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Il Torbellamonaca se la giocherà con grinta. Parola di Claudio Giuliani


articolo del 29/1/2011



Roma - Ha smesso di girare, l’ex seconda punta o fantasista del Tor di Quinto campione d’Italia e poi vicecampione: Morolo, Ciampino, Pisoniano, Villanova, Roma VIII. E ora Torbellamonaca. Si è fatto, in sostanza, tutto l’arco di Sud-Est. Gli abbiamo fatto qualche domanda per capire la risalita arancio-nera, tra le qualità di Groos e quelle di Spurio, tra la grinta del collettivo, e l’ordine tattico di un grande difensore quale è stato capitan Fabrizio Fiaschetti, oggi prima guida della sua squadra del cuore.

 

Il tuo approdo nel Torbellamonaca è avvenuto a dicembre: è proprio in questo mese che hai avuto i primi contatti con la società?

I primi contatti ci sono stati dopo la partita contro la Lupa a Frascati quando ero alla Roma VIII. Ci siamo sentiti con Federico Giumento e Christian Pochesci e loro mi hanno proposto di venire al Torbellamonaca, per cercare di salvare la squadra che non navigava in buone acque. Poi la prima settimana di dicembre abbiamo trovato un accordo in grado di soddisfare le esigenze mie e del club.

Che tipo di ambiente è?

E’ perfetto per lavorare bene. Non ci sono pressioni, il gruppo è unito, non ci sono dissapori di nessun tipo, si lavora tutti insieme per cercare di raggiungere il prima possibile la salvezza diretta, che è il nostro obiettivo primario.

Sappiamo che provieni dalla Roma VIII, altra squadra del quartiere, ma prima ancora in quali altre compagini hai militato?

A livello di settore giovanile ho fatto Savio e soprattutto Tor di Quinto, la società a cui sono rimasto più legato: con loro ho vinto tutto quello che c'era da vincere. Sono diventato Campione d'Italia e due volte Campione regionale Juniores e soprattutto in quel periodo sono stato convocato con la Nazionale Under 18 Dilettanti e con la Rappresentativa del Lazio. Poi ho fatto il salto in Serie D a Morolo, poi Ciampino e a Villanova, in Eccellenza.

Dal tuo arrivo in maglia arancio-nera la squadra è passata al modulo 4-3-3. Ti era già capitato di vivere e giocare con questo modulo?

Questo modulo lo conosco bene. Tranne l'anno scorso a Villanova dove giocavamo col 4-4-2, ho quasi sempre giocato in questa maniera.

In queste prime partite con la casacca arancio-nera hai giocato da seconda punta, ma anche da prima: c'è un ruolo tra questi due che preferisci?
Si, preferisco partire da dietro come seconda punta perché entro più frequentemente nel vivo del gioco ma mi piace anche giocare come prima punta; insomma, gioco dove vuole il mister.

Il Torbellamonaca sta attraversando un buon momento, visto che nelle ultime sei partite ha perso solo due volte, ottenendo tre vittorie ed un pareggio. Un tuo commento su questo periodo…

Con il mercato di dicembre la squadra si è notevolmente rinforzata, sono arrivati giocatori importanti. I risultati si sono visti subito, abbiamo perso a Monte San Giovanni Campano dove la squadra doveva trovare i meccanismi, e ad Artena, all'ultimo minuto. Abbiamo battuto tre nostre concorrenti nella lotta per la salvezza: Diana Nemi, Roccasecca e Ceccano. Unico rimpianto restano i due punti persi in casa nel derby.

Come valuti Fabrizio Fiaschetti, ex capitano arancio-nero e vostro direttore sportivo, all’inizio, ora nel ruolo di allenatore?

Si è calato subito bene negli equilibri del gruppo; d'altronde anche prima di diventare allenatore era molto vicino alla squadra. Sta facendo bene ed è una bravissima persona, che ci tiene particolarmente a far bene.

Domenica scorsa avete vinto lo scontro salvezza contro il Ceccano per 2-0. Che partita è stata?

Il primo tempo forse un pò sottotono, soprattutto il sottoscritto; poi nel secondo abbiamo preso fiducia e abbiamo ampiamente legittimato il risultato col 2 a 0. E' stata una vittoria fondamentale, per la corsa a rimanere in eccellenza.
Inoltre sei stato proprio tu l'autore del secondo goal: cosa hai pensato quando hai mandato la palla a gonfiare la rete?

Mentre arrivavo in porta sono stato bravo a rimanere freddo, poi ho provato gioia per il gol.

Come giudichi il cammino che vi separa dal raggiungimento della salvezza?
Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Se giochiamo come sappiamo, sono sicuro che ci toglieremo delle belle soddisfazioni e raggiungeremo presto l'obiettivo che ci siamo prefissati: la salvezza diretta ma tutto dipende da noi.

Andrea Policriti

 

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