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Anziolavinio - Cavese 1 - 0


articolo del 31/5/2010



Anziolavinio: Papagna, Casaldi, Giordani, Fioravanti, Piccheri, Dell'Aguzzo (82' Guidi), Malinconico, Guida (89' Trippa), Antonelli (58' Gamboni), Panella, Giuffrida. A disp. Cardinale, Morini, D'Antonio, Fratticci. All. Paolo D'Este.
Cavese: De Vellis, Piccolo, Bianchi, Di Matteo, Galasso, Minotti (55' Corrias), Neri, Giacché (51' Chialastri), Bornigia (68' Todaro), Molinari, Fazi. A disp. Criscuolo, Cristian Vitrano, Milazzo, Gabrieli. All. Fabrizio Ferazzoli.
Arbitro: Giua di Pisa. Assistenti Arbitrali: Sigg. Meozzi di Empoli e Candiano di Pisa.
Rete: 55' Antonelli.
Note: espulsi Neri al 77' e all'83' Bianchi, entrambi per condotta violenta. Ammoniti Guida, Bornigia, Di Matteo, Corrias.
 
L'Anziolavinio spalanca quel casello autostradale, ideale e non, che porta alla serie D, ricevuto sul muso da Marco Lauri, portiere del Fidene, e ora riaperto per merito di una grande, apprezzabile, pratica prova espressa dalla formazione di Paolo D'Este. Nel secondo tempo è sparita, la Cavese, di fronte alla gigantesca essenza calcistica messa sul piatto di gara-2 da Dell'Aguzzo, Panella, Malinconico, Fioravanti, Piccheri,Giuffrida. Una partita da incorniciare, quella dell'Anziolavinio, che ha gettato il cuore oltre la siepe, non ha avuto, neppure per un attimo, paura di incappare nell'umana tentazione di gestire il 2-1 imposto alla Cavese sette giorni fa, a domicilio. E' stata più squadra, quella tirrenica, si è dissolta come le nubi del primo mattino, quella cavisella, basata su individuali soluzioni mai trasformate in gioco corale, di fronte alla compattezza difensiva degli avversari, capaci, in tante occasioni, di uscire con rara puntualità utile a mettere in off-side gli avanti e i centrali della Cavese.
Al 12' la prima palpabile occasione: Malinconico centra un gran pallone dalla destra, rimpallo tra Giuffrida, che controlla di petto, e Galasso, mani involontario, con l'ex attaccante del Savio che, in mezza girata, costringe al tuffo sulla sua destra De Vellis per respingere. Ma il numero 1 non trattiene permettendo ad Antonelli il tap-in di interno sinistro; palla fuori non di molto.
Al 21' Neri ci prova da lontano chiamando alla parata in due tempi Papagna, che anticipa il rapido Neri, pronto ad approfittarne. Quindi l'episodio che potrebbe spostare risultato ed equilibri di un primo tempo disputato con le squadre corte e gli spazi chiusi: è il 31'30” quando Malinconico si produce in una delle tante discese viste oggi. Il tiro-cross del numero 7 in casacca rossa è mal valutato dal giovane De Vellis, con la palla che, forse, tocca la traversa, e certamente entra in porta, toccando persino la rete: era gol, anche se il verdetto definitivo lo scriveremo domani, dopo il consueto montaggio a Rete Oro, a beneficio di sportivi ed appassionati del genere. La sensazione è che il signor Guia si affidi troppo all'assistente numero 2, Candiano, che non pare un cuor di leone nel suggerirgli la decisione apparsa ai più giusta. Fatto è che si rimane sullo 0-0. Nel primo tempo sono ammoniti Guida, dopo neanche cinque minuti, e Bornigia, entrambi per gioco falloso.
Nel secondo tempo Antonelli difende un bel pallone subendo fallo e, dalla punizione, mancina, che ne nasce, Fioravanti manda la palla a sibilare rispetto alla base del palo sinistro: grandi brividi per le due tifoserie, di fronte alla “foglia morta” provata dal numero 4. Al 10' l'azione che decide l'incontro odierno, per la serie “2 gol al prezzo di 1”: insistita azione di Giuffrida, che va a cozzare contro due difensori avversari (Minotti e Galasso?); non si arrende, il coraggioso numero 11 romano, che arpiona la palla con il piede destro, rimettendola davanti all'area piccola, con gli altri giocatori ospiti sorpresi. E ha, nella fattispecie, più fiuto di tutti, Antonelli che ci crede, arriva con grande tempismo sul pallone e, con il piattone sinistro, manda la sfera in fondo al sacco, per la giusta esultanza del mare tirrenico salito in riva alla Nettunense. A proposito: va detto che oggi il comportamento dei tifosi dell'Anziolavinio è stato esemplare per colori, cori e incoraggiamento per tutta la partita. Di contro, vedremo più avanti cosa ha combinato una parte della tifoseria di Cave...
