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I pensieri del lunedì - La quinta giornata/L'approfondimento


articolo del 4/10/2010



I pensieri del lunedì - La quinta giornata/L'approfondimento

 

L’Albalonga c’è. Rullo compressore-Palestrina

Il primo esame di rilievo presenta un conto salato al Tor Tre Teste.

I giocatori di Punzi passano a Ostia. Il Rieti è virtualmente in testa,

Corneto permettendo. L’Ostiamare getta il cuore oltre l’ostacolo

 

Aggancio dell’Albalonga in vetta. Atteso. La regolarità fa parte di questa squadra, che sta lavorando per migliorare le statistiche, ma dimostra, intanto, il suo potenziale, che è elevato, ben distribuito, nella ricerca di un equilibrio non solo tattico ma anche collettivo. Vincere a Ostia non è un’impresa da titani, sia ben chiaro, ma farlo contro un’avversaria, la Pescatori, che corre per tutti i novanta minuti, è un compito perlomeno impegnativo. Non importa chi segna, anche se a Molinari vanno riconosciute doti tecniche e balistiche di grande livello. Il campionato registra tante partecipanti nel primo blocco, essendo il girone A spaccato in due, con il solo Monterosi a fare da spartiacque, a quota 7: Così, scrutando l’orizzonte, il Rieti avrebbe la possibilità di andare primo, vincesse il recupero con la Corneto Tarquinia; nel frattempo la formazione di Simone Onesti passa a Vetralla dove la cantilena degli arbitri sarà anche giustificata da un paio di direzioni non felici, ma non può né deve diventare il motivetto di tutte le domeniche perché prima occorrerebbe guardarsi in casa propria. Il dubbio è lecito, come ha detto un collega corrispondente via radio: sì, il pensiero va a una squadra che forse non è completa. Inutile stare lì a fare giri di parole. Nel rapporto che ho sempre avuto con Tonino Frateiacci, persona di grande esperienza, la regola, non l’eccezione, è stata la franchezza. Sarò altrettanto franco: da una parte c’è la voglia di crescere sul piano societario, dall’altra vanno presi giocatori non dico tutti del livello di Fratoni, ma almeno un’ossatura che risponda a un medio canone di serena classifica. Non fosse stato per il problema del Fiumicino, ci sarebbe stata anche una concorrente in meno, nella parte finale della graduatoria. Il Rieti ringrazia, sentitamente, e torna dallo stupendo bosco del San Paolo con tre gol e altrettanti punti da mettere in cascina. Sul discorso della difformità arbitrale, poi, possiamo discutere ogni volta, se preferite. Per inciso: sono convinto che l’attuale gruppo della Foglianese possa esprimersi meglio di come ha fatto fin qui, evitando di puntare tutta una stagione sui soli scontri diretti. I margini potrebbero esserci, per ottenere qualcosina in più, soprattutto nelle retrovie.

Al primo esame consistente la Tor Tre Teste è stoppata – Diceva Eduardo De Filippo: “Gli esami non finiscono mai”. Vero, saggio, profondo, il pensiero di una delle figure più importanti della storia del teatro e della televisione, nel nostro Paese. Dopo aver battuto Pescatori, Fontenuovese, Fregene, ovvero quattro delle attuali sei sistemate in fondo alla classifica (e domenica affronta la Corneto, quinta, tra le sette “ultime”, n.d.r.), la Nuova Tor Tre Teste si sbriciola all’Antonio Sbardella di Palestrina di fronte alla formazione di Manrico Berti. Sul primo gol, di Juarez, qualche responsabilità ce l’ha, il giovane portiere, De Angelis; nulla può sul calcio di rigore di Alfonsi, a inizio secondo tempo, con il penalty procurato da un intervento di Quadrini. Fabio e Mari si fanno cacciare dall’arbitro viterbese Chindemi, la stessa sorte capita, per fallo “da ultimo” a Buglione, con De Angelis che neutralizza il secondo rigore di giornata, battuto da Juarez. Poi arriva la rete di Esposito e il gol di Gallaccio, a rendere più amara la giornata ai ragazzi di Fabio Tocci. Ho ascoltato con attenzione l’intervento TV del tecnico romano, ma anche il parere di un esperto collega che ha visto la partita, oltre al commento pubblicato sul nostro sito. C’era differenza alla vigilia, ce n’era in campo, e questo è emerso oltre uno dei due rigori probabilmente concesso in modo generoso da Chindemi. Se vale il discorso per la Foglianese, stessa cosa dico alla Nuova Tor Tre Teste. Evitare proteste o frasi non accettate dal direttore di gara è sempre un viatico che può eludere polemiche dopo e difficoltà in corso d’opera. I fatti dicono che al primo esame di sostanza la Nuova Tor Tre Teste, che dispone di un calendario facile, in apertura, è caduta, in modo rovinoso e fragoroso, di fronte a un Palestrina forte, quadrato, motivato, dotato di signore individualità ma anche, come dicono quelli bravi, di manico.

