XXVII edizione Beppe Viola
articolo del 17/6/2010
Anche Beppe Viola si sarebbe fatto, volentieri, due risate, a bordo del fiume Tevere Ieri sera sono stati insigniti del riconoscimento dedicato al popolare giornalista RAI degli anni '80, al Salaria Sport Village Daniele Pradé, Enrico Preziosi, Davide Ciaccia, il Frosinone, Daniele Galloppa, davanti a tanti addetti ai lavori E' riuscita veramente bene, la serata di premiazione che saluta la XXVII edizione del Torneo Beppe Viola, e per tanti motivi. Intanto per la location, di fianco alla piscina del Salaria Sport Village, su una bella terrazza a mezzo piano, comoda per la tanta gente intervenuta e sempre suggestiva sul piano del colpo d'occhio. Per la passione delle società intervenute, sia quelle professionistiche, in testa Roma, Genoa, Frosinone e Cisco Roma, con la Lazio rappresentata, storicamente parlando, da Bruno Giordano, tra i premiati dall'Assocazione Sportiva Beppe Viola. Poi per il fatto di vedere la signora Maria Sensi accompagnata da Daniele Pradé, altro premiato nella splendida chiusura della rassegna voluta e organizzata da Raffaele Minichino. Il clima, poi, non era di quelli fatti per parlare di calcio con rivalità ma in maniera serafica, distaccata, con personaggi di spicco del calcio di Eccellenza, per esempio Bruno Camerini dell'Albalonga e Paolo Papagni della Pescatori Ostia, elemento, questo, che ha trascorso anni intensi in C2 e Interregionale, con l'Ostiamare. La Cisco Roma che ufficializza, alla presenza di Davide Ciaccia, amministratore delegato e presidente, e Massimo Corinaldesi, direttore generale, il cambio di nome, in Atletico Roma, nel momento in cui sale sul palco uno dei due illustri fratelli in compagnia di Piero Tulli, accompagnato dalla sportiva figlia, Siria. E ancora, i tanti colleghi intervenuti, da Roberto Di Gianfrancesco del Corriere dello Sport a Franco Melli, che presiede la giuria idonea ad assegnare i premi, da Eraclite Corbi del Corriere Laziale alla redazione di Sportinoro, con la conferma da parte di Raffaele Minichino, della lunga attività che attende la sua squadra su RDM Channel, con la sorpresa, di vedere, tra il pubblico, proprio Raffaele Di Mario presidente del Pomezia, freschissimo d'arrivo dal successo, nella semifinale di andata, contro il Matera (1-0). Tutto ciò con Simone Rossetti a fare da padrone di casa in un impianto adatto alle “grandes soirées”, anzi, uno dei più portati a belle situazioni come è stato bello l'omaggio all'uomo e al giornalista Beppe Viola, che si sarebbe fatto qualche risata, non tanto sui bei fuochi d'artificio, quanto sulle battute tra Franco Melli e Ilario Di Giovambattista, che, dopo la prima parte condotta tra una premiazione e l'altra da Alfredo Maria Cocco, ha gestito la seconda parte, con Fanny Cadeo al suo fianco. Apprezzati gli intermezzi di Antonio Giuliani, che ha scaldato la platea quando l'insidia del venticello di mezza sera faceva capolino a poche decine di metri dal fiume Tevere. Il comico romano ha riscosso grandi consensi. Tra i premiati Daniele Pradé per i suoi positivi sei anni nel ruolo di direttore sportivo all'A.S. Roma, e con Maria Sensi orgogliosa nel parlare della società che è stata del marito Franco, che è della figlia Rosella, come di una famiglia. Enrico Preziosi e il dirigente giallo-rosso hanno confermato che delle trattative che si sentono in giro nulla si è argomentato, con Ilario di Radio Radio pronto a dire: “Allora si fa”, tra l'ilarità generale. E' stata, poi, la volta, per l'Associazione Italiana Cultura e Sport, rappresentata in platea dal buon Massimo Zibellini, del premio al presidente Molea, quindi di Daniele Galloppa, giocatore del Parma, che si è detto sereno per la divisione del suo percorso da quello della Roma, e contento per le scelte fatte, una volta ricordata da Di Giovambattista la medesima fede – è tifoso dell'Inter – condivisa con Raffaele Minichino. Il premio a Bruno Giordano è stato salutato in simpatia da chi ne ricorda le gesta laziali e napoletane, sempre di bianco-celeste si tratta, e la serata, con una buona cena di qualità a fare da intermezzo, si è conclusa con i fuochi d'artificio, spettacolari, dopo che Raffaele Minichino ha ringraziato il comitato regionale Lazio della F.I.G.C., rappresentato da Vincenzo Calzolari, Dario Scalchi e dal settore arbitrale, con l'ex arbitro nazionale Sergio Coppetelli. Da ricordare che era all'esordio l'aggraziata Serena Di Ceglie, chiamata a sostituire nei cuori degli sportivi regionali e non la figura di Monika Kowalik, che dopo dodici anni passati a collaborare con Minichino ha scelto altre strade professionale, diverse dall'apparato televisivo, ma, pare, sempre nello sport. La XXVII edizione del Beppe Viola ha salutato con un grande applauso il successo del Frosinone ai rigori, e l'arrivo in finale del Tor di Quinto, la cui società è stata ricordata per l'impresa scudetto dal conduttore di Sportinoro e da Cocco assieme ai successi di Cisco Roma, Fidene, Zagarolo e, in ordine di tempo, Anziolavinio. Una gran bella serata, che ha confermato l'attenzione rotante intorno a questa manifestazione. Massimiliano Cannalire