Finale "Beppe Viola" Giovanissimi Frosinone-Tor di Quinto 7-6 dcr (2-2)
articolo del 11/6/2010
FROSINONE – TOR DI QUINTO 7-6 d.c.r (2-2) Frosinone: Palombo, Casalese (4’ s.t.s. Passeri), Ruggiero, Tufi, Bellato, Maceroni, Manzo, Mastroianni, Crupi (19’ s.t. Neccia), Toto (2’ s.t.s. De Carolis), Tariciotti (13’ s.t. Santopadre, 6’ p.t.s Capoluongo). A disp.: DElla Corte, D’Elia. All. Maurilio Trimani. Tor di Quinto: Placidi, Galasso, N’Dah Kinda, Papagni, Berruti, Toscano (21’ s.t. Fiore), Manzoni, Pontrelli, Attili, Marulla. A disp.: Camedda, Ciarlante, Ceccarelli, Lenzerini, Cartocci, Toure All. Paolo Testa. Arbitri: Furnò di Roma 1. Assistenti: Corsini e Sclavo di Roma 1. Reti: 10’ p.t. Manzo (F), 3’ s.t. Marulla (T), 10’ s.t. Maceroni (F), 33’ s.t. Marulla (T). Sequenza dei rigori: Marulla (T) gol, Ruggiero (F) gol, N’Dah Kinda (T) parato, Bellato (F) gol, Berruti (T) gol, Neccia (F) gol, Attili (T) gol, Manzo (F) traversa, Pontrelli (T) gol, Mastroianni (F) gol, Manzoni (T) parato, De Carolis (F) gol. Note: Recupero: p.t. 1’ – s.t. 3’. Ammoniti: Bellato (F). Il XXVII° torneo Beppe Viola, categoria Giovanissimi, è andato al Frosinone dopo una lunga finale con il Tor di Quinto, decisa ai tiri di rigore. Va dunque in archivio la “Champions League del Settore Giovanile”, come è stata ribattezzata dagli addetti ai lavori. Un’edizione che per questa stagione ha adottato una formula nuova, con una prima fase classica a gironi seguita da incontri ad eliminazione diretta in cui entravano in gioco le compagini professionistiche e le finaliste nei dilettanti. E proprio da queste ultime due categorie sono uscite le protagoniste della finale: il Tor di Quinto di Testa, arrivato fino alle semifinali del campionato regionale, ed il Frosinone reduce dall’esperienza nazionale. La finalissima ha vissuto di un primo tempo povero di emozioni al quale ha risposto una ripresa vivace con un Tor di Quinto più convincente rispetto ai primi 35 minuti. Grande protagonista Marulla, autore di due reti di pregevole fattura, il primo su punizione, il secondo con la soluzione mancina quasi allo scadere, costringendo ad allungare la gara fino a supplementari e rigori. CRONACA – All’ultimo appuntamento del “Beppe Viola” il Frosinone di Trimani si presenta con un 4-2-3-1 dove Toto è l’unico punto di riferimento offensivo e Bellato la mente in fase di costruzione del gioco. Per il Tor di Quinto il classico modulo, noto dalle parti di Via del Baiardo dove Berrutti è più arretrato rispetto alla linea dei difensori. L’avvio è tutto del Frosinone che sembra voler mettere subito le cose in chiaro, quasi a far risaltare quella linea di demarcazione virtuale tra un club professionistico ed uno dilettante. Al 2’ Toto recupera un pallone su un cattivo controllo di Papagni; serve in area Tariciotti che di prima intenzione manda alto. Successivamente, su angolo calciato da Manzo, Tufi prova di testa ma manca nettamente lo specchio della porta. La risposta dei romani arriva grazie a Marulla, nel computo finale della gara un assoluto protagonista. Il numero 11 inventa una splendida apertura sulla destra per l’accorrente Toscano che non dosa bene potenza e mira, sparando altissimo sopra la traversa. L’ottimo avvio dei ciociari viene premiato al 10’. Triangolazione rapida Bellato-Toto con quest’ultimo che trova ampio spazio sulla corsia di destra; assist preciso per Manzo che, al limite dell’area piccola, deve solo toccare in rete. Il vantaggio placa, però, la furia del Frosinone che spegne la propria intensità, quasi ad accontentarsi. Dalla parte opposta fatica il Tor di Quinto nella metà campo avversaria. Marulla ed Attili si dimostrano propositivi; superata la linea di trequarti, però, l’attacco sfuma perdendo di concretezza; merito anche della difesa ciociara ben attenta a controllare i pericoli. Al 26’ Toto impegna con i pugni Placidi, poi fino al riposo succede relativamente poco e si torna negli spogliatoi al termine di un primo tempo tedioso. Nella ripresa cambia improvvisamente la musica. Complice una reazione e soprattutto l’atteggiamento tattico diverso del Tor di Quinto, più aggressivo e deciso. Dopo soli trenta secondi Marulla si fa parare una violenta conclusione da Palombo. L’estremo difensore frusinate non può nulla invece al 3’ quando ancora Marulla pennella una perfetta punizione che si stampa sotto l’incrocio, riportando l’equilibrio sul campo. Il Tor di Quinto cerca di approfittare del buon momento e Pontrelli, un minuto dopo, ha la palla del raddoppio; Palombo legge bene i tempi e lo anticipa in uscita. Il calcio si sa è fatto di episodi, come quello del 12’ che riporta il Frosinone nuovamente in vantaggio. Nasce tutto da una punizione di Maceroni, quasi in prossimità dell’out di sinistra. Attenzione concentrata in area di rigore sui colpitori di testa ed invece la traiettoria della sfera, inaspettata e beffarda, sorprende Placidi e lo scavalca. Il resto della ripresa non manca di emozioni, il Tor di Quinto cerca il pareggio, mentre il Frosinone prova a chiudere la gara. Al 16’ Ruggiero difende bene palla, entra in area e cerca il secondo palo seminando un brivido tra la difesa capitolina. Sul fronte opposto si consuma una delle migliori azioni della serata. Attili cerca Pacciardi sulla sinistra; quest’ultimo osserva il piazzamento dei compagni e crossa preciso per la testa di Toscano, che schiaccia in area ma guadagna solo un corner sulla deviazione di Palombo. Al 23’ Pacciardi ci riprova, ma Palombi replica respingendo su Pontrelli. Un minuto dopo pasticcia in area Tufi ma Fiore, neo entrato, non sfrutta a dovere il regalo. Si arriva ai minuti finali, il Frosinone sembra reggere fino alla fine il gol di vantaggio ma non ha fatto i conti con il solito Marulla. L’attaccante riceve palla al limite della trequarti, si crea il corridoio per il tiro e poi piazza un sinistro velenoso sullo stesso angolino della prima marcatura; Palombi può solo osservare la palla in fondo al sacco e di improvviso si materializzano i supplementari. Nei venti minuti aggiuntivi accade qualcosa solo all’inizio, per mano del Tor di Quinto; prima con una punizione insidiosa di Attili, poi con un tentativo di Pacciardi. Si arriva ai rigori per decretare l’erede del Monterotondo, vincitrice nella passata edizione. N’Dah Kinda si fa parare il suo tiro, la traversa piena di Manzo riapre le quotazioni dei romani. Si va ad oltranza, ma basta solo una serie ulteriore per chiudere definitivamente il discorso. Palumbo si supera sul tiro di Manzoni e la rete di De Carolis permette al Frosinone di poter alzare il trofeo al cielo. Elia Modugno