L’Ostiamare ha testa e muscoli, il Pisoniano versione 2011 sembrerebbe la lieta novella – Anche i tifosi dello Zagarolo accorsi all’Elio Mastrangeli si sono spellati le mani, di fronte a una partita di tale intensità: finisce 1-1, con buona pace delle concorrenti in classifica. Non è facile prendere un gol su palla inattiva al 28’ del secondo tempo e riportarsi in carreggiata dopo appena sei minuti. Lo fai se sei forte di testa e nel gruppo, se non ti butti giù e hai il senso della misura di una partita. Che, come dice Boskov, finisce quando arbitro fischia. Così segna Fabrizio Cioffi, con una dedica lassù, sulla tribuna più alta, al Papà, che aveva perso la compagna di una vita da poco, la Mamma del popolare stopper con il vizio del gol, che, prima di tutto, è un gran bravo ragazzo, e un combattivo atleta. Spaziani non può fare sconti perché sa che lui e l’Ostiamare sono attesi da un anno di verifica, anche se l’ambiente bianco-viola, sul piano societario, non dimostra grilli per la testa. Quelli che pretendono parecchio sono i tifosi, memori del buon trascorso, e allora occorre accontentarli. Un punto contro il maturando Pisoniano di questi tempi è da incorniciare, e questo fanno i ragazzi di Massimone Castagnari, che escono tra gli applausi unitamente alla giovanissima pattuglia dell’esperto Giuseppe “Peppe” Di Franco. Il Pisoniano sa di vivere un anno di transizione ma, nella parte orientale esterna a Roma, può creare un polo importante, una volta ultimati i lavori al campo, con l’allargamento (dietro le panchine) del Don Antonio Aureli. Per le gare interne si dovrebbe provvedere con Cerreto. I nove punti attuali degli empolitani sono i medesimi di due realtà ieri battute, Real Pomezia, giunto alla terza sconfitta in otto giorni, nell’ordine Fregene e Formia in casa, Torrenova al Tarascio poco meno di 24 ore fa, e Gia.Da. Maccarese, battuto sulla terra rossa tarquiniese dalla grintosa Corneto di Neno Gufi, sospinta a quota 5 dalla rete di Giorgi, valevole attaccante. Ma sono anche la dote del Civitavecchia, seconda vittoria sul campo, terza in totale, dopo il brutto scivolone di Coppa cui mercoledì proverà la squadra di Pino Petrelli a rimediare (basta una rete senza subirne). La “Vecchia”, come la chiamano oltre il 57° kilometro della strada statale 1 (Aurelia), passa a viale Spagna, che mi pare stia diventando un terreno di conquista per diverse, che passano da quelle parti. Vi hanno ottenuto un punto la Corneto alla seconda e il Pisoniano alla quarta, e tre i nero-azzurri: insomma i tifosi della frazione di Albano Laziale ancora devono sorridere in casa propria, e questo è un dato che mette in difficoltà la compagine del duo Centioni-Sancricca. E’ vero, le assenze, ma è anche vero che questa squadra è stata assegnata e messa in piedi con un rilevante ritardo. Il che solo in parte funge da attenuante, dall’altra è un problema, e lo è diventato.

Certamente con l’Albalonga e il Palestrina la copertina spetta all’umile Torrenova di Mauro De Chicchis: la vittoria ottenuto all’Aldo Tarascio di Roma (il vecchio campo del Collatino, per intenderci) per due reti a una sul Real Pomezia lascia di stucco i dirigenti pometini, che in otto giorni vedono ridimensionato, e di brutto, il proprio cammino. Passi la sconfitta interna a Torvaianica con il Fregene, bisognoso di punti, e lì meritava un pareggio per la stessa, galante ammissione di quel signore che è Dario Barnabei, presidente della polisportiva bianco-rossa. Ma perdere contro il modesto Formia 2-0 in coppa con la probabile uscita dalla competizione salvo fare rimonte clamorose in riva al Tirreno, mercoledì, è stato un primo inquietante campanello d’allarme. Non è che questa squadra ci ha messo del suo con un eccesso di presunzione e di naturale attesa di una manna dal Cielo? Perdere contro una delle formazioni meno attrezzate è certamente cosa che ha lasciato basiti i più generosi sostenitori di questo progetto romano-pometino. Un passo falso evitabile. Va detto senza mezzi termini.

Il Monterosi sale a quota 7, dicevo parecchie righe prima, e lo fa acuendo il momentaccio del Fregene, che ha una difesa colabrodo, e che ora deve guardarsi intorno perché i suoi tre punti li avrei immaginati diversi, rispetto a Pescatori, Torrenova, Foglianese e ai 5 della Fontenuovese. Che intanto si gode la sua buona rimonta nei confronti di un’altra appartenente al comune di Fiumicino che soffre, ossia la titolare del nome municipale. I giocatori di Claudio Carelli, è palese, hanno avvertito la “botta” della penalizzazione, e non trovano una continuità nelle gare in cui dovrebbero gestire il punteggio. Il che ha cozzato con la volontà di provare a giocarsi le sue chance negli scontri diretti della squadra di Tor Lupara. Il pensiero è semplice. Dal Cecchina, 6 punti, in giù, è cominciato il campionato per scansare le ultime sei posizioni. Il problema è che dai castellani in sotto otto, con la Corneto che, se per sbaglio o per sorte, fa lo sgambetto al Rieti, come si dice a Roma “se dà”! Per carità, con la regola dei tre punti quello che oggi è in discussione alla domenica successiva è certezza. In ogni caso il Monterosi, che ha grossi margini di miglioramento, deve dare continuità a ciò che va facendo. Dimostrando che la lezione passata è servita. E domenica prossima, in chiave tranquillità, ci sono incontri di assoluto interesse: Monterosi-Torrenova, Fiumicino-Fregen mentre la Fontenuovese ad Albano, la Pescatori Ostia a Civitavecchia, la Foglianese a Maccarese, e il Cecchina a Ostia partono con gli sfavori del pronostico.

Partite da spellarsi le mani saranno quelle del Centro d’Italia intitolato a Manlio Scopigno, la gara è Rieti-Pisoniano, Real Pomezia-Palestrina. Da doppia Tor Tre Teste-Corneto Tarquinia.

Massimiliano Cannalire

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