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FIDENE CAMPIONE JUNIORES: MISTER ANDREA LIGUORI A RADIOINCONTRO


articolo del 2/6/2011



FIDENE,

la prima volta, di tante cose.

In D, nella Juniores,

del mister. Dello scudetto

L’intervista a

Radioincontro 105.8

 

Andrea Liguori, tecnico campione d'Itala juniores nazionali, ai microfoni di Radioincontro. durante la trasmissione "Sabato Sport Regione" ha descritto l'impresa del suo Fidene.

Max Cannalire: "Ha dormito, la notte successiva la partita?"

Liguori: "Poco e male, siamo ancora pieni di gioia; un'impresa eccezionale, meritata, da tutti i ragazzi, uno per uno, per i singoli contributi che hanno portato alla costruzione di una grande vittoria".

M.C.: "Siete tornati subito, sabato notte?"

Liguori: "Al Salaria siamo arrivati all'una, dopo un viaggio passato a cantare e gioire, per una gioia immensa, un rientro unico, sapendo di avere, per esempio, il vostro seguito, per tutto l'anno, come Radioincontro. E la gioia e la felicità stavano nel fatto di vedere le loro facce, insieme alla Coppa dello Scudetto dopo una tre giorni intensi, vissuta come collettivo, a Camaiore. Avendo condiviso con loro pareri, idee, momenti diversi".

M.C.: "Per lei come per il Gruppo Sportivo Fidene si trattava della prima volta, del primo tentativo in categoria...

"Per me è stato un privilegio, lavorare in una struttura del genere, come impianto, come società sportiva, in cui abbiamo messo in campo la volontà di migliorarci, giorno dopo giorno".

M.C.: "Avete fatto festa sul campo, ovvio, sul pullman e al rientro, nella notte. Ma la festa vera deve ancora arrivare, tra tante sensazioni...".

"Una gioia mista all'incoscienza: sono felice ma ancora me lo domando unitamente ai ragazzi. Un tributo scudetto, per questi ragazzi, lo sta organizzando la società. Tutti i riflettori li meritano".

Come era partita l'avventura?

Liguori: "Dopo due settimane ho dovuto chiedere scusa a un gruppo eccezionale perché mi sono reso conto di avere tra le mani del materiale di livello, spessore. E avrei detto la stessa cosa, che è un gruppo così anche se avessimo perso la finalissima".

Il suo impatto con una struttura del genere, con un club che, allo stesso tempo, viveva il primo anno in Interregionale, con la prima squadra...

"Ogni settore ha persone di altissimo profilo, umano e professionale. E' una società che ti mette in condizione di lavorare sempre al massimo. E ci siamo detti "perché non provarci?", a un certo punto dell'annata sportiva".

M.C.: "I pensieri di oggi, prima di continuare la festa, volti all'immediato futuro...".

"Un'idea può essere dedicata ai valorosi avversari incontrati fin qui, che potranno dire di essere usciti coi Campioni d'Italia. I ragazzi del Fidene credo meritano una chance, e non lo dico per affetto, ma perché ci ho lavorato giorno per giorno. L'idea che mi ritorna da quando siamo ripartiti da Camaiore è....Mamma mia!, SIAMO CAMPIONI D'ITALIA, di più non si può ottenere".

M.C.: "A meno che - scherza il conduttore - non inventino, per voi e per il Tor di Quinto, una Champions League juniores, visti i successi dell'altro club appartenente al Tevere...".

"Eh già! - sorride il tecnico campano - è giusto. Auguro, a proposito, con tutto il cuore al Tor di Quinto di riprovare la nostra stessa gioia e quelle che gloriosamente hanno già vissuto. In bocca al lupo ("crepi, rispondo in sostituzione dei diretti interessati", dice, dallo studio, Max Cannalire, vista l'assenza in diretta dei bi-campioni d'Italia dell'élite, n.d.r.). Ho sempre sentito parlare di loro come una grande società abituata a livelli assoluti, e lavorare nella stessa città era una cosa ulteriormente responsabilizzante. Tornando al discorso del Fidene, quando arrivi alla fine, a vincere il titolo italiano, emerge il lavoro di pianificazione, di squadra, non ci si arriva per caso.

Max Cannalire: “So che può sembrare presto, ma con i dirigenti avete parlato del domani rosso-verde? Di provare a ipotizzare qualcosa, visto il bel percorso effettuato?”.

Mister Liguori: “Il giorno della partita il mio pensiero prioritario era quello di festeggiare poi, nei giorni prossimi, ci sarà un incontro”.

M.C.: “Lei, Liguori, come il Fidene. Un’altra analogia…”

Liguori: “Sì, la mia prima panchina, la mia prima avventura, la prima volta del Fidene in D, la prima volta assoluta della juniores nazionale. Che bello!”.

M.C.: “Da giocatore, invece…”.

Liguori: “Ho girato l’Italia prevalentemente in serie D, molte esperienze, da atleta. Questa volta c’era il peso del comando, cosa che mi ha messo sull’attenti, perché ero e sono consapevole che la maggiore attenzione sarebbe stata e resta il presupposto ideale per non compromettere quanto di buono hanno fatto i ragazzi”:

Intervista raccolta da Cesare Lamonaca

(con la collaborazione di Andrea Formicon

e Andrea Burla)

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