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LA RADIOINTERVISTA A DELIA BINI


articolo del 31/5/2011



DELIA BINI A TUTTO CAMPO, A RADIOINCONTRO 105.8

Delia Bini fa il punto sul torneo organizzato in questi giorni a Ciampino, e, intervistata su Radioincontro 105.8 dice: "Quella della sicurezza sui campi e nelle strutture che li riguardano è proprio una lotta culturale. A Ciampino in questi giorni il Memorial intitolato a nostro figlio Alessandro vede in campo del sano agonismo, tanto, come è giusto che sia, unita alla giusta etica sportiva, rivolta anche ai genitori. La giornata di due lunedì fa, della presentazione, è stata bellissima, con 500 ragazzini di 20 squadre, e il tutto grazie alla collaborazione della Polisportiva Ciampino. Tutti i giovanissimi giocatori avevano una maglia con una foto di Alessandro, e per loro abbiamo preparato un ottimo buffet, dedicato ai ragazzini. Noi grandi ci possiamo accontentare di un caffé, LORO NO!". Profonda, dolce, ostinata, caparbia, ammirevole Mamma, Delia Bini. Che prosegue: "Partecipano alle nostre iniziative, con la loro sensibilità umana, ex giocatori quali Giannichedda, Favalli, César e nella squadra degli atleti di qualche stagione fa anche 4 compagni del periodo di Alessandro, che nel frattempo sono cresciuti. Hanno giocato contro gli attori".

Sul piano delle opera di messa in sicurezza o dell'ammorbidimento di alcune situazioni palesemente scabrose, cosa è stato fatto?

"Il discorso di Ale è stato eclatante al punto che diverse sono state le società ad attivarse per fare i lavori. Con la legge regionale sono 50 le strutture di diverse discipline a essere state messe a norma. Ne abbiamo ancora oggi, tuttavia, di situazioni aberranti specialmente per quello che riguarda realtà del Frusinate":

Tra le iniziative recenti quale è quella che vuoi mettere in evidenza rispetto alle altre?

"Ci siamo attivati per proporre ai tecnici del settore giovanile e scolastici un questionario, dettagliato, relativo al grado di sicurezza incontrato sui campi in cui hanno giocato le loro squadre. E il 64% afferma che ogni gara o allenamento sono stati disputati anche in situazioni pericolanti. Il che è preoccupante perchè sapevamo che ci fosse ancora tanto da lavorare, ma la tragedia di Alessandro, evidentemente, non ha scosso abbastanza l'ambiente. Che deve andare avanti, sempre e comunque. E pensare che il 99% di questi corsi informativi sono rivolti a presidenti e dirigenti, e anche in ambito nazionale e Coni ci hanno detto che l'ex legge 626 è perfettamente competente per materia sulla sicurezza degli impianti sportivi. In alcuni impianti sono iniziati, i controlli, ma sulle tribune, non sul resto, che riguarda per via diretta i giovani atleti che vanno in campo, che passano dagli spogliatoi".

In tutto questo trovate collaborazione o addirittura difficoltà?

La Bini è diretta, come è sempre stata: "Noi non riusciamo ad avere i dati dall'ANIA sul numero degli infortuni dovuti alla non sicurezza sui campi, non alla sicurezza, alla NON SICUREZZA".

Poi ci racconta di aver ricevuto, inaspettata, la lettera di una Mamma, come lei, pubblicata sul sito dedicato ad Alessandro: "Mi ero preparata un discorso, per il giorno dell'inaugurazione, qui, a Ciampino, ma dopo aver letto la mail di una Mamma, ho pensato bene a divulgare il suo pensiero, e ad andare a braccio io. E quando la leggerete la penserete come me".

La lettera viene letta per metà da Delia in diretta radio e per metà dal conduttore, e lei dice, al termine: "Questa è l'espressione più alta del pensiero di una Mamma e ci dà la spinta per andare avanti, per non far far male più a nessuno. Che ci siano la gioia, la voglia di competere, non i rischi".

Andrea Formiconi

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