Il punto sul girone A - Dall'Antonio Sbardella un urlo, dopo 97'....PA-PA-PALESTRINA, PA-PA-PALESTRINA
articolo del 11/4/2011
PA-PA-PALESTRINA
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Partita equilibrata, decisa dal cambio di velocità
dei giocatori di Claudio Solimina. Per il club
di Francesco Anconitano e Augusto Cristofari
è la quattordicesima vittoria di fila!
Il Palestrina vince il confronto diretto con il Civitavecchia attraverso un grande secondo tempo, intenso e giocato su ritmi più elevati, dopo una prima frazione in cui il Civitavecchia ha dato sfoggio di personalità e tenuta. Va rilevata la totale mancanza di occasioni da rete per i primi 47', considerando anche quelli recuperati, a parte un tiro-cross di Ruggiero che, dalla sinistra, ha oltrepassato di un metro il montante orizzontale. Nella parte iniziale, con una certa frequenza, gli arieti Tacon da una parte e Di Giacomo dall'altra, sembrava aver calzato dei mocassini, vista la frequenza con cui andavano per le terre, pardon, per le erbe prenestine. Così al rientro dagli spogliatoi Tavani e Corrado dimostravano di che pasta fossero fatti con due iniziali discese che erano il preludio a un'azione costante, decisa, con altrettanti colpi di testa di Tacon imprecisi perché l'attaccante spizzava il pallone. Nel primo caso (2') palla fuori di un paio di metri, nel secondo (4') andava ben oltre. Il Civitavecchia soffriva il forcing degli orange di casa, pur privi di Juarez, che entrerà in corso d'opera, e di Pralini, uno che non andrebbe mai regalato come assenza, agli avversari. L'episodio che sblocca la partita arriva al 25' quando Gallaccio va via ad Audino con Giacomini che non riesce a chiudere; gli si fa incontro Boccolini che viene anticipato con la punta del piede, con l'attaccante che origina così il contatto - non evidentissimo - inducendo il signor Mei a fischiare il rigore e ad ammonire il portiere. Gallaccio tira forte e preciso mentre il portiere si getta alla sua destra. La palla, fronte alla porta, entra quasi centralmente, leggermente sulla destra: è l'1-0 che sposta la parità, costringe il Civitavecchia ad aumentare il ritmo, a mettere insieme tanti traversoni e qualche calcio d'angolo. Ma è la giornata delle difese e il risultato non cambierà più, fino alla fine. Il Palestrina vince per un cambio di passo palesemente espresso dal campo nel corso della seconda parte, rispetto a un Civitavecchia dal fiato corto, nella ripresa, e privo di idee, dalla metà campo in avanti. L'inerzia ha portato avanti la squadra di Petrelli, non la precisione, non l'intensità del primo periodo, e va rilevato come la partita sia stata equilibrata, corretta, con due grandi, grandi tifoserie. Le quali sono stato lo spettacolo nello spettacolo, di una giornata in cui è uscito anche un gran bel sole, dopo mezz'ora di gioco.
Va evidenziata l'opera di Carabinieri e Vigili di Palestrina, unitamente alla Polizia di Stato, nell'aver messo in pratica, con la benedizione della presidenza dell'Unione Sportiva Palestrina 1919, quella sana cosa che è il buon senso, e quell'altra che è l'elasticità, dal momento che sarebbe stato brutto e penalizzante estromettere dall'impianto di via Pedemontana sia i tifosi di casa eccedenti i 200 pemessi dalla (opinabile) ordinanza del Sindaco Lena, di giovedì scorso, sia i sostenitori ospiti. C'è stata una grande mobilitazione delle forze dell'ordine, ma anche una buona e valevole organizzazione.
