LE PAGELLE DEL SALARIA SPORT VILLAGE: I GIOCATORI
articolo del 11/5/2011
LE PAGELLE DEL SALARIA SPORT VILLAGE Emerge tanto Tor di Quinto, nel secondo tempo. Due partite nella partita Futbol Club Mostarda 7: sui gol non può fare granché. Il primo vede la difesa dormire, tutta assieme e pure i centrocampisti tornati indietro per coprire. Para ciò che può, rigore compreso. Il che tiene aperta la gara. Ma i suoi compagni non ne hanno più, per metterla di nuovo in gioco, la contesa. Macellari 6,5: va meglio nel primo tempo e cala alla distanza, come buona parte dei suoi compagni di avventura. Ingaggia plausibili duelli e ci mette della buona volontà. Peccato per lui e per Luzi che non sia continuo per tutta la gara. Carriola 6: ha clienti difficili cui lascia, diverse molte, spazio per i cross. Ma combatte, lavora e dimentica di spingere, a un certo punto, perché, dei due esterni, il fluidificante è Macellari. Sufficiente. Allena 7: contribuisce a dare ordine al gran primo tempo giocato dal Futbol Club. Fa il lavoro oscuro, ed è l'anima che tiene unita, come è accaduto per tutto l'anno, il reparto arretrato a quello di metà campo. Combatte e corre, recupera palloni e li smista. Discreto, il rendimento. Fernetti 7,5: è l'anima della difesa, è l'insormontabile baluardo che, quando sbanda il Futbol, non può nulla, da distanza ravvicinata. Quando per quasi mezz'ora il Tor di Quinto la mette di tanto in tanto sui lanci lunghi, respinge ogni pallone che passi dalle sue parti. Se uno fa il remake in testa delle reti prese la prima e la seconda sono frutto una di un calcio d'angolo e di un sonno collettivo, l'altra di un tiro al piccione con l'aiuto della traversa. E la terza in contropiede. Per un'ora e dieci inappuntabile e gagliardo. Bravo. Costantino 6,5: anche Tassotti, di fianco a Baresi, è diventato un validissimo difensore. Costantino ha agito bene e lavorato sodo, contro dei signori giocatori, sulle palle alte come per terra. E' venuto a trovarsi in inferiorità numerica in alcune situazioni e non ha potuto più di tanto, nella seconda parte, fino al fallo da rigore, forse evitabile, con un po' di attenzione in più. Ciampicacigli 6: ingaggia un interessante duello con Proietti, che riesce anche a mettere in difficoltà, per diverse volte. Ci mette tenacia e volontà, anche se affonda meno di quanto ci si aspettava (48' Privitera 6: ce la mette tutta ma oltre l'ordinario non riesce a produrre, quando servirebbe qualcosa di più) Maccagno 5,5: infortunio a parte, che ne giustifica l'uscita, è andato a concludere una volta, partecipando a un'altra azione offensiva. Ma non è stato tra i migliori, anzi: era atteso, e ha giocato da normale giocatore, uno che avrebbe ben altra sostanza, vedi le due semifinali e il campionato (67' Zandri 6: riesce a combinare qualcosa, senza incidere. Entra e va al tiro dimostrando carattere e personalità, e voglia di fare. Poi affonda nella modestia del pacchetto mediano e di una squadra che, di più, non riesce a fare. Forse ha fatto il massimo). Cascione 5,5: solo la voglia di fare non basta. Lavora, per carità, per la squadra e riesce a fare da sponda e a far salire la squadra. Ma ciò accade nel solo primo tempo. Nel secondo avrebbe un'occasione, da solo, quando il Tor di Quinto lo lascia, smarcato, sulla destra in area, e lui tira in...touche. Alto, esageratamente alto. Serviva uno che, tra una cosa e l'altra, la buttasse dentro. Lontano dallo spessore di una finale. Amici 7: va valutato come giocatore e per 70' è un signor giocatore, poi si innervosisce quando Ulisse gli prende le misure, quando perde contatto col resto della squadra nel tentativo di proseguire a costruire il gioco. Tutto questo