Siamo di fronte alla Nuova Tor Tre Teste o al Real Madrid?
articolo del 20/6/2010
Siamo di fronte alla Nuova Tor Tre Teste o al Real Madrid? La finale del torneo Giovanni Paolo II non si gioca per l'abbandono di una finalista. Clamorosa autorete di un club tra i più noti di Roma. Che non gioca perché si presenta con 15 atleti su 18 estranei alla “lista bloccata” In una stagione sportiva l'attività di settore giovanile è lunga, impegnativa e severa, per i sodalizi romani e laziali. Tuttavia non avremmo mai pensato di raccontare ai nostri attenti lettori la caduta di stile in cui è incappata la società campione d'Italia della categoria interessata al torneo preso a paragone. La rassegna è intitolata a Papa Giovanni Paolo II ed è giunta alla quarta edizione, e, nella giornata di ieri, sabato 19 giugno, si sarebbe dovuta disputare l'ultima partita, la finalissima. In campo era previsto che ci fossero la Nuova Tor Tre Teste ed il Palocco padrone di casa, categoria giovanissimi classe '97, campionato che l'anno prossimo vedrà le società giocare il torneo di fascia B d'élite. Per l'ultimo atto si erano scomodati due assessori del Municipio XIII, quello, naturalmente, allo Sport, e il collega all'Urbanisitica; con loro due il presidente della circoscrizione, come si chiamava un tempo, Lizzani. Con tanto di emittente ben nota sul territorio per il lavoro svolto nell'attività motoria e nel sociale ovvero la nota Canale 10, pronta a riprendere l'avvenimento. Tutto nasce da una discutibile tendenza di diverse società, le quali da anni, vengono di tanto in tanto rimbrottate dagli organi di informazione ma anche dal Comitato Regionale Lazio della Federazione Italiana Giuoco Calcio, in quanto partecipano a differenti tornei della medesima categoria. Su questa scia la Nuova Tor Tre Teste è stata ripresa prima della gara di finale perché la lista bloccata è stata impostata sul numero massimo di 25 elementi schierabili senza se e senza ma, come ogni torneo serio che si rispetti. Il presidente del torneo Marco Ranucci ha fatto presente questa inadempienza ai dirigenti e all'allenatore della Nuova Tor Tre Teste, che si è presentata al campo con 15 giocatori su 18 diversi dalla “lista bloccata”. Soltanto tre elementi facevano parte di quel famoso elenco. Dopo una trattativa fatta con il presidente del torneo, contrario a far disputare la partita per la palese irregolarità e in favore del rispetto delle regole, il Palocco entrava in contatto telefonico con la società di via Candiani, che spiegava la contemporanea partecipazione a un altro torneo, in corso di svolgimento a Rocca di Papa, al punto che anche il tecnico presentatosi sul campo litoraneo era diverso rispetto a quello visto nelle partite precedenti. La replica della Nuova Tor Tre Teste sarebbe stata di questo tenore: “Noi partecipiamo gratificandovi e onorandovi con la nostra presenza”. A quel punto il delegato federale spiegava che la partita si sarebbe fatta proforma, anche per rispettare atleti e genitori accorsi al campo della Polisportiva Palocco, con il risultato già indirizzato per l'infrazione di massa su cui è scivolata la società romana. Ma sia i giocatori, di tutte e due le parti, che i relativi genitori e amici venivano disattesi, perché alle 19 la Nuova Tor Tre Teste non scendeva clamorosamente in campo abbandonando l'impianto. Una grave mancanza di rispetto nei confronti della Polisportiva Palocco, al lavoro non solo da 40 giorni per la riuscita o comunque la messa in opera positiva della rassegna ma da diversi mesi, quelli che richiede l'organizzazione a trecentosessanta gradi di un torneo a fine annata sportiva. Poniamo qualche quesito, in attesa di eventuali controdeduzioni, cui lasceremmo volentieri spazio, come è dovere di chi fa il mestiere di cronista: e se un giorno lo stesso modus operandi lo tenessero il Milan, la Juventus, la Roma, la Lazio, nei confronti della Nuova Tor Tre Teste, cosa direbbero, i saggi presenti in via Giuseppe Candiani? Che il club di Antonio e Alessio Di Bisceglia sia stato colpito dalla sindrome del Real Madrid? Che qualcuno abbia ipotizzato che in riva alla via Prenestina compaia presto un cartello con la scritta “Ciudad Deportiva”? Per una società che ha vinto due scudetti, uno juniores e uno proprio coi giovanissimi, di certo quella di Palocco è tutto tranne che una bella figura, con scarsa filosofia sportiva e un insano presenzialismo che porta il medesimo club e la stessa categoria a più di un torneo. Un quesito ce lo permetteranno, gli scienziati capaci di partorire un'idea così felice e ossequiosa: e se il torneo l'avessero organizzato società più blasonate del Palocco, tipo Tor di Quinto, Savio, Vigor Perconti, Romulea e Urbetevere, la Nuova Tor Tre Teste avrebbe mantenuto lo stesso atteggiamento? C'era bisogno di tutto ciò? E il rischio, ora, è che, pur miti, arrivino delle sanzioni federali. La storia si ripete. Ha vinto ancora Davide, contro il Golia della vanità. Del tipo "so' alto, so' bello, so' fotomodello". Massimiliano Cannalire