Play out Eccellenza A: Stella Polare - Monterosi 2 - 0
articolo del 30/5/2010
Dal nostro inviato al “Comunale” di Pomezia La cronaca – Cozzolino al 4' si libera di un avversario in posizione di ala destra, si accentra e, una volta al limite dell'area, si produce in un generoso sinistro che tuttavia giunge centrale, tra le braccia di Vidoni. Al 7' un bel pallone spedito da Rinaldi dalla corsia di destra sul secondo palo vede Cozzolino giungere in ritardo sul possibile punto di battuta a rete. Al 9' la prima traccia del Monterosi con un bel cross di Diop al centro per Armando Borgognoni,bravo nella mezza girata, col destro, deviata da Gialli quel tanto che basta a mandare la palla sopra la traversa. Pericolo scongiurato, per i padroni di casa. Al 15' punizione dalla sinistra, battuta con il piede destro, da Rinaldi, all'altezza dell'area piccola, ove sopraggiunge Taveri che di testa segna il punto del vantaggio. Al 20' la reazione del Monterosi: cross di Diop dalla destra e buon impatto di Lucivero, con la testa, con la palla che esce di un paio di metri all'altezza del secondo palo. Al 25' un bel calcio d'angolo di Diop invita al colpo di testa Greco, che svetta e manda la palla a sbattere sulla traversa. Al 27' Rinaldi per Vittorini che patisce in area un impatto impreciso, e l'occasione sfuma. Al 29' grande azione Rito-Cozzolino il cui assist non è seguito dai compagni di squadra all'interno dei sedici metri avversari. Al 31' un apprezzato slalom di Vittorini vede il talentuoso numero 9 dei “guardiacoste” passare agilmente dalla destra al centro, saltare tre avversari in diagonale e, una volta giunto ai venti metri, servire un gran pallone per Ardia; l'esterno sinistro è bravo a saltare Lucivero che gli tocca la palla quel tanto che permette a Vidoni di neutralizzare la percussione del numero 11.
Stella Polare: Roberti, Lisi, Taveri, Vulpiani, Gialli, Cremonini, Cozzolino (52' Pompucci), Rinaldi, Vittorini (73' Innocenzi), Rito (55' Averaimo), Ardia. A disp. Fraccola, Innocenzi, Pompucci, Martini, Pierelli, Averaimo, Mazzeo. All. Arnaldo De Santis.
Monterosi: Vidoni, Lucivero (46' Mazzone), Prospero, Roversi (46' Angeletti), Greco, Tomassetti, Diop, Bufalini, Armando Borgognoni, Maestà, Santoprete (63' Veneruso). A disp. Kiszka, Mazzone, Di Giosia, Virgilio Borgognoni, Veneruso, Angeletti, Donninelli. All. Marco Frasca.
Arbitro: Sig. Fagnani di Roma 1 (Assistenti: Sigg. Camuso e Holweger di Aprilia).
Rete: 15' Taveri, 12' st Ranaldi.
Note: ammonito Lucivero per gioco falloso; Cozzolino per simulazione, Roversi, Mazzone e Angeletti per gioco falloso, tutti per condotta scorretta.
La Stella Polare riesce a confermarsi in Eccellenza, al primo anno in categoria, grazie al doppio confronti vinto con il Monterosi: la squadra di Arnaldo De Santis ribadisce quanto è accaduto in campionato allorché il 29 novembre vinse 2-0 al “Marcello Martoni” replicando l'11 aprile al “Comunale” con lo stesso punteggio. C'è stato, poi, il blitz di domenica scorsa, con la chiusura del cerchio oggi. Era una sfida tra due matricole e, parafrasando il direttore sportivo Vittorio Giovanale, confermiamo “che si tratta di una sfida tra due società sane, ed è un peccato che una delle due debba tornare in Promozione”.
Nel secondo tempo succede poco sul piano delle azioni degne di nota. Al 12' Rinaldi si produce per vie centrali, e, quando arriva a ventidue metri dalla porta di Vidoni, lascia partire un tiro, deviato, che vede la palla entrare nell'angolino alla destra del portiere: è il 2-0, che è il dato definitivo su questo play-off. Al 22' l'occasione per la rete della bandiera ci sarebbe ma, sul cross di Diop, Maestà, da ottima posizione, di testa, manda la palla di poco alla sinistra della porta di Roberti. Due tiri dalla distanza vengono provata da Rinaldi (25') e Bufalini (27') ma non dimostrano grandi preteste. Finisce 2-0 e la Stella Polare è salva. Al Monterosi resta la possibilità di presentare la domanda per il ripescaggio. In quattro incontri ha sempre vinto la squadra dei comandanti Mazzeo e Crescenzi, segnando sette reti e non subendone nessuna, e allora il verdetto appare giusto.
Massimiliano Cannalire