dopo un grandioso primo tempo con la giocata della rete che ha raccolto parecchi applausi. La squadra lo segue e ne incoraggia la rapidità nel rovesciare il fronte e anche quando prova personalmente a fare le cose, ci mette il talento cristallino che ha. Nel secondo tempo viene arginato e quando il Futbol Club incassa il 2-1 riemergono quei limiti caratteriali dell'anno precedente, che evidentemente andranno smussati. Perché questo giovanotto è fatto per giocare a pallone. Se ne deve convincere. Quando comincia a litigare, con Pischedda, con l'arbitro, con il mondo intero, perde la necessaria memoria che gli dovrebbe ricordare di far parte di una squadra. Andava espulso per quel calcetto al centravanti avversario (85' Antonioli s.v.). Castelli 6,5: partecipa al gran primo tempo del Futbol Club e al discreto moto di orgoglio una volta subito il punto del pareggio. Poi, come per incanto negativo, cala, alla distanza, e propone sempre meno. Ma la sua prova, come per Amici supera la normale sufficienza. All. Gianluca Luzi 7,5: è mancata la ciliegina sulla torta ma ha fatto un gran lavoro, quest'anno. Perché ha inseguito, in campionato, l'Ostiamare, che pure nella partita di ritorno avrebbe meritato altra sorte. Ha fatto crescere la squadra sul piano mentale e del gioco, ha smussato degli evidenti limiti mostrati dodici mesi fa contro la corazzata Tor di Quinto. E' sicuramente cresciuto, su quella duplice, nefasta esperienza. E merita un grande applauso, perché questa volta, al titolo, ci è andato davvero vicino, per due terzi di gara. Bravo! Tor di Quinto De Simone 7: dà grande sicurezza sia per il senso della posizione sia per come difende i pali, quando è chiamato in causa. Sui traversoni nessun problema, e solo qualche brivido, per una casualità, lo passa, nel primo tempo, su una punizione di Castelli che carambola sulla testa di Cascione. Due interventi di livello, nel secondo tempo, con un volo su un tiro mancino del destro Macellari. Strappa i dovuti applausi. Garanzia. Ulisse 8: nel primo tempo sofferto, ci mette sostanza, e si mette con grande determinazione in marcatura e, quando possibile, in appoggio. La mossa di metterlo a uomo dopo il gol dell'1-0 è una delle chiavi utili a cambiare contenuti, peso specifico avversario ed esito della partita. Risponde con un secondo tempo in cui manda quasi sempre fuori giri Amici, aprendo la strada al felice presupposto finale. Proietti 7: si impegna scendendo spesso, nel primo tempo, anche per arginare Ciampicacigli. Quando non ci riesce si mette a lavorare in difesa, commette un paio di falli innervosendosi ma nel naufragio del primo tempo entra anche lui. Manca, quando entra Amici per segnare, e la rete subita la condivide con Commini e Carlucci. Poi, però, dimostra carattere, combattività, e, nel crescente secondo tempo riesce a segnare un gol pesante, determinante. Non sappiamo se la palla fosse entrata, sulla conclusione di Pischedda; fatto è che sale più in alto di un avversario, per segnare di testa. E' il 2-1, e la partita cambia. Signor secondo tempo, gol compreso. Silvestro 6,5: non è facile, giocare un primo tempo con Kanouté che resta sempre alto, a fare da terza punta, di fatto, di ruolo. Gioare in tre contro quattro e talvolta trovarsi in due non è cosa semplice. Nel primo tempo bada più a coprire, contraendosi eccessivamente, poi ogni volta che tenta di partire in contropiede la sua squadra, prova a partecipare. Nel secondo tempo ci mette intensità, partecipa alla riscossa con grande costanza: lavora in chiusura ma costruisce, e cresce, incoraggiando Commini, di fianco a Commini (91' Lunetta s.v.). Marcelli 8: la definizione è una....gigantesco, su Cascione