La Lupa Frascati passa a Sora punti e si rimette a 4 punti
articolo del 23/1/2011
La Lupa Frascati passa a Sora. Vince e viene scortato in Questura e a casa l’allenatore. Che calcio è, questo? La Lupa Frascati passa a Sora e consolida il primato ottenendo sei punti su sei contro la squadra di Pasquale Luiso. E’ riuscito, Sandro Pochesci, a restituire in una settimana le precedenti sicurezze, dopo la “botta” sentita per la sconfitta interna patita con il Morolo. Nel primo tempo ha iniziato bene per un quarto d’ora, la formazione bianco-nera, superata, al primo affondo, dalla rete di Gagliarducci, bravo in spaccata a mettere la palla in rete prima che un difensore la ricacciasse dopo un cross operato da Masini dopo un calcio d’angolo. Arriva il raddoppio di Polverino, dopo un quarto d’ora del secondo tempo. A un quarto d’ora dalla fine per un fallo in mischia c’è stato il rigore capace di riaprire, sul piano del risultato, la partita, realizzato da Volante. Ma l’ordine del reparto arretrato frascatano e la buona condizione sciorinata hanno permesso alla Lupa di vincere al “Tomei”, confermare la superiorità sul piano del collettivo, e rimettersi a quattro punti dalla seconda in classifica. E questo risultato trova un doppio esito perché il San Cesareo, che passa in vantaggio, con Rocchi, ma viene ripreso a una manciata di minuti dal termine, grazie a Chiaraviglio: finisce 1-1 il che non permette un guadagno netto, alla squadra di Fabio Lucidi. La Vigor Cisterna fruisce, pronti, via!, di un calcio di rigore al 14’, calciato da Tornatore e parato da Macellari. Alla distanza il San Cesareo esce fuori e crea gioco e occasioni, pur con diversi capovolgimenti di fronte, il San Cesareo passa in vantaggio al 5’ del secondo tempo con una gran punizione di Rocchi, e poi sbaglia altre tre occasioni per chiudere l’incontro. Fino al 35’ quando Chiaraviglio segna il punto del pareggio punendo oltre i propri demeriti gli avversari. La Vigor Cisterna, nel complesso della ripresa, aveva colpito un palo con un tiro di Chiaraviglio. Lariano e Vis Artena terminano sul 2-2 con la squadra di Stefano Ferretti che rimonta due reti. Infatti la partenza della squadra ospite frutta il vantaggio, segnato, dopo un’azione manovrata, dal centravanti Morelli. Prima dell’intervallo raddoppia Zanchi e, a inizio ripresa, si presenta in campo un altro Lariano, pur penalizzato nella prima parte (reclamava un rigore, a detta del suo presidente, Pinci); al primo minuto segna Moroni mentre dopo soli otto minuti viene cacciato, fiscalmente, Mariani, lasciando la Vis Artena in dieci contro undici. Decisione affrettata, questa del ciampinese Delle Fontane. Il pareggio arriva al 35’ per merito del difensore Calabrese che dalla media distanza prova e trova la botta forte e precisa. Nella lotta al secondo posto stesso raccolto, dunque, per Artena e San Cesareo. Sono 36 i punti della squadra di Tommaso Maurizi e Gianni Fiacchi, due in più del Tor Sapienza, superato a Marino dal rigore di Turazza (77’), e ripreso dallo stesso Lariano a quota 34. Con questo successo la squadra di Manolo Patalano viaggia a braccetto con il Monte San Giovanni Campano a 30 punti, con i ragazzi di Mirko Carlini che vincono uno dei derby della provincia di Frosinone, con le reti di Fumagalli (40’), Coppola appena inizia la seconda parte, e Silvestri al 12’. Il Terracina rifiata con l’ennesimo successo interno, netto, ai danni dell’Anitrella, superata per cinque volte, con quest’ordine, nelle marcature: Rosi su rigore, Reppucci, Marzano, ancora Reppucci e autorete di Mancini. Finale 5-0 e settimana tranquilla, per i tigrotti. Nelle zone play-out il Formia, con una delle rare conclusioni viste al “Nicola Perron”, batte la Diana Nemi grazie a un diagonale più preciso che forte firmato da quel gran giocatore che è Peppe Medoro, al 43’ del secondo tempo; per la Diana è notte fonda e una voce dal lago suggerisce l’esonero di Aldo Salerno, terzo allenatore di stagione, anche se in panchina c’era andato il presidente Giacinto Bertucci. Il Formia si sistema con grande fortuna a quota 23 avvicinato nella versione pomeridiana dal Morolo, che è agevolato dal turno interno con la Roma VIII, vinto 4-1. Per la squadra del presidente Costantini in rete Curnicelli e Buonanno, poi Melito accorcia le distanze. Nella seconda parte Martino su calcio di rigore, e Verrecchia, nel finale. Da rilevare che in occasione del penalty è stato espulso il portiere Capostagno, ed è stato allontanato dalla panchina Pagliarini. Dal fondo classifica risorge il Torbellamonaca, dopo i recenti progressi. La squadra affidata in corso d’opera a Fabrizio Fiaschetti, batte 2-0 il Ceccano ma, a parte il primo quarto d’ora, con il passare dei minuti il punteggio avrebbe potuto assumere un divario ampio, in un paio di circostanze. Rete magistrale del talentuoso Davide Groos, dalla distanza, al 18’. Il gol del raddoppio nella ripresa, costruito, bene, da Spurio, in verticale per Giuliani bravo a sfruttare una disattenzione difensiva nella tattica del fuorigioco, arrivare davanti al portiere e a batterlo di giustezza. Il Torbellamonaca si porta a quota 19, superando, in un colpo solo, Ceccano (18) e Roccasecca (17). Per la cronaca l’allenatore della Lupa è stato scortato dalla Polizia di Stato dopo diversi battibecchi e un pretesto assurdo: non doveva esultare, secondo alcuni benpensanti locali: “Mi scuso se ho esultato ai miei gol e al fischio finale. Chi non l’avrebbe fatto? Ringrazio loro degli insulti e complimenti, perché mi hanno un’ulteriore motivazione a far meglio. Diversi tifosi hanno spaccato il cancello divisorio dello spazio adibito a dieci nostri tifosi, ai giocatori e ai dirigenti, al punto che è dovuta intervenire la Polizia perché una macchina degli agenti è stata fatta oggetto di attenzioni e sassi lanciati, convinti che io fossi in quella vettura. I poliziotti sono scesi, e hanno provveduto ad arrestare due loro tifosi. E io sono stato portato in Questura, a Sora, e scortato a casa! Non è più calcio. Ma la cosa assurda è che il direttore di gara mi ha allontanato a fine primo tempo, dopo che sono stato preso per i capelli e ho ricevuto un cazzotto, con la seguente motivazione….per ordine pubblico. Così facendo mi ha mandato in tribuna con i rischi che poi si sono materializzati”. Che calcio è, questo? Non è un problema di esultare o di sfottò. Le aggressioni non sono giustificabili, soprattutto se di massa, pretestuose, organizzate. (Segue servizio) Massimiliano Cannalire