Il punto del girone B: SORA BATTE ED ESTROMETTE IL SAN CESAREO. LA LUPA RIMONTA: VOLATA A DUE!
articolo del 20/2/2011
Pare che sia diventata una volata a due!
la Lupa rimonta nel finale.
Ottimo Lariano
Il Sora vince il confronto diretto con il San Cesareo per 1-0 di fatto causando una spaccatura tra la terza e le prime due, che continuano a distare un punto dall’altra. Dalle immagini viste in TV e in attesa dell'articolo sulla singola partita a cura di Max Arrichiello, la squadra di Pasquale Luiso ha messo in piedi i giochi d'attacco con una maggiore continuità, probabilmente lavorando meglio, in mezzo al campo, e andando in rete al 37', con un colpo di testa sottomisura di Scuoch, su un'azione da calcio d'angolo. Il San Cesareo ha creato alcune situazioni con due, tre, nello specifico, che avrebbero fatto scaturire il pareggio, non ottenuto perché al 94' il giovane Rossi chiude la porta a Reali, all'ultimo assalto. Tajarol, in precedenza, avrebbe anche segnato il gol del pareggio che è stato annullato per fuorigioco. Finisce 1-0 con i tre punti che restano in terra volsca. Il commento del commentatore inviato al "Claudio Tomei", Arrichiello, dopo la trasmissione Sportinoro: "Il Sora ha meritato, e ha convinto, dando ritmo al gioco e pressione al San Cesareo: un successo legittimato dai fatti del campo. Un'occasione per gli ospiti in apertura, due per il Sora, nella prima frazione. La squadra di Lucidi, nel secondo tempo, ha messo subito tre punte, Reali, Neri e Tajarol, giocando a tre poi a quattro punte, con Hrustic, e poi Balsamo entrato in corso d'opera, al posto di Brasiello, che giocava terzino. E questo ha creato maggiori spazi in mezzo per una squadra ordinata quale si è dimostrata il Sora, con i soli N'Dyaye e Antonini a operare in mezzo. Il San Cesareo vede interrotta la striscia positiva di 19 risultati, come ha fatto il Pisoniano, e nell'occasione odierna mancava di Razzini e Cavaliere, i due difensori centrali, Rubino e Macellari, espulso domenica scorsa. Il Sora si è confermata una ottima squadra".
La Lupa Frascati vince nel finale ma nel primo tempo ha sciupato tante, troppe occasioni da rete, e questo sembra essere il tallone d'Achille di questa compagine, nella seconda parte del campionato. Va in rete Gatti al 36', su una punizione deviata da un difensore nella porta frascatana, e con quella rete si va al riposo. Dopo aver sbagliato in zona-gol anche nella seconda parte, in particolare due occasioni clamorose con Guardabascio, è lo stesso attaccante a disposizione di Pochesci che segna al 37'. Il 2-1 della Lupa arriva al 43', grazie a Jimoh Azeez, atteso a una rete pesante oramai da un mesetto e mezzo buono, cioé da quando, polemiche a parte, la squadra castellana aveva imboccato l'insidioso sentiero, scontro diretto a parte, dell'abbassamento del livello di gioco collettivo.
Dunque le distanze in vetta restano immutato, un solo punto, tra due delle grandi protagoniste di questa stagione: Sora 55, Lupa Frascati 54. E con il San Cesareo che resta a quota 47. E a proposito, impreziosisce il suo bel torneo il Lariano, unica squadra, con la Lupa, ad aver ottenuto i tre punti al "Tomei" (il Sora ci ha pareggiato 1-1 il 10 ottobre, n.d.r.) e all' 8 Settembre. La compagine di Roberto Pinci e Loris Di Giacoantonio ha vinto 4-1 con l'Anitrella e ora si è messa a tre punti dal terzo posto rappresentato dal San Cesareo: in rete Scacchetti, che segnerà una gran tripletta. Il primo gol arriva all'11' ma la gioia giallo-verde dura poco, perché un minuto dopo viene assegnato un calcio di rigore, che Lasconi, specialista dal dischetto, trasforma nel punto del parziale 1-1. Scacchetti sale in cattedra, e i compagni ne incoraggiano le qualità al tiro, sfruttate al meglio al 39', per la seconda rete, e al 73: Lariano 3-Anitrella 1. Ma non è finita perché in gol va anche Marchionni, a tempo scaduto.
La Vis Artena esce incolume dal campo del Monte San Giovanni Campano, dove perdeva per 2-0 nel corso del primo tempo: Tedeschi in rete al 3', raddoppio al 16' con Coppola. La Vis Artena ha il merito di non lasciarsi andare, di rimettersi a giocare, a rincorrere gli avversari, e al primo minuto di recupero della prima frazione, arriva la rete di Zanchi. Ma l'ex ariete di Ostiamare, Albalonga, Fiumicino andrà in rete anche all'89', per il 2-2 finale che, per paradosso, costituisce un punto guadagnato, alla luce di come si era messa. Con questo pareggio la squadra di Paolo D'Este si sistema a 40 punti, mentre a 37 la sconfitta del Tor Sapienza, patita a Morolo (ora a 29), rete di Corsetti al 41', permette al Marino, con lo 0-0 ottenuto a Terracina, nel pomeriggio, di raggiungere in graduatoria la formazione di Marco Ippoliti. Per i castellani, impegnati in coppa (avversario ancora indefinito), una posizione medio-alta, in un campionato in cui in tre sono scappate via da tempo.
Detto dei buoni 35 punti del Monte San Giovanni Campano, il Terracina è ora a 34, un punto in più appena della Vigor Cisterna, passato al "Carlo Panichelli" di Roma, con la rete di Martin Chiaraviglio, segnata al 26' del primo tempo, con il Torbellamonaca che non ne ha più, per riprendere una disgraziata partita.
Il Formia gioca una delle più brutte partite, di fronte al pubblico amico, contro il Ceccano, e, per assurdo, accarezza fino alla fine la possibilità di ottenere l'intera posta in palio: soffre all'inizio, va in rete con Mariniello (11'), ma, all'imbocco del rettilineo d'arrivo, viene ripreso (87') da un rigore segnato da Lucchetti. Non è per aver brillato, ma i dirigenti si arrabbiano con il commissario di campo per la concessione della massima punizione, nel finale. Un rigore che, detto francamente, ci poteva stare. Termina 1-1. Il Formia, avesse battuto il Ceccano, si sarebbe messo a 32 punti. Comprensibile la tensione, ma di errori ne sono stati fatti tanti che a fine stagione occorrerà fermarsi e parlarci sopra. La squadra ciociara si porta a casa un punto che significa, oggi, un totale di 22, come la Diana Nemi, abile da sfruttare il turno interno con la Roma VIII. Al "Luciano Iorio" in gol Paci (45'), Capozzi (69') e Gatta (88'), quest'ultimo con una botta dai venticinque metri.
Massimiliano Cannalire