Finale per lo scudetto Tor di Quinto-Brixen 1-0
articolo del 16/6/2010
BRESSANONE Prima di esprimere i voti sui singoli giocatori vanno fatti i complimenti al Brixen o Bressanone per la compostezza, la grinta, la sportività e l'immagine che i ragazzi di Alessandro Vacalebre hanno saputo lasciare all'impianto romano di Casal del Marmo. E' stato il momento più importante del club che ha terminato, nell'Eccellenza del Trentino Alto Adige, all'ottavo posto. Tanto di cappello per come hanno saputo rappresentare la graziosa cittadina altoatesina. Che sia un buon seme per il futuro di questa impegnata società. Brixen Knoflach 7 Ha parato tutto quello che arrivava dalle sue parti, e si è guadagnato la dote di migliore dei suoi. Ha fermato la “envencible armada”, la squadra più forte degli ultimi venticinque anni della categoria juniores, l'unico gruppo in grado di ripetersi in Italia due volte in meno di un anno. Infatti dalla finalissima della Borghesiana sono trascorsi solo 363 giorni fino all'ultimo atto giocato sul biliardo ministeriale di Roma. Bodner 6 Tanta volontà con dei clienti difficili. Esce bene individualmente parlando, da una sfida affatto facile e delicata. Non tra i peggiori. Hilpold 6,5 Generoso, coraggioso, non smette mai di correre nemmeno quando gli vanno via. E accarezza, nel secondo tempo, nel momento di maggiore spinta, anche la possibilità di segnare il punto del pareggio. Alza da pochi passi e non sarà un attaccante. Ma da difensore è un elemento che ha discrete potenzialità. Da seguire per un domani oltre regione (serie D). Litgeb 5,5 Francamente ci aspettavamo di più, per come se ne era parlato bene, prima della finale. Aveva di fronte i due centromediani più forti dell'ultimo quarto di secolo, Ciavarro e Commini, e non è un'attenuante qualsiasi. Prova di poco spessore (dal 46’ Huber 6) Causevic 5,5 Corre a coprire i parecchi buchi ma lui e Fischnaller ballano che è un amore, per tutto il primo tempo. E infatti si perdono Pischedda nell'occasione che diventerà decisiva, con il compagno nettamente fuori posizione e lui che viene tagliato dal diagonale perfetto provato da De Rossi. Una prova non sufficiente, in parte riscattata dal portiere. Fischnaller 5 Troppe falle, in mezzo alla difesa, e diversi, sono i palloni che lascia giocare agli avversari. Una prova insufficiente. Putzer 6,5 Ci mette tanta buona volontà ma finisce la benzina presto. E il suo tecnico se ne accorge sostituendolo con forze fresche. Prova apprezzabile (dal 51’ Goller 6: dà quella verticalità che si aspetta mister Vacalebre, prova a combinare qualcosa anche se sembra predicare nel deserto. Chiuso da un signore che si chiama Andreani, in diverse circostanze). Ritsch 6,5 Una partita più che sufficiente in cui non fa mai mancare la grinta necessaria a non mollare troppi metri. Guida la squadra nel secondo tempo a un quarto d'ora di forcing e nel finale, quando il minimo divario sembrerebbe ricucibile. Positiva partita. Fanani 5,5 Ovvio che sia un voto dettato dall'impegno perché non riesce a pungere né da mezz'ala dietro l'unico attaccante nel primo tempo, né quando è chiamato a provarci da più vicino (dal 67’ Lorenzi s.v.) Vecchio 6 E' una valutazione di stima perché combina pochino. Ci mette la necessaria volontà ma di costrutto non ce né per impensierire la retroguardia più forte della nazione. Shrott 5,5 Tanta corsa, spesso a vuoto. Chiuso da signori avversari, si affaccia timidamente quando la squadra cresce, nella seconda parte.. All. Alessandro Vacalebre 6,5 Un giovanotto in gamba, Alessandro Vacalebre, che ha provato fino alla fine a cercare la strada dei tempi supplementari. Ma, per utillizare sue parole, “ho avuto di fronte una squadra fantastica, di un'altra categoria, impossibile da eguagliare. E' un onore aver perso 1-0, in questa finale”. Il che gli rende onore, a sua volta. Tecnicamente ha fatto un signor lavoro, nell'arco di due stagioni, e per quello merita un 7,5. Possibilità di crescita, sue e societarie, intorno a questo gruppo. Arbitro: Sig. Rossi di Novara 7 Dirige bene per tutto il primo tempo e ammonisce solo nella seconda parte, a parte il “giallo” a Pischedda per l'esultanza dopo la rete decisiva. Efficace tecnicamente e sul piano atletico. Il voto è ridotto dal clamoroso calcio di rigore che non concede al Tor di Quinto nella seconda parte, quando lo stop-volley di uno dei rocciosi difensori altoatesini sembra provenire da un'altra disciplina. Sbaglia lui e il suo assistente numero 1. Nel complesso è un episodio che non incide ma ridimensiona una gara per cui avrebbe raccolto un 9 con tanto di applausi. Sarà per la prossima volta. M.C.