Un'altra considerazione, colore nei colori: la Lion's friends band di Palestrina, guidata dal determinato Francesco Anconitano e dal "Compare" Vincy, al secolo Vincenzo, ha accompagnato le squadre all'ingresso in campo con un sano baccano, gioioso, prima, durante e dopo la gara, con sei strumenti di percussione e cinque da accompagnamento. E la goliardia, la voglia di mettere in atto quel gagliardo frastuono musicale, fotografia del clima di festa che ha preceduto la partita. A fine primo tempo tutta la banda passava dalla parte della tribuna centrale verso la tribunetta riservata a stampa e dirigenti, con tanto di musica capace di annunciarne il rapido capovolgimento di stanza. Stesso discorso di colori, fumogeni di ogni versione cromatica, partecipazione popolare, bandiere e bandieroni, per i decisi tifosi della "Vecchia". Grazie dello spettacolo, di entusiasmo, di folklore, di civiltà offerto da entrambe le fazioni. Segno che, quando ci sono le società organizzate come si deve, c'è gente che ti segue, comportandosi bene, sugli spalti.
Tornando alla contabilità del campionato, il Palestrina ottiene la quattordicesima vittoria di fila, si porta a quattro punti di vantaggio rispetto al Civitavecchia, a tre turni dalla fine, con i tirrenici di Adriano Clemente, altro elemento che va applaudito per la disponibilità al dialogo mostrata in un momento complicato del pre-gara, che adesso si dovranno guardare da dietro perché il Pisoniano, che ha battuto la Fontenuovese 3-2, è a tre punti dal secondo posto. La squadra di Giuseppe Di Franco segna due reti con il valido Yuri Fazi e una con quel talento puro che risponde al nome e al cognome di Gabriele "Bibi" Di Donato, medico per professione ma giocatore di talento per vocazione. Palmerini aveva segnato il punto iniziale della squadra nomentana, Giannetti la seconda rete.
Resta fuori dai giochi anche la remota speranza di rientrare rappresentata, prima del trentunesimo turno, dall'Albalonga, battuta 3-0 dall'Ostiamare dell'ex dal dente avvelenato, Alfonsi. Dopo la rete in apertura (7') è il fantasista a segnare due reti, una su punizione, l'altra su rigore, per una débacle che ha assunto proporzioni severe, e con la quarta posizione finale adesso in discussione per il pomeridiano successo del Rieti di Simone Onesti (1-0) nei confronti del Fiumicino.
Sui fondali della classifica si certifica la retrocessione della Pescatori Ostia, battuta nel confronto diretto del "Comunale" di viale Spagna per 2-0, con le reti cecchinesi del mediano Ferrazza, elemento duttile e discreto, e dell'attaccante Bernardi. Auguri a Morrone, giocatore della Pescatori, per l'infortunio subito, di rivederlo quanto prima in campo, visto il problema occorsogli alla spalla. E' quasi in Promozione anche il Fregene perché adesso sia i castellani, che la Foglianese, che ha superato i giocatori di Boccaccio al "San Paolo" di Vetralla (3-0), sono a otto lunghezze da loro, con soli nove punti in palio, nelle tre restanti giornate che chiuderanno, dopo la pausa di due domeniche per il "Torneo delle Regioni" e la Pasqua, la stagione regolare. Solo la matematica tiene in gioco ancora il Fregene.
Nella giornata dei successi interni, tra i quali quelli della Nuova Tor Tre Teste, 2-1 al Real Pomezia, reti romane di Brisciana su azione e Quadrini su rigore, e della Corneto Tarquinia, 3-2 sul Torrenova, gol di Gufi junior, Cascianelli e, dal dischetto, Spirito, l'unica a vincere lontano dal proprio campo è il Monterosi di Pierpaolo Lauretti. Succede all'Emilio Darra di Maccarese, con i gol di Maestà e Novelli.
Chiuderei il commento con un cenno storico. A Palestrina rivedono la possibilità di salire in serie D dopo quasi 40 anni: era dai tempi della presidenza di Dino Viola che non si parlava più una lingua...interregionale, per i colori arancio-verdi, che hanno vissuto quasi otto lustri tra la Promozione, quando di sopra c'era solo la Quarta Serie, e, da quando è stata istituita nel 1991-1992, l'Eccellenza. Anche il Sor Antonio Sbardella si starà facendo quattro risate, lui che nella città famosa per il noto compositore Pierluigi da...c'è nato.
Massimiliano Cannalire
(hanno collaborato Andrea Formiconi,
Livio Cipriano,
Alessandro Natali, Fulvio Ventura)