Eccellenza A: il punto della VII Giornata
articolo del 18/10/2010
I cinque giorni del Rieti La squadra di Simone Onesti soffre – mercoledì – per un’ora la Corneto, la doma con un grandissimo secondo tempo, e vince a Cecchina. E’ in testa. Non accadeva, per la frequentazione dell’Interregionale, dalla stagione 1996-‘97 (fu promossa dopo lo spareggio con il Pomezia e in Sicilia) La settima giornata di campionato ha fornito parecchi spunti di discussione. In testa va il Rieti di Giancarlo Palombi e Simone Onesti, lo scorso anno tecnico della juniores, premiato per la sua buona volontà, e al cui lavoro ha contribuito Fabrizio De Tommaso. Una società, quella reatina, che ha saputo scegliere gli uomini e i giovani con i quali affrontare questa avventura. In parecchi, tra quelli che hanno visto sul campo, l’F.C. Rieti, hanno detto e raccontato di una squadra ordinata sul piano dello scacchiere, volenterosa sul piano della grinta, messa bene sul piano della corsa. Insomma prendiamo gli amaranto-celesti e mettiamoli sotto osservazione perché è vero che la selezione è lontana ma, pur senza avere una rosa lunghissima, la formazione del centro d’Italia (nel senso squisitamente geografico del termine) ha maggiori credenziali al cospetto della Nuova Tor Tre Teste seconda con l’Albalonga , e, probabilmente, più costanza rispetto al Real Pomezia. La vittoria di Cecchina è un’ulteriore dimostrazione di forza collettiva dei giocatori di Onesti, subito in rete con De Simone e poco dopo con Marcheggiani; quest’ultimo, come sottolineava con merito Max Arrichiello, è al quinto gol avendo collezionato due partite intere delle sette disputate fino a oggi. Per il Cecchina prosegue la maledizione del proprio campo che, con una certa frequenza, è terreno di conquista per troppe forestiere. L’Albalonga dimostra tranquillità pur in dieci contro undici, espulso Pestozzi per somma di ammonizioni, e nei venti minuti finali manda in rete due volte Molinari, per una settimana di passione scampata, in casa castellana, una ritrovata vena del gruppo di Francesco Punzi, e un Fregene che da martedì lavorerà con Massimiliano “Chicco” Boccaccio. Al giovanotto di Ladispoli non è richiesto di calcare le orme dell’omonimo decameroniano, per carità, semplicemente la stabilità della pattuglia blucerchiata – colori originali bianco e rosso – per mettersi in carreggiata prima che arrivi il solstizio d’inverno. Sennò sono cavoli amari, dopo… Le dichiarazioni del dopogara del “Paglialunga” – Mario Costantini, tecnico della juniores, chiamato a questa rapida transizione post-camilliana: “Abbiamo perso alla distanza anche se, come gioco, come impegno, i ragazzi hanno dimostrato di non meritare la classifica attuale”. Francesco Punzi parla della sua Albalonga: “Sicuramente abbiamo sofferto il fatto di giocare il primo tempo controvento, e abbiamo reagito, alla lunga, a ciò che è successo domenica con la Fontenuovese. Anche se ci abbiamo messo un po’. Nella seconda frazione abbiamo dimostrato carattere e forza mentale, volendo quanto poi avremmo ottenuto”. A Vetralla occasione sfumata per la formazione di Mauro De Vecchis ma primi segnali di risveglio, purtroppo non per il reparto-portieri che continua a essere un tallone d’Achille di una squadra inizialmente costruita coi piedi (scusate la franchezza): segna un gran gol la Nuova Tor Tre Teste, con una prodezza balistica di Muratore, in rete al 27’. Repentina la replica della Foglianese, una traversa con Grimaldi (31’) e un suo gol al 37’. Sull’1-1 partita aperta e vivace con i padroni di casa che vanno avanti al 28’ del