sig. Vincenzo Fiorini di Frosinone. Assistenti: Sigg. Ivano Martelluzzi, , e Domenico Orsini, entrambi di Frosinone. Note: espulso Gamboni per somma di ammonizioni al 10' del primo tempo supplementare. Ammoniti Di Pietro, Cangini, Guida. Giornata nuvolosa, campo in non perfette condizioni. 650 sostenitori del Fidene nella tribuna centrale, circa 250 dell'Anziolavinio in quella sita dietro le panchine. Dal nostro inviato allo stadio “Roberto Del Bianco” di Anagni, FR Il Fidene vince ai tiri di rigore lo spareggio di Anagni superando 4-3 l'Anziolavinio dopo lo 0-0 dei novanta minuti regolamentari e dei trenta minuti supplementari: la squadra di Stefano Morandi, Simone Rossetti e mister Marco Lo Pinto chiude il cerchio di una rimonta salendo in serie D dopo aver costruito con pazienza, e l'odierna possibilità, domenica scorsa con il 3-0 che ha fruttato la parità di punti, al termine delle trentaquattro giornate della stagione regolare. Non sono bastate oltre due ore di autentica battaglia, con poche occasioni da rete, per la verità, e quando Tolomeo ha mandato di poco sopra la traversa il suo penalty, qualche cattivo pensiero deve essere venuto agli oltre seicentocinquanta sportivi partiti da Roma e Napoli per tifare Fidene, dal momento che i bianco-verdi hanno diversi esponenti campani, nella rosa. L'unica cosa in grado di spostare l'equilibrio è stata la cosiddetta lotteria dei rigori, perché l'Anziolavinio visto oggi è stato ben altra cosa, rispetto a quello abulico e modesto di sette giorni fa. Al 3' Lupi tenta il tiro ma la palla va fuori, e al 5' Gamboni entra in area da destra provando il tiro sul primo palo ma Lauri respinge a mani aperte e De Gol spazza. All'8' la replica è tutta nella punizione di Manganelli, che vede il cuoio finire di un metro rispetto all'incrocio dei pali destro. Al quarto d'ora le squadre confermano di giocare corte e le reti restano inviolate: la gara è aperta con continui capovolgimenti di fronte. Al 18' Piccheri e Fioravanti fanno buona guardia su un affondo del Fidene; sul contrattattaco è De Vizzi a fare la diagonale al posto di De Gol, scattato in avanti, e a chiudere sull'attacco dell'Anziolavinio. Al 20' Bez è servito da un passaggio verticale di Polverino, e viene a contatto con Piccheri, andando giù. Situazione fortuita, e così la valuta l'arbitro. Al 32' Serino cerca ancora Bez ma Piccheri interviene bene e ferma tutto. Il Fidene senta troppo la gara e quella di oggi è cosa ben diversa da quella di sette giorni fa, merito di un Anziolavinio votato a giocare corto, con buoni meccanismi dei centrocampi, sia in mezzo che sui lati. Non è il solito Manganelli e Di Pietro non riesce a mettere un pallone che è uno, nel cuore della difesa avversaria. Per l'Anziolavinio bene Mario Guida, bene Dell'Aguzzo, e bene Gamboni, che prova due discese degne della sua fama. Al riposo è 0-0. Dagli spogliatoi entra Dominici per Di Pietro, oggi impalpabile. Al 2' Manganelli, dalla destra, con il piede mancino, supera due avversari accentrandosi, tira ma la conclusione è debole, e facile preda di Papagna. Due discese di Giuffrida mettono in difficoltà Esposito con il numero 11 che arriva sulla linea di fondo nel primo caso, e viene fermato dal tempismo di Lauri; e nel secondo arriva a tirare con il portiere che gli chiude il primo palo, quello destro. Il secondo periodo è più vivace del primo. Al 14' Manganelli arriva al tiro senza forza né precisione: Papagna sorveglia. Al 15' cross di Dominici, sale di testa De Vizzi che colpisce male, anticipando Bez, disturbato dal compagno: palla sul fondo. A metà del secondo tempo Manganelli entra in area con uno stop a seguire e, con un preciso diagonale batte Papagna. Ma il forte numero 10 bianco-verde aveva portato avanti la palla con il braccio destro. Al 27' punizione dal vertice destro dell'area di rigore, tira Gamboni e Lauri devia in calcio d'angolo. Il corner è respinto ancora coi pugni dal numero uno romano. La gara resta combattuta e le squadre si affrontano a viso aperto ma si stanno avvicinando i tempi supplementari. Al 41' Piccheri esagera nel badare all'avversario e spinge verso la linea di fondo Polverino, che si fa male, e deve uscire, per lasciare il posto a Tolomeo. L'arbitro avrebbe dovuto fischiare una punizione indiretta in favore del Fidene, nel rude controllo del pallone diretto verso il fondo, prodotto dal difensore tirrenico. Al 47' il Fidene ha la forza per portarsi in avanti: il calcio di punizione è battuto da Manganelli, palla sul secondo palo e Papagna esce e blocca. Un minuto dopo Dell'Aguzzo proprio non ce la più, tra crampi e forse uno stiramento: entra D'Antoni, che ci mette subito la giusta grinta. Finiscono, i quattro minuti di recupero, e si procede agli ulteriori tempi aggiuntivi. La sensazione è che l'Anziolavinio abbia arretrato, negli ultimi dieci minuti, il raggio d'azione, e che il Fidene stia prendendo un po' di campo. Cosa confermata dal primo over-time. Al 10' il protagonismo fa un brutto scherzo al direttore di gara, che in precedenza, per richiamare Manganelli, era andato a cercarlo a mo' di sceriffo, quasi cercando il contatto fisico. Facile, comportarsi così, quando sei alto 1 metro e 80 con uno che ha almeno 25 centimetri in meno, ma brutto a vedersi, dalla tribuna. E il secondo segnale della sindrome dell'accentramento è il secondo cartellino giallo sanzionato a Gamboni, per un normale contrasto a 70 metri dalla propria porta! L'Anziolavinio paga il conto e rimane in dieci contro undici. Diciamocelo: l'arbitro ha preso una “toppa”. All'11' un bel pallone di De Vizzi viene spedito dalla destra in mezzo ma non arrivano né Tolomeo né Dominici e la palla esce sul versante opposto. Quella che poteva essere una positiva situazione sfuma. L'Anziolavinio alla distanza cala, sul piano atletico. Al 13' fuori Cangini per Mancini, per provare a riorganizzare le trame del pacchetto centrale. Il secondo e ultimo tempo della stagione per chi va in serie D - Al 7' colpo di tacco di Tolomeo per Manganelli che non trova la palla e l'azione si argina di fronte al muro bianco-blu. Al 9' Guida avrebbe il pallone della vittoria ma l'impatto, a due metri dall'area di porta, spostato sulla destra, non è felice, e la palla finisce sul fondo. Si dispera, il gagliardo capitano anziate. Sembra finita qui ma non è così perché di tempo ce n'è, e ne verrà recuperato in dose massiccia. Anche se in molti, in tribuna, cominciano a pensare ai tiri di rigori, per decretare la vincitrice del girone A. L'arbitro dà 4' di recupero. Al 16' Fioravanti e Piccheri sbagliano il fuorigioco e anche Casaldi è fuori posizione: scappa via sulla destra De Vizzi, che entra in area ma, anziché tirare dritto per dritto in porta, il folticrinito mediano produce una cosa a metà tra una conclusione e un cross, con la palla che esce sul fondo sul palo più lontano. Al 18' l'ultimo ad arrendersi, nel forcing finale bianco-verde, è Matteo De Gol, che recupera una respinta della difesa sulla sinistra, si accentra e prova il destro. Ne esce un gran tiro a mezz'altezza su cui Papagna è superlativo: il tuffo del numero 1 caccia fuori il pallone dalla porta e lo mette in angolo. Brividi fino alla fine, dunque. D'Este, in vista dei tiri dal dischetto, spedisce dentro D'Antonio per Flamini. I rigori cominciano con Fioravanti e Flamini che di interno destro, mandano la palla alla sinistra di Lauri: l'Anziolavinio ne segna due su due, intervallati dalla stessa scelta e sorte cercata e trovata da Mancini: 2-1 per i tirrenici. E qui Tolomeo la combina grossa: il suo piatto sinistro manda la palla alta di mezzo metro rispetto alla traversa. Si dispera, il giovanotto, rincuorato da un compagno, mentre torna a metà campo. Piccheri va al terzo rigore, tirato forte e angolato. Lauri è bravo, si tuffa in terzo tempo, e devia fuori il pallone, non importa dove. L'errore di Tolomeo è cancellato! Manganelli, di mancino, pareggia tra la mezz'altezza e l'incrocio, alla sinistra di Papagna: 2-2. Giuffrida prova la via del tiro di interno destro alla sinistra di Lauri, che è ancora bravo, a prodursi nei primi due, rapidissimi passi, e nello stacco che lo porta ad allungarsi sul pallone. Parato. Serino segna il 3-2, Antonelli mette la palla di destro oltre la classica mezza altezza, per il 3-3. Tocca a De Vizzi, che tira un rasoterra di collo destro, e segna, per il tripudio del Fidene. Che termina la stagione nel migliore dei modi. Salendo in Interregionale. Tutto era cominciato domenica scorsa. Oggi non è più un sogno. Alle 13.27 il Fidene urla la sua gioia, in un'annata difficile, particolare, conquistata con un crescendo rossiniano. Dalla piazza dedicata a Don Giustino Russolillo, già imbardato a festa sette giorni fa come un condottiero medioevale, al fiume Tevere, la passione si è tinta di bianco-verde con felici nostalgie dedicate al rosso. I colori di ieri, la felicità di oggi. Che abbraccia più di un quartiere. Onore all'Anziolavinio, che domenica va al “Luigi Ariola” di Cave, per provare a ripartire, giocatori di Ferazzoli permettendo. Applausi a chi, con il mare in tempesta, pardon, il fiume, non ha mai smesso di credere, puntando sulla consapevolezza nei propri mezzi. Con una invidiabile condizione atletica nel momento più rilevante degli ultimi dieci mesi. Massimiliano Cannalire (hanno collaborato Mirko Cervelli e Gennaro Memoli) NELLE PROSSIME ORE PAGELLE E ULTERIORI PENSIERI SULLA "35° GIORNATA", FINITA AI RIGORI