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PASSANO ALLA CASSA PISONIANO, ALBALONGA, CIVITAVECCHIA


articolo del 19/12/2010



 

Albalonga e Pisoniano, che sofferenza!

Rieti stregato da Bellini

Quando tanti fa scelsi di seguire questo campionato ne intuìi le potenzialità, per passione e numeri, e quando ci sono partite rovesciate nel risultato in pochi minuti capisci cosa ci sia di autentico, di reale, di sostanzioso in un torneo in cui vengono da fuori regione, da fuori classifica, per cimentarsi con uno dei due nostrani raggruppamenti. E' successo sia ad Albano Laziale in mattinata sia nel pomeriggio al campo della Nuova Rustica, che la squadra favorita soffrisse ben oltre il lecito. Vanno accomunate, Albalonga e Pisoniano, per aver ribaltato il tutto, ma i contenuti sono differenti; dei giocatori di Giuseppe Di Franco si sa che sono al centro di una crisi di stanchezza, non di gioco, con qualche poveretto di un paese vicino che sfodera l'invidia con dei giochetti che io notavo ai tempi della quarta elementare. Risultato: Vinicio Quaresima, in lacrime, va detto, saluta Piso e va nella calcisticamente modesta San Vito, dove hanno messo in piedi un campo di hockey, laddove, per dirla con Celentano, c'era un pallone che rotolava. E chi lo va a sostituire? Spinetti, che procura il rigore del 2-1. Esiste, una giustizia divina, a pochi chilometri da Bellegra, Olevano e dintorni, pur se l'ennesima rimonta del team primo della classe comincia a urtare le già latenti coronarie dei sostenitori più accesi.

Diversa, la vicenda della formazione castellana: anche qui parlo di una rimonta, la seconda, in poco tempo, e credo che la già latente pazienza di Bruno Camerini stia per esaurirsi. Con la squadra che ha, e con le assenze di Scrocca, Adornato, Ponzio, tra gli altri, sulla carta la formazione castellana avrebbe dovuto fare un sol boccone, della compagine maccaresana. Detto questo l'Albalonga ha riscosso un premio equo per la sua determinazione, che l'ha vista non mollare, fino al 90', e, una volta raggiunto il pareggio, andare a cercare con Ferri la lacuna difensiva ospite, dopo che l'undici di Calce era...rimasto in dieci. Più volte ho scritto di come questo signor Cenami di Rieti vada impunemente in giro a fare danni, fischiando rigori sbugiardati da gente di esperienza che vede la partita. E forse ieri i rigori li aveva azzeccati, sul "rosso" sanzionato a De Santis, interpellati due, tre colleghi, vista la televisione, non mi pare ci abbia azzeccato. Attenti, designatori, ad assegnarli partite di livello sennò poi la malizia mi porterebbe a pensare che la famosa PGR (Per Grazia Ricevuta), quest'anno, si sia spostata, come per incanto, dalle parti di Cassino verso Rieti, dove da tempo provare a tirare fuori arbitri da spedire di sopra. E dove quelli che una volta erano discreti arbitri, Mario Capitani su tutti, sono, purtroppo, diventati assistenti, per una scelta dei singoli. Fatto è che Bucri pareggia dal dischetto il rigore di De Luca, in due ottanta primavere o quasi, e Ferro segna con grande senso dell'opportunismo, al 94'40", appena prima del fischio finale. Era da ottobre, che l'Albalonga non vinceva in casa, e vale doppio perché una orgogliosa Pescatori, sorretta da un grandioso Bellini, riesce per due volte a riprendere un Rieti meritevole del successo pieno, e a contenerne la reazione.

Passano all'incasso il Civitavecchia, a Tarquinia, reti di Di Giacomo e Iezzi, e meglio i neroazzurri nel secondo tempo rispetto alla positiva prima parte dei giocatori di Neno Gufi, e il Pisoniano. Correggiamo i minuti, rispetto al nostro tempo reale: i ragazzi di Beppe Di Franco subiscono la rete da Campagna dopo 81', e la riprendono all'88', forse con una rimessa invertita da cui nasce un valido contropiede, finalizzato da Saliou. Al 91' Spinetti viene messo giù e Toscano, grande nel realizzare con freddezza, produce il guadagno di due punti su tre nei confronti del Rieti, portando il Pisoniano sul 2-1 nei confronti del Torrenova. Fortuna, sedere, tenacia, grinta, e quanto di possibile possa io oggi addebitare a una squadra tanto ben messa in campo quanto ben contrastata da un'avversaria che parrebbe in crescita.

L'impresa della giornata spetta al ritrovato Fiumicino, per il fatto di aver rimesso in carreggiata una parte della sua classifica, e per aver sorpreso una Nuova Tor Tre Teste sovente incoraggiata dai singoli episodi: in rete per i rosso- blu di Mario Apuzzo sono andati Napoleone, Ferrari e Palaia, per il 3-1 che emoziona, e parecchio, anche Ginettaccio Becchetti, che coi suoi 67 anni soffre, per la sua squadra del cuore. Per quei pochi che non lo sapessero Gino è stato l'inventore di Radio Fiumicino e antenato di quella che oggi è la fortunata trasmissione che ho l'onore, la fierezza, il piacere di dirigere, dopo oltre 25 anni. Come dire, a quei tempi, non c'erano dei poveretti che andavano in giro a fare i saltimbanchi da una redazione all'altra, o, senza tessera, a farsi chiamare addetti stampa. Ma il tempo passa e la gente si rende differente, con una facilità imbarazzante, quasi fossimo in politica. Tornando a Gino, l'ho sentito al fischio finale, in privato, e aveva il fiatone, segno che a Fiumicino, sulla carta, non vorrebbero sentire parlare di play-out, alla conta dei fatti. Ma ci vuole una migliore costruzione della squadra, e senza che parlino in parecchi, a mio modo di vedere e conoscere una piazza a me nota.

Nelle parti medie bene il Monterosi, 2-0 al Real Pomezia con doppietta di Pirillo, uno su rigore, oltre a uno (forse buono) annullato, e dell'Ostiamare, che ribalta la rete di Giannetti con un rigore dell'Airone, Spaziani, che pareggia e spedisce in gol nel finale un ispirato Consorti. Paga la Fontenuovese che, direbbero i beneinformati, potrebbe essere sul punto (?) di perdere Bebo Fontinuovi. E allora sarebbero dolori.

Il Fregene, finalmente, smuove la classifica riprendendo all'80' il gol del capitano cecchinese Alonzi, con una squadra, anche questa, che pare in crescita, innestata da qualche giocatore con la "maiuscola" in fatto di stare in campo e mentalità. Meglio un punto che niente.

Chiudiamo con lo 0-0 di Palestrina-Foglianese, dopo le dimissioni, dicono quelli bene informati, che sarebbero giunte a mezzo stampa, nuova maniera, non direttamente alla società o al direttore sportivo. Riunione tra lunedì e martedì ma di sicuro De Vecchis a Vetralla non torna. Il pareggio, sofferto e con un'equivoca rete annullata ai padroni di casa, è certamente un risultato eclatante, se consideriamo lo spessore e il valore della squadra di Claudio Solimina. Che ha giocato ma che soffre davanti, per le polveri bagnate, anzi, innevate. E' vero quanto asserito da Mariuccio Lenzini, in sede televisiva, sulla striscia positiva degli arancio-verdi. Ma è con squadre come la Foglianese, in giornate come queste, che devi scavare quelle impalpabili differenze, alla fine rilevanti.

Massimiliano Cannalire

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