secondo tempo con una rete alla Borriello segnata dal signor Pelliccioni, centravanti oramai dai capelli bianchi, ma dotato di raro senso del gol. Finalmente un acquisto pesante, senza andare a mettere (sarebbe troppo facile) sul banco dei colpevoli il solo Donati, partito dai pressi del Monte Fogliano e della Cassia. Il jolly, cercato per due volte, primo tiro stoppato, e ottenuto con un po’ di fortuna lo pesca il bravissimo Quadrini, il quale, da ben 36 metri!, scaglia un pallone che assume i contorni di una saponetta per il malcapitato portiere di casa: finale 2-2 con l’amarezza che accompagna il ritorno a casa della squadra del Viterbese. Naturale. Primo punto ottenuto e qualche segno positivo, che la situazione si può sbloccare. Anche qui vale il discorso: non puntiamo il dito ma cercate in giro un portiere, magari del livello di D’Ippoliti, per esempio, che è libero e si sta divertendo, ma solo per motivi professionali, in II Categoria (blasfemia!, n.d.r.), pur nella splendida cornice di Collevecchio in Sabina. Non pretendiamo i fenomeni tipo De Bernardo, ma uno che non contribuisca a disperdere ulteriori punti finendosi, poi, per “bruciare”. A Tarquinia prevale il vento d’autunno, che non è un vento qualsiasi per chi conosce la splendida culla, con Cerveteri, della civiltà etrusca (vi consiglio di visitarla lontano dal pallone, n.d.r.): finisce 0-0 e serve a giungere a quota 6, in 7 giornate, alla squadra di Neno Gufi. Non ha convinto, oggi, il Real Pomezia proveniente dall’impresa di firmare il primo stop al Palestrina, sette giorni prima. La partita più attesa era di certo quella dell’Anco Marzio, terminata 1-1 ma con due realtà che hanno giocato senza badare a risparmiarsi o a coprirsi più del lecito; anzi, fino alla fine Ostiamare, in vantaggio con Aversano al 71’, e Civitavecchia, immediato pareggio con Ruggiero al 73’, hanno reso esaltante il loro incontro, riscuotendo applausi non soltanto dai loro tifosi ma anche dagli addetti ai lavori, tanti, presenti alla sfida. Le prospettive restano positive per le compagini di Pino Petrelli e Massimo Castagnari. La mattinata ha concesso il terzo risultato positivo alla Fontenuovese, della gestione Marco Rosa, con un combattuto ma positivo 3-0 imposto alla Pescatori Ostia; immediato gol di Gerli, raddoppio Eusepi e, nella seconda parte, di Iannilli. Il pomeriggio racconterà di un bel Palestrina arginato soltanto da un bel primo tempo, quello del Monterosi, che concede pochi spazi: nella ripresa, al 16’ e al 22’, German Juarez ne segna due, nel finale il gol di Gallaccio, per il 3-0 finale. Negli altri due incontri al Fiumicino non riesce mantenere il vantaggio ottenuto alla fine del primo tempo (45’) con Ferrari, perché il Torrenova ha una voglia matta di dire a tutti, me compreso, che ci stiamo sbagliando, e in questo la squadra di De Chicchis è ammirevole, e il suo punto, e ora sono 4, lo porta a casa: finale al Tarascio 1-1. A Bellegra gioca soltanto il Pisoniano, guidato da un grandioso Bibi Di Donato, che costruisce assist e gioco da atleta professionista quale è il laureato in medicina di Tivoli. Applausi a scena aperta e tanto di ringraziamento da parte di chi, Toscano al 6’, Fazi al 23’, con le sue giocate raffinate va in rete. La squadra ospite non costruisce niente e manca in tanti, troppi uomini di esperienza, risultati, nella versione odierna, fuori condizione. Se a questo aggiungiamo l’infelice espulsione di Borghi, che il fischietto Marchetti avrebbe dovuto evitare (secondo giallo tutto da soggettiva e infausta valutazione), allora l’aprés-midi è completo.