e in aiuto ai compagni. Un giocatore di grande applicazione e determinazione, che ha i giusti tempi. Tra i migliori in senso assoluto. Carlucci 7: sul gol preso ha delle colpe ma in chiave generale la sua è una bella partita. Non sbanda se non sulla rete. Può capitare, a un ragazzino nato nell'agosto del '94. In via di maturazione, ci mette tanto, tanto impegno. Kanoutè 8: fa rabbia quando non difende, nel primo tempo. Ma gioca una partita dai due volti. Quando vede che non riesce sullo stretto a dialogare con Marioni, si mette a giocare in velocità e a spedire diversi traversoni dalla destra e dal fondo. E' rapido e quando c'è da far cambiare la marcia alla squadra, schiude il bunker avversario, dimostrandosi grande atleta e signor giocatore. Realizza il gol del pareggio, in apertura, dopo un primo tempo a fase alterna: contribuisce alla crescita collettiva, e diventa leone da gazzella quando parte una, due, tre volte, per mandare al tappeto il Futbol Club. Da applausi! Commini 7: primo tempo grintoso, determinato, in cui viene limitato da un'ammonizione sciocca che non doveva essere sanzionata. Dimostra la testa, per essere giocatore, quando vede i suoi in difficoltà. Dopo la rete presa si mette a completa disposizione della squadra, e gioca con grande, grande umiltà. Non è un giocatore qualsiasi e si vede in tutto il secondo tempo, quando, come con la Nuova Tor Tre Teste, lega la squadra aumentando il ritmo e giocando a palla bassa. E quando da geometra disegna triangolazioni varie, non ce ne sarà più per nessuno. Utile. Pischedda 7: una prova da ricordare. Sufficiente nel primo tempo, quando lo, efficace, nella seconda frazione. Perché i meccanismi funzionano con dei rapidi scambi cui prende parte. E’ sempre nel vivo dei giochi d’attacco, soprattutto nell’ultima mezz’ora. Il secondo gol è praticamente suo e forse (?) la palla era entrata anche se c’è chi giurerebbe di no, tra i dirigenti del team interessato. Ci penserà poi Proietti, di testa, a togliere i dubbi a tutti. Segna il terzo punto, quello che chiude il casello di fuori regione sul muso degli avversari, e apre per sé e i propri compagni quello che porta in giro per l’Italia. Sbaglia a provocare il pubblico di fede avversa che pure lo aveva preso di mira. E rischia di farsi cacciare, assieme ad Amici. Farneti 5,5: non ha giocato che due palloni in tutto il primo tempo. Avulso dalla manovra, contribuisce a creare incertezza in un reparto mediano poco concreto (53' Berillo 7: voleva dare segnali e segni di sé, il giovanotto di Capranica, e c’è riuscito. Con caparbietà ma anche sapendo vestire i panni del gregario. La sua rapidità torna buono alle vicende del Tor di Quinto: è spesso chiamato a ribaltare i giochi, e risponde bene. Marioni 6,5: il primo tempo lo vede entrare diesel, in partita, poi riesce nell’intento e riesce a fare qualcosa di positivo dopo la sberla presa al 30’. Capisce di dover giocare per tutti e non per uno solo. Partecipa alla rimonta, con apprezzato sacrificio (87' Civita s.v.). All. Paolo Testa 8: è stato bravo nel preparare la semifinale di ritorno, banco di prova assoluto, e nel mettere in piedi la squadra di fronte a un signor Futbol. Legge bene la situazione e non si deprime per la rete presa. Anzi questa cosa ne incoraggia la decisione sì di mandare Ulisse su Amici ma di non rinnegare le tre punte schierate nella prima parte chiamando Marioni al sacrificio a centrocampo. E’ il tecnico che ha vinto di più, dalle nostre parti, e che ammirano anche da altre parti, intese come altre regioni. Ha sposato la causa-Tor di Quinto e ha messo del proprio sul cammino che ha fruttato il titolo regionale. Bravo. Davvero! Massimiliano Cannalire