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Girone A: il punto


articolo del 23/12/2010



Pisoniano, sei bellezze: che dote!

6 punti di vantaggio sul Rieti, 8 sulle terze, 11, addirittura, sul Palestrina. Un campionato vissuto senza grandi pressioni sta dando clamorose soddisfazioni al paese dell’Avvocato Cerroni. Ma vuoi vedere che tocca farci i conti, davvero, fino in fondo, con….’sta squadretta? Un brindisi con il naso all’insù, nel senso che… Il racconto di una giornata non afona grazie all’editore di Radio Incontro, Pino Castiello, che a mezzogiorno ci apre l’autostrada radiofonica

 

La diciassettesima giornata raccontata via web e, grazie alla lungimiranza di Pino Castiello, editore, e Giovanni Lucifora, collega conduttore e giornalista, via radio sui 105.8 di Radio Incontro, ha confermato la bontà del lavoro di Giuseppe Di Franco, Alessandro D’Antoni e della loro creatura, il Pisoniano. Oggi i verde-blu empolitani cari al presidente Nazario D’Antoni e al patron storico, Avvocato Cerroni, hanno ben sei punti di divario dal Rieti, superato, sorpreso, dalla migliore Fontenuovese di stagione, capace di vincere al “Manlio Scopigno” per 4-2; e ben otto dalla coppia che oggi si è ritrovata di fronte, con il successo della Nuova Tor Tre Teste, 4-0, sull’Albalonga. Purtroppo ero stato buon profeta, domenica, e in passato, delle evidenti lacune difensive e in fatto di concentrazione, capaci di creare insicurezze a tutta la formazione castellana, che una sconfitta così non la subiva da quel tempo. Che dire, poi, del gran primo tempo che mi raccontano del Pisoniano contro il Palestrina? Sembrava di rivedere Barcellona-Real Madrid, e questa volta, lo dico senza mancanza di gratitudine per quanto visto nella prima parte del campionato, la prima della classe, giocando bene dall’inizio, ha, coi fatti, mostrato di aver imparato la ruvida lezione di quelle partite, tre di sicuro, forse quattro, che l’hanno vista arrivare al traguardo con affanni di fiato e coronarici, più dei tifosi e dei dirigenti, rispetto ai giocatori. In rete ci va Spinetti, alla salute (per non dire alla faccia!) di un paese vicino che ha provato a sgambettare la corsa del duo presidenziale D’Antoni II-Quaresima I, cioè Nazario e Lorenzo, i quali, zitti e umili, consapevoli di dover restare coi piedi per terra, ma anche conoscitori a fondo del giocattolo in loro possesso, si godono il più bel momento da sei anni e mezzo ai giorni nostri, della loro patria-paese. Il Pisoniano è primo, con merito, con un gruppo davvero disincantato, lavoratore, che dimostra di avere negli intenti prima che nei muscoli, la voglia più che la curiosità, di vedere come va a finire. Perché è ovvio che in pochi si sarebbero attesi il Rieti grandioso fino a due partite fa, comunque da applaudire, e anche oggi, nella prima parte, ha costruito buone palle-gol, dopo i repentini sigilli di Petrangeli e Fontinuovi; in pochi avrebbero ipotizzato la presenza del Civitavecchia ma anche i ritardi, cronici, di Albalonga e Palestrina, di un’Ostiamare attardata, con la mina vagante Tor Tre Teste che oggi si è tolta un’altra bella soddisfazione, priva di grossi nomi o di quelli che ti fanno investire in modo corposo, no?

Il primato del Pisoniano viene avvalorato da ulteriori fatti non confinabili alla grandiosa partita giocata contro il Palestrina, che pure la sua importanza, sul piano di una più ampia valutazione, ce l'ha: il fatto di puntare su una difesa a quattro con dei meccanismi collaudati pure dai giovani a disposizione, Moreschi e Pepe o il più grande d'età Giuseppe Ansini; di disporre di un signor centrocampo fatto di qualità e di una ammirevole mole di lavoro, difficile a contrarsi. In attacco sta prendendo confidenza con un costante rendimento e, soprattutto, coi gol pesanti, ma pesanti e decisivi davvero!, il signor Gianluca Toscano. E allora i conti, ai piedi del Monte Guadagnolo, cominciano a tornare, alla moltitudine di frequentatori del popolarissimo bar centrale, ivi compreso il noto dotto e filosofico sindaco, al secolo Enzo Aureli, primissimo cittadino nonché tifoso verde-blu. Il presidente Nazario D'Antoni, ci riferiscono fonti bene informate, comincia a passare qualche notte insonne, a causa dell'inerzia presa dalla sua....squadretta, che comincia a correre come il miglior Renato Pozzetto quando in una famosa pellicola, per provarsi le scarpe appena fuori dal negozio, non venne più preso. E che dire del misurato personaggio-non personaggio Lorenzo Quaresima? Ci riferiscono che per queste festività vagonate di vino rosso di Olevano abbiano preso la direzione della sua piscina, per un sano bagno benedetto da Bacco, miglior rappresentante del nettare degli Déi. Il Pisoniano è, una delle poche squadre dei dilettanti ad essere ancora imbattuta come: i veneti del Delta 2000, i marchigiani dell’Ancona e poche altre e, fino a mercoledì,  anche il Mantova, prima di perdere in quel di Domegliara (Verona) con il Castelnuovo Sandrà, su un campo ai limiti della praticabilità, nel recupero della XV giornata del girone B di serie D.

Ma la squadra lombarda, che pure ha avuto trascorsi in serie B, oggi milita in Interregionale, mentre al modesto team empolitano, che tanti paesi riesce ad aggregare (meno che una sparuta parte di uno..., n.d.r.), basta l'enorme soddisfazione di essere l'unica eletta di ben trentasei realtà di Eccellenza nostrane.

Ma, per esempio, dall’involontaria alleanza del vento, che gioca uno scherzo da prete al Civitavecchia: i nero-azzurri di Pino Petrelli vanno in vantaggio con Iezzi smarcato da un colpo di tacco di Pistolesi, che dopo qualche minuto riscuote il favore dall’esterno destro, e va a segnare una rete da far spellare le mani al pubblico presente al “Giovanni Fattori”. Sembrerebbe indirizzata, la contesa. Nossignori!, perché Pirillo e Maestà, con un gran gol, pareggiano, fino a che, nella parte finale, al 37’, un’autorete di Marco Giacomini consegna la terza rete e i tre punti, tutti assieme, al Monterosi. Quanta grazia, avrà pensato Flaminio Cialli unitamente a Davide Cacciatori, nell’ottica di sistemarsi bene in classifica, cosa che oggi, come domenica, hanno comunemente fatto e bene sia la Fontenuovese che l’Ostiamare. I bianco-viola di Massimo Castagnari, infatti, al 26’ del secondo tempo, hanno scardinato il bunker avversario con una rete di Spaziani, che il Fregene non saprà più pareggiare, e finisce 1-0.

Finisce nel vento, come era cominciata, su un pessimo campo, Cecchina-Torrenova, che dice 0-0, utile a smuovere di quel poco che consente tale esito la classifica; nel finale i romani avrebbero addirittura la chance per far saltare il banco ma la gettano alle ortiche. Pari anche al San Paolo di Vetralla, con Fioravanti che porta avanti la squadra cara a Tonino Frateiacci, candidato al ruolo di uomo della perpetua non puntualità telefonica e nemico dell’apparecchio. Pareggia Spirito ma il problema è che alla mezz’ora la formazione di Neno Gufi resta in dieci contro undici per la somma di ammonizioni che si abbatte su Cascianelli. E per un’ora la squadra tarquiniese giocherà così, portando a casa un bel punto, alla conta dei fatti. Per la Foglianese un evidente passo indietro e una rilevante occasione non sfruttata. Poi se da Cura di Vetralla e dintorni ci facessero sapere gli ulteriori sviluppi della vicenda legata alla panchina esprimerei volentieri della sana gratitudine, merce rara, in questa regione.

Merita un discorso a parte il successo del Fiumicino, unica delle ultime sette a cogliere il successo pieno, grazie alle reti segnate, in quel di Torvaianica, da Rambaldi e Di Fiandra, nel 2-1 imposto al Real Pomezia. Si tratta del secondo successo di fila e questo assume notevole peso, su morale dei rosso-blu e relativa classifica. Non credete? Il Real Pomezia resta come Don Falcuccio, con questa battuta d’arresto, a quota 25, lasciato dal Maccarese, che al 92’ con un gol di Scrocca fa sua la partita con la Pescatori (2-1), e superato dall’Ostiamare, ora a 27, capace di risalire e ottenere ben 15 punti su 21 nelle ultime sette partite. Pensate se avesse portato a casa quel 3-1 diventato 3-3 ad Albano!

E pensare che il pomeriggio era cominciato con un polletto bianco alle cipolle rosse di Tropea. E non vedo la fine dello stesso. Siamo solo a metà dell’opera. Arrivano tabellini e commenti a valanghe. Lo spettacolo dell’odiato turno infrasettimanale prosegue.

Massimiliano Cannalire (ha collaborato Mario Di Stasio)



 

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