Avanti di una rete in parecchi si attenderebbero la reazione della Cavese, che non solo non c'è ma addirittura vede la squadra di Ferazzoli rischiare il colpo del k.o. tecnico: non arriverà solo per una questione di centimetri. Al 15' Fioravanti su punizione costringe al gran balzo De Vellis per deviare la palla che, forse (attendiamo anche in questo caso le immagini), colpisce la traversa prima di andare sul fondo. Al 17' grande azione di Gamboni sulla sinistra con Panella al centro, e Malinconico proveniente da destra, che non arrivano, per un soffio, alla deviazione sottomisura.
Al 18' Giuffrida sfrutta un rimpallo del bravo Dell'Aguzzo, impegnato in pressing, salta l'ultimo difensore rimasto a protezione della trequarti ma strozza troppo l'interno destro, con la palla che va sul fondo. Al 21' Gamboni si accentra cercando ancora la conclusione di destro, con De Vellis che para bene sul primo palo. Al 22' Fazi parte dalla sinistra e prova tra precisione e potenza trovando Papagna prontissimo, sul palo sistemato alla sua destra. L'esterno di Genazzano, ultimo ad arrendersi, ci proverà più avanti con una percussione, arginata da un tempestivo Piccheri, che smorza la forza del passaggio prova in mezzo dalla linea di fondo, con Papagna che si salva rapidamente, in due tempi.
Saltano poi i nervi a Neri, che si stuzzica con Piccheri e lo colpisce, venendo espulso: nella stessa circostanza il pavido assistente numero 2, Candiano, si fodera gli occhi con Bianchi che sferra un sinistro a Fioravanti probabilmente colpendolo, senza che nessun ulteriore provvedimento esca da questa confusa situazione. Bianchi verrà espulso più avanti, chiudendo tristemente una giornata nera per la sua squadra.
Infatti va detto che Molinari, Bornigia, Giacché hanno giocato decisamente male, avulsi dalla manovra in cui le sole e neanche frequenti iniziative di Neri e Fazi hanno potuto evitare la sconfitta nella partita del “Bruschini”. Anche se, sul piano disciplinare, c'è modo e modo di perdere. Spiegatelo alla metà di quelli che si sono assiepati sulla tribuna riservata ai sostenitori ospiti, andata poi, anziché anticipare il rientro a casa, a cercare guai una volta fatto il giro. E oggi abbiamo contato ben cinque bombe carta da parte di questi geni e scienziati, con De Vellis che, in fase di riscaldamento, andando a prendere un pallone alla fine della pista d'atletica, per poco non viene danneggiato dalla prima di quelle poi lanciate. Poi dite che i giornalisti che queste cose le scrivono sono infami...
La partita va a calare nei minuti finali con la Cavese in nove e sbilanciata, e con un paio di errori commessi dall'Anziolavinio in zona-gol, in particolare al 40' quando Gamboni serve un gran pallone dalla sinistra, dopo un doppio dribbiling ubriacante, e Guidi, di interno sinistro rasoterra, sfiora il bersaglio grosso. La palla esce di un niente rispetto al palo sinistro anche se c'è stata l'opportuna deviazione di Galasso.
Finisce con la grande soddisfazione di Franco Rizzaro, che si produce in un ampio commento, consapevole come è delle grandi qualità della sua creatura, e che si commuove, evidentemente, per la voglia di dimostrare che l'Anziolavinio c'era prima, e ci sarà, a giocarsi le carte che portano alla serie D.
Arriva la notizia del successo, a sorpresa, del Mosciano in terra di Pistoia, e questo potrebbe essere un altro segnale positivo, viste le buone cose che si dicono in giro della Pistoiese. Intanto il casello è aperto. Basta correre, con muscoli e testa, e gioco corale, come oggi, in parecchi, hanno osservato.
Il match-winner Stefano Antonelli, calcolando le due domeniche di play-off, si sposta tra 21 giorni. E in tribuna c'era il suo antico maestro Riccardo Firotto, quasi a voler fare una liaison lunga 24 anni di calcio laziale.
Massimiliano Cannalire

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