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Torbellamonaca, Elio Perri viene presentato alla squadra


articolo del 8/2/2011



Dal nostro inviato Roma – Elio Perri si presenta puntuale al campo di Torbellamonaca, intorno alle 18, tre quarti d’ora prima di venire presentato al gruppo dei giocatori. Ha giocato fino a 30 anni utilizzando subito la possibilità di fare il corso di base, nel 2001, fino al 2005-2006, quando, tramite la Bulgaria, ho fatto il corso di II ottenendo l’abilitazione. Come è andata, per questo contatto? Perri: “Con il presidente Alessandro Lupi e con i dirigenti ci siamo sentiti lunedì sera, e la cosa era stimolante, per provare a ottenere la conferma del Torbellamonaca in categoria, che giunga via play-out o tramite una soluzione diretta, anche se, a oggi, è complicata”. Quest’anno non sei rimasto nei professionisti, che, dopo Terracina, Albalonga, Avezzano (Serie D), hai vissuto a Val di Sangro (Lega Pro 2). “No, ma quest’anno nei professionisti è diventata una giungla…” Hai seguito il campionato d’Eccellenza? “Non tanto, dico la verità. Seguivo maggiormente quelli di Interregionale e Lega Pro 1 e 2. Ho visto, dalle nostre parti, spesso il Palestrina, il San Cesareo che è vicino casa (abito a Palestrina ma sono di Zagarolo), la Vis Artena e la Lupa Frascati”. Come è capitata, la possibilità della Bulgaria per arrivare a Coverciano? “Non avendo fatto il giocatore professionista a Coverciano non si entra. Ma conoscendo le lingue, inglese, francese e un po’ di spagnolo, ho scelto quella strada". Nella vita che impiego hai? “Sono in Cassa integrazione dell’Alitalia dove lavoravo prima che cominciasse questo periodo di difficoltà. Per il resto faccio l’allenatore e vorrei fare l’allenatore, ora come in futuro”. Ce la farete, a tuo pensiero? “È dura ottenere la salvezza direttamente ma abbiamo il dovere di provarci; o altrimenti tramite i play-out. E’ difficile la salvezza diretta, che è a sette punti. Però bisogna guardarsi dietro, la situazione è a difficile perché la retrocessione è lontana e la retrocessione diretta è vicina, a due punti”. Dei giocatori che stai per incontrare chi conosci? “Liberti, Ticconi, Roano, che stava a Torrenova, Groos, Giuliani Tor di Quinto, Frabotta portiere ex Savio Lodigiani, Spurio. Di diversi ne conosco le caratteristiche, le qualità, la tecnica, il senso della posizione”. Ritrovi parecchia gente che conosci, nel girone B… “Direi di sì. E a Terracina ci devo tornare, a Cisterna c’è Fiorilli. Ho già imparato il calendario a memoria”. Il tempo è stato breve, da ieri a oggi, al campo. Già ti sei organizzato, con i singoli dirigenti della società, per andare a vedere e osservare i prossimi avversari? “Ancora no, si conosce tanta gente che si può contattare per avere informazioni, questo sì. Poi si punta su qualche collaboratore, inizialmente, poi si vedrà, come credo si organizzeranno pure gli altri impegnati nella ricerca di rimanere in Eccellenza”. Quando un allenatore sta fermo, quali pensieri ha? “Magari fino a ieri stavo con la fiducia che l’occasione sarebbe capitata, ed è capitata. Faremo il massimo per raggiungere i risultati. Puoi essere bravo quanto vuoi ma senza i risultati…”. Poi raggiunge la squadra nello spogliatoio, e, per il Torbellamonaca inizia la terza fase stagione. E’ partita la caccia alla permanenza in Eccellenza. Massimiliano Cannalire

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