Il punto del girone B
articolo del 13/9/2010
Lupa, Sora, San Cesareo. Tre delle quattro star sono a punteggio pieno Due giornate dicono qualche cosa, non tutto. Di certo c’è, che tra le favorite, tre di esse sono a punteggio pieno, pur con storie differenti. La Lupa Frascati è bella a vedersi e fortunata, nel momento topico della partita; dei due rigori sul primo pesano diversi destini del totale dell’incontro di Artena. In ogni caso è ovvio che la squadra di Stefano Ferretti debba aggiustare quei delicati e quasi invisibili meccanismi che esistono tra il reparto arretrato e quello mediano. Per Daniele Persico è la dimostrazione di quanto possa pagare la serietà, in un mondo di tecnici spesso votati all’edonismo (del tipo “so alto so bello so fotomodello”) e in un settore in cui paga il portarsi la valigia appresso con lo sponsor per… Niente di tutto questo. Dai rivoli della via Casilina questo ex (bravo) centromediano e compagno del noto “zingaro” dai riccioli d’oro, dalla Seconda Categoria al campo Monza di Via Lentini, è giunto nella nobile Frascati, che credo stia a Vermicino come, lo diciamo con ironia ma non senza tatto, come Manhattan sta ad Harlem. E così scopriamo che Pistolesi è tornato a segnare e che il Lariano potrà sistemare qualcosa per vivere serenamente la parte sinistra della graduatoria, come si dice in gergo. Il Sora vince su rigore nei minuti finali anzi appena prima del triplice fischio finale, con Volante che realizza il penalty. Il San Cesareo fa subito sua la partita, e va in rete al 23’ e al 45’ con il prodigioso Reali. Nel primo caso sarà tenacia, sarà fortuna, sarà quello che volete, ma è un segnale, e nel secondo caso i ragazzi di Fabio Lucidi sono già messi bene sul piano della tenuta fisica. L’impresa della domenica la compie Lino Vergili coi suoi ragazzi. Il Torbellamonaca ha ragione della Vis Artena che viene sorpresa da tanta voglia di vincere e da un pacchetto centrale decisamente più attento rispetto a quello rosso-verde: al Carlo Panichelli vanno in rete Spurio e Groos, due buoni talenti del calcio capitolino. Carnevali si fa cacciare ingenuamente, in modo evitabile. Per gli arancio-neri è una grande, grande vittoria, dopo la bella prova offerta a Frascati. La conferma che bisognerà lavorare, e tanto, ma che in parecchi, dalle parti di via Santa Rita da Cascia, sono a buon punto. Al Marrocco Morolo e Diana Nemi si accontentano di un punto, dopo la negativa prima giornata. Non è stata una gran bella partita, con una ampia serie di errori dal centrocampo in avanti. Hanno vinto le difese, insomma. Anche in Marino-Ceccano non è che le occasioni siano fioccate, e i gol di Lauro e Lucchetti hanno firmato l’1-1 finale, che smuove di quel minimo la graduatoria dei castellani, e spedisce a quota 4 un Ceccano nettamente diverso, da quello di dodici mesi fa. E’ finita in egual maniera la partita di Palazzo Condotto tra il Formia e il Roccasecca, con la rete di Russo al 7’ e il repentino pareggio di uno abituato (14’) al gol, tal Guido Gatti, che quest’anno ha scelto il club dello storico presidente Marzella, per dare i servigi a una realtà che si è dovuta sbrigare, nel costruire la prima squadra. Fatto è che i tifosi di casa, cinquecento sostenitori circa, al termine hanno mugugnato con qualche fischio. E’ un tipo di platea, la bella Formia, abituata a ben altro passo. Ma quest’anno è meglio calarsi nel vestito di una Cenerentola, visto che in alto le concorrenti sono quattro, con una possibile outsider o al più due. Nella giornata dei tanti pareggi il Tor Sapienza riesce a venire via dal campo della Vigor Cisterna con un pareggio grazie a un’ordinata prestazione, ed è la seconda “X” che la squadra di Marco Ippoliti riesce a portarsi in casa; nell’ottica della ricerca di un campionato sereno la formazione giallo-verde ha iniziato discretamente. Al Terracina serve una rete del bravo Reppucci per aver ragione dell’orgoglioso Monte San Giovanni Campano, a una ventina di minuti dalla fine dell’incontro. I primi tre punti per i tigrotti, senza cullare illusioni ma costruendo una buona dose di serenità. Non è certo la sconfitta precedente, di fronte al San Cesareo, che possa rendere instabile l’ambiente terracinese. Massimiliano Cannalire