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LA NOVITA' USCITA DAL GIRONE D: IL CALCIO E' FATTO DI SEGNALI. STAVOLTA DI...SEGNI


articolo del 18/6/2011



Il calcio è fatto

anche di segnali.

Stavolta di...SEGNI

 

Pubblichiamo i passaggi dell'intervista andata in onda su Radioincontro 105.8, nello scambio di punti di vista tra il conduttore, Max Cannalire, e il factotum e direttore sportivo Aurelio Pennese, figura di spicco del Segni Calcio. Che in poco tempo è passato da categorie anonime del calcio dilettantistico regionale all'Eccellenza, sua prossima avventura.

E' stato tutto tranne che facile, direttore...

Pennese: "Un girone a 19 squadre è già una cosa particolare, poi figuriamoci dover giocare le ultime sei giornate di mercoledì e domenica cominciando dalla domenica precedente questo tour de force. In inverno avevamo subito un'involuzione ma riguardava, forse, i primi freddi".

Due anni indimenticabili, coronati dalla rincorsa iniziata a dicembre del 2009 quando eravate i fanalini di coda del campionato.

"Era già il lavoro dell'anno scorso, quello impiegato durante la stagione appena conclusa; ma nel girone di andata più di qualcosa non è andata, con l'arrivo dell'inverno, quando abbiamo infilato cinque pareggi di fila. Poi col mister nuovo, Marco Conti, ci siamo rimessi sotto a lavorare per trovare quella regolarità che ci permise, durante l'anno passato, di lasciare l'ultima posizione, e mettersi a mulinare vittorie, fuori e dentro casa. E il calcio è rinato, a Segni, dove, dovete pensare, la Promozione come la prossima avventura, quando mai sono state vissute e fatte? Si è sempre vivacchiato tra la 2° e la 1° Categoria, e da 45 ragazzini con le giovanili siamo riusciti a tesserare fino a 220 giocatori".

Ma non avete trascurato questa crescita della base, lavorandoci sopra e aggiustando il tiro...

Pennese: "Quello che fa avvicinare il paese, che è di 7-8.000 abitanti, è il lavoro fatto sulle fondamenta, con piccoli e grandi eventi riguardanti i piccoli atleti come gli allievi, gli Esordienti come la Juniores, che stiamo cercando di fare competitiva, per l'avventura a livello regionale. E la base è solida, per rispondere alla domanda, con i nostri sforzi non solo imperniati perché la prima squadra sia una bella vetrina".

Cosa vi dice il comune uomo della strada, di fronte a un campionato insidioso quale è di certo l'Eccellenza?

Pennese è diretto: "I cittadini di Segni, i sostenitori ci dicono, e ci diranno di non mollare perchè capiscono l'importanza delle cose fatte. Dobbiamo continuare facendo il passo giusto".

Che significa di non dover chiamare sedicenti esperti di calcio da fuori o giocatori accompagnati da..., come ai tempi in cui eravamo a scuola col grembiule.

"Non ho mai preso sotto una buona luce il fatto che un giocatore abbia un procuratore, ai nostri livelli. E' una barzelletta".

Avrete anche l'esame-juniores...

"Ne allestiremo una interessante perché ci confrontiamo a livello regionale e quindi in parecchi si aspettano cose discrete, al primo anno di impatto in un campionato rilevante".

Tra i diciottenni e la prima squadra siete consapevoli che potrebbe essere complicato, rimanere in linea di galleggiamento?

Pennese è sereno, nell'analisi: "Non dobbiamo arrivare per forza! Se riusciamo a individuare giovani che abbiano fame di ottenere qualcosa, potremmo fare la nostra figura. Sennò nessuno ci condannerebbe".

Intervista raccolta da Andrea Burla

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