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Girone A:Fregene-Pescatori Ostia 1-0


articolo del 27/2/2011



FREGENE-PESCATORI OSTIA 1-0

Fregene: 4-4-2 Roberti; Barone, Rolfo, Rinaldi, De Alexandris; Kinglsey, Cardinali, Bianchini, Vittori; Ceccarelli (60’Figura), Locci (60’. Favazza) A disp: Di Martino, Casini, Romanese, Bompan,  Giulitti. All. Boccaccio

Pescatori Ostia : 4-4-2: Bellini; Folco, Taveri, Vulpiani, Mazzeo; Cozzolino, Morrone (85’ Spanu), Del Giudice, Martino (67’ Contaldo); Violante (76’ Martella), Laliscia. A disp: Vallone, Zezza, Quoiani, Ascione, Martella. All. Pellegrini


Arbitro: Sig. D’Aquino di Roma 1   Assistenti: Sigg. Caretti e Sclavo entrambi di Roma 1.

Marcatore: ’93 Figura (F)

Ammoniti: Rolfo (F) Espulsi: Nessuno.

La squadra di Boccaccio è implacabile e dopo una traversa di Ceccarelli e un salvataggio sulla linea sullo stesso centravanti biancorosso fa suoi tre punti di platino grazie a un gol in pieno recupero del subentrato Paolo Figura

Nella più classica delle sfide salvezza di questo girone A del campionato di Eccellenza, il Fregene di mister Boccaccio risolve da squadra concreta e ben organizzata lo spareggio casalingo contro i lidensi della Pescatori Ostia. A decidere la sfida sul fantastico sintetico del campo sportivo “Aristide Paglialunga” di Fregene è la rete di testa, stacco imperioso su punizione dalla sinistra di Cardinali, realizzata del “super sostituto”, il numero 17 Paolo Figura, che stacca più in alto di capitan Taveri e batte il portiere Bellini, all’ultimo minuto di recupero concesso.
La partita è fatta di diversi contrasti e gioco spezzettato ma pochissimi interventi  disciplinari dell’arbitro ed ancor meno ammonizioni, perché tutto sommato la calma e la sportività ha contraddistinto tutta questa sfida. La Pescatori in realtà merita di perdere all’ultimo istante perché nella pochezza di veri tiri in porta, la squadra di Boccaccio avrebbe potuto essere già 2-0 con due sole conclusioni verso la porta di Bellini prima di quella vincente.
La prima grande occasione per i biancorossi di casa è immediata, al 2’ targata Ceccarelli, giovane “9” di casa, che gira di prima da campione in semirovesciata un corner dalla fascia destra e solo il provvidenziale intervento di Violante, l’altro “9” (classe 1993 come Folco, terzino destro scelto oggi da Pellegrini), che calcia via la sfera a Bellini impotente.
Poi poco, vero gioco non se ne vede più a parte qualche conclusione sballata di Violante e Martino al 15’ e al 23’ che vanno alte sopra la traversa, anche il Fregene non fa nulla di pericoloso per vincere.
Nel secondo tempo qualche gomito alto e qualche sgommata in più ma le vere occasioni sono soprattutto 2 a parte il gol, una è per la Pescatori Ostia ma se la crea il Fregene rischiando l’autogol, con Bianchini che per anticipare Laliscia al 5’ rischia di infilare di testa la sua porta con un intervento scomposto ma la palla sfila a lato. Poi lo stesso Laliscia, possentete numero 11 dei gialloverdi, al 18’ prova a incunearsi in velocità ma sbatte contro Rolfo che rischia nel fare un intervento a metà tra ostruzione e blocco cestistico che però per il signor D’Aquino di Roma 1 è valido e non è sufficiente per concedere il calcio di rigore. Al 25’ il muro degli “Squali del Borghetto” rischia di crollare per via del bel lancio di Cardinali che lancia nello spazio Ceccarelli tra i due centrali ospiti Taveri e Vulpiani: bruciante scatto in velocità che viene concluso da un gran pallonetto a beffare anche l’uscita di Bellini ma è traversa piena!
Arriviamo così all’ultimo minuto di recupero dove, come detto, la punizione arcuata calciata dentro dal numero 6 Rinaldi viene indirizzata con violenza da Figura alle spalle di Bellini con un gran colpo di testa ad incrociare. Gol, partita e incontro, che significano 3 punti dorati per i ragazzi di casa e una sconfitta forse immeritata nello specifico episodio per la Pescatori. Difatti, la punizione per trattenuta del giovanissimo Folco su Vittorini, dalla quale nasce la punizione-assist, è stata certamente invertita dall’arbitro D’Aquino di Roma 1, che avrebbe più probabilmente dovuto assegnare una punizione per la Pescatori Ostia. Perché? perchè  i calciatori si trattenevano alla stessa maniera, strattonandosi per un braccio, uno per prendere posizione e l’altro per anticipare l’attaccante che gli stava davanti e in questi casi, a parità di fallo, il regolamento prescrive che ad avere ragione sia sempre il difensore e non l’attaccante, come invece ha ritenuto il signor D’Aquino.

Giovanni Crocè

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