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FLACCO PORTO PE-TOR DI QUINTO: LE PAGELLE


articolo del 27/5/2010



FLACCO PORTO PESCARA-TOR DI QUINTO 0-5 (0-1)


Flacco Porto PE

Zolesi 4 Effettua due grandi parate, una con l'istinto, l'altra in tuffo, su un gran colpo di testa ravvicinato provato da Commini. Sbaglia sul primo e sul terzo gol.

Di Tella 4,5 giornata da incubo, con un De Rossi in vesione splendida. Viene presto cambiato per un tentativo di dare sostanza in mezzo con Febo (36' Febo 6: è tra i pochi, per buona volontà, a raggiungere la sufficienza).

Micco 5 Soffre la rapidità di Frasca che prova ad arginare come può. Ma si tratta di un avversario incontenibile.

Giuliani 4,5: aveva di fronte grandi avversari, sotto ogni punto di vista. Sparisce nella marea “bianca” dei campioni d'Italia. Ma costruisce davvero poco (54' Cara)

V. Prosperi 4: ha sul groppone due reti, frutto di errori plateali. Giornata nera, da segnare sul calendario. E' tra i primi a naufragare, con il portiere. Impreparato, a questi livelli.

Tatonetti 3 Impreparato. In senso assoluto. Magari il Tor di Quinto avrebbe vinto 3-0 e non con cinque reti di scarto. Lui ci mette del suo. Ci dovrebbe pensare sopra: farsi espellere dopo aver subito fallo con una plateale reazione, non è da giocatore che vuol aprirsi una strada. Imparerà.

M. Prosperi 6 Poca continuità nel proporsi, merito anche di Loreti e compagni, che di spazio gliene lasciano in misura limitata. Nonostante questo il primo tempo lo vede attivo e propositivo.

Di Fabio 4,5 Una prova priva di spunti, con il giocatore che si perde spesso di fronte alla altrui rapidità. Non riesce a tenere compatto il suo reparto né la parte mediana con le altre.

Di Carlo 5 Sovrastato nella maggior parte dei duelli da un Marcelli in grande forma. Apprezzabile per la buona volontà, ma di conclusione non se ne vedono. Spesso stoppato.

Filosofi 5,5 Prova a fare un po' di movimento ma non riesce a costruire cose evidenti. Viene sostituito a fine primo tempo (46' Palmerini 5: la voglia di far bene c'è e ci prova ma si perde nel mare tempestoso delle falle di centrocampo e difesa)

De Amicis 2: è ancora più grave, la sua, di espulsione. C'è modo e modo di perdere. Non si può cercare il contatto pistando un avversario. Che comportamento è? Si può capire la frustrazione per una cocente sconfitta, subita dinnanzi al proprio pubblico, non tutto il resto. E sicché già nel primo tempo aveva tirato un calcio in reazione a un ruvido contrasto di un avversario. Vanifica la corsa e la volontà espresse. Impreparato.

All. Masciovecchio 5. Dà una certa quadratura per buoni venti minuti accettando la partita a viso aperto e sistemando due mediani puri davanti alla difesa, con tre mezze ali dietro Di Carlo. Prova a cambiare qualcosa ma quando affronti una squadra così compatta e la tua squadra ci mette del suo, cosa puoi inventare? Annata positiva in regione, meno al di fuori della stessa. A Roma sarà una visita turistica.


Tor di Quinto

De Simone 6 Turista, spettatore, e, in ogni caso, vigile.

Andreani 7 Uno dei giocatori più costanti, da due anni ai giorni nostri. Elegante ma soprattutto concreto, nel ripulire area e parti laterali della stessa. E' difficile sorprendere uno che ha il tempo del buon difensore nella marcatura individuale, materia che lo vede sovente dotto. Bravo.

Loreti 8 Un talento puro, utile in fase di spinta, puntuale in chiusura. Un giocatore responsabile, puntuale, sensibile da capire quando scendere, tagliare in due il campo, e come recuperare in fretta dopo un'azione d'attacco. Il prototipo del moderno terzino fluidificante sinistro.

Ciavarro 8 Prova di grande sostanza. Una prova da...Ciavarro. In crescita sul piano atletico, è tra i primi a capire come prendere le misure e in che modo costruire.

Marcelli 8 Dalle sue parti non si passa. Gestisce con grande disinvoltura, argina l'unica punta di ruolo, Di Carlo, in tutti i tentativi di deviare il pallone in rete, tranne una volta in cui l'attaccante di casa, su un suo disturbo, spedisce alto. Un signor difensore (81' Paris 6: fa a tempo a costruire un paio di lanci che diventano assist).

Cruz 7 Gioca comandando la difesa con la solita attenzione, senza patire mai, neanche quando va ad aiutare Andreani, in un paio di circostanze, nel primo tempo, all'inizio. Atleta di livello.

Frasca 7,5 Corre e copre con la stessa voglia. Quella di vincere. Determinato. E autore di una prova da incorniciare. Vuoi vedere che l'ex “cocco di mamma” sta diventando pure costante? Bravo per l'umiltà dimostrata, per l'impegno ammirevole; per la capacità di calarsi nella parte è stato un incontro molto positivo, per lui. Applausi a scena aperta, direbbe il miglior Bruno Pizzul.

Commini 7,5 Ci mette un po' perché pattina sul fondo che sembra sabbioso per almeno un quarto d'ora. Sembrava ad Alleghe, al palasport sul ghiaccio. Quando capisce l'andatura si mette in moto e in mezzo al campo ce n'è per pochi. Bravo davvero, nel giocare di prima, sia a terra che aereo, testimonianza di buone doti tecniche. E' uno dei simboli del gioco corale. Efficace, nella sua semplice maniera di applicarsi.

Pischedda 7 Grande opportunista, partecipa al gioco di squadra. Prova di buona efficacia e di vivacità. Questo giocatore merita un plauso. Sabato (per la serie “Oh noooo!), non ci sarà. Ha chiesto un giorno di permesso per la sagra della tellina, nella sua Fiumicino (78' Bianco 6,5: fa a tempo a togliersi una soddisfazione alla Inzaghi anche oggi. Come di recente gioca uno scampolo di gara, prova un paio di sortite e in una di queste fa a tempo a mantenere il pallone in campo per metterlo in rete. Bravo!)

De Rossi 8,5 Un giocatore che sa cosa fare, quando prodursi in dribbling, senza esagerare, quando giocare di prima. Migliora con il tempo che passa. E' fatto per questa disciplina, per certi livelli, per mettersi a giocare sì, di fino, ma soprattutto per compagni che ne seguono l'ispirazione. Voleva smettere di giocare, un annetto e mezzo fa. Folle, come il suo barbiere. Quando il Signor Lucas De Rossi gioca a pallone, in qualsiasi ruolo (alla Lazio gli volevano far fare il terzino!, n.d.r.), non ce n'è per nessuno. Nel Lazio come fuori.

Marioni 7,5 Un giocatore di buone movenze e raffinato sul piano del trattamento di palla. Partecipe e di grande costrutto sul piano del gioco (60' Cola 6,5: generoso, discreto e ostinato, segna una rete che chiude degnamente una signora partita, dei singoli e del collettivo. Ha fatto bene, a cambiare sponda fluviale, per realizzare un traguardo, anzi per cercarne un secondo).

All. Paolo Testa 9. Ha preparato bene la squadra per la concentrazione, per gli stimoli, per la quadratura che gli sa dare, da sempre. Dopo le fatiche di gara-1 contro i sardi, con l'attenuante di aver giocato la finale regionale due giorni prima, ha visto i suoi riprendersi con grande decisione, soprattutto sul piano atletico. In cui la squadra cresce, palesemente. E lui la gestisce con una buona dose di saggezza, consapevole in cosa possa migliorare nei singoli il collettivo, e in chiave generale. Ha grandi meriti, questo quarantenne allenatore, che ha vinto tanto e tanto vuole vincere, in una stagione iniziata con troppi acciacchi dei suoi giocatori-chiave, migliorati con il trascorrere dei mesi. Lo possiamo dire: se il calcio visto al “San Marco” è, più che da champagne, da vino rosso di quello buono, profumato e fruttato, è merito, una volta di più, di uno che “ha scelto” di vivere il Tor di Quinto, rifiutando facili sirene di club di (presunti) professionisti, laddove in campo ci va, in mezzo alla massa, il figlio dell'onorevole, il figlio del titolare di qualche supermercato (nobile categoria). O semplicemnte il figlio di...... La coerenza è come la verità. Una rivoluzione.

Sabato sarà un pomeriggio da trascorrere in compagnia, in attesa di sapere se in semifinale ci trova la Calabria (Bocale) o la Campania (Arzanese).

Arbitro: Sig. Capilungo di Lecce 8 (Assistenti: Campitelli di Termoli, 7,5 e Cardinali di Fermo, 7,5). L'arbitro sbaglia a non ammonire De Amicis e M. Prosperi nel primo tempo, che per il resto gestisce bene, con il solo assistente numero 2, il marchigiano Cardinali, che inverte una rimessa su un contrasto avvenuto a due metri da lui. Ma il primo ufficiale è bravo perché caccia Tatonetti per condotta violenta, consumata, e sbaglia solo nel non ammonire Pischedda venti minuti prima, per diversi dispetti che il centravanti romano andava producendo in giro. Solo il leccese, non se ne accorgeva... In ogni caso è un arbitro sicuro, che parla poco coi giocatori, ed è meglio, che fa i fatti. E in occasione della seconda espulsione applica il regolamento su De Amicis che cerca il contatto con un avversario a terra, che poi pista due, forse tre volte. Come si fa, da parte di un dirigente di casa, a protestare, in primis, di fronte a una sconfitta di tali proporzioni?, e in segundis, di fronte al fatto che il Flacco Porto ha tirato al massimo due volte verso De Simone? E, piccolo particolare, come si fa a protestare per due espulsioni sacrosante? L'arbitraggio è stato di buon livello, con qualche sbavatura sui falli di contatto, che non ha inciso. Magari a trovarne, di arbitri così.

Gli assistenti non sbagliano mai, sui fuorigioco, anche su quelli, diversi, di rientro.


Due considerazioni a latere: come si fa a giocare con un campo per destinazione così ristretto, una partita di finali nazionali juniores, quando la Lega Nazionale Dilettanti si riempie la bocca parlando di sicurezza? Secondo quesito: perché non attrezzare una struttura così ampia e bella, a parte il suddetto appunto, con gli altoparlanti? Del comunicato antiviolenza nemmeno la traccia. Sul piano organizzativo il Flacco Porto deve migliorare perché il San Marco è uno stadio davvero bello, pur privo di attrezzature per i mezzi di informazione (che so io?!, una spina, un banco di legno), sistemato al centro della bella Pescara.

Massimiliano Cannalire



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