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Caso Foglianese


articolo del 10/8/2010



La decisa replica di Ivano Fronti, presidente

del Santa Marinella: "In 30 anni da numero 1

non ci ho capito nulla. Mi dimetto e vado avanti così..."

 

 

 

SANTA MARINELLA – E’ indignato, il presidente del Santa Marinella Calcio Ivano Fronti, per la sentenza emessa dalla Commissione Disciplinare Nazionale, che di fatto ha assolto la Foglianese e il suo allenatore, Mauro De Vecchis, dall’accusa di tentato illecito. La decisione di primo grado gli era costata una squalifica di tre anni al tecnico, cinque punti di penalizzazione alla squadra, tremila euro di multa alla società, con l’accusa di aver perpetrato un illecito sportivo alla vigilia della gara tra Santa Marinella e Foglianese, allorquando l’allenatore dei viterbesi fece chiamare da un suo giocatore il portiere dei rosso-blù Nencione, chiamata confermata dagli atti, per cercare di “ammorbidirlo” in vista della gara che si sarebbe giocata la domenica successiva.

Nencione denunciò tutto ai dirigenti del Santa Marinella e la questione arrivò alla Procura Federale che aveva ottenuto, dopo gli interrogatori, la sentenza di condanna. Una sentenza poi ribaltata dalla Disciplinare nazionale a cui erano ricorsi sia De Vecchis che la Foglianse, entrambi assolti. “Una sentenza scandalosa – dice Ivano Fronti - che crea un precedente e cioè consente ad un tesserato di tentare di corrompere un giocatore, tanto non potranno fargli nulla perché le telefonate non sono una prova di colpevolezza. Se questo è lo spirito del calcio dilettantistico, vuol dire che io in trenta anni di presidenza non ci ho capito nulla. Questi giudici che assolvono con tanta facilità i tentativi di illecito hanno dato un messaggio chiaro: si può comprare una partita o tentare di farlo tanto non sei punibile. Alla Foglianese e a De Vecchis hanno tolto tutte le penalizzazioni; noi che siamo la parte lesa, invece, abbiamo dovuto pagare un’ammenda. Siccome da tesserato non posso ricorrere avverso la sentenza, a giorni mi dimetterò e invierò un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per cercare giustizia”. Così il presidente dell’Unione Sportiva Santa Marinella.

G.